E lasciate che il sogno cominci. Almeno spero che sia un sogno, perché il panico che provò non voglio sia reale. Io e la me stessa di circa 7 anni in una stanza bianca seduta ad un tavolo bianco illuminato da una lampada dalla luce spettrale. La piccola Elise tiene le dita magre intrecciate sul tavolo , li sguardo fisso alla porta e le labbra serrate. Non ha lo sguardo di una bambina di 7 anni. Lei ha visto il dolore, lo ha provato e ne porta le cicatrici. La bambina seduta dritta come un fuso, con le trecce rosse è solo un' immagine, un riflesso di quello che sono oggi. La porta si apre ed entra la stessa donna del mio sogno precedente: la Cancelliera. Di siede e le sue labbra si piegano leggermente in su.... Quello che dovrebbe essere un sorriso. La mia espressione è cristallizzata in una linea dritta e lo sguardo fisso. - elise- incomincia lei - i tuoi studi procedono magnificamente mi dicono. Il professor Smith dice che sei la migliore in classe. Ma tu sai che abbiamo altri progetti per te.- la mia concentrazione si sposta su di lei e la osservo: perfetta, non c'è ombra di ruga o imperfezione sul suo viso..... Fa paura in un certo senso. - ebbene, il nostro è un progetto che solo tu puoi svolgere. Ti inietteremo ogni settimana un siero che.... Aumenterà le tue capacità cerebrali. Beh non mi aspetto che tu capisca ma...- - ma lo devo fare o voi mi ammazzate la famiglia- la piccola ha parlato, una voce piccola ma ferma e inespressiva. - Elise noi non abbiamo mai avuto intenzione di fare nulla alla tua famiglia.- - allora perché mi tenete chiusa qui? Perché non mi permettete di vedere mio fratello!?- mi sono alzata in piedi e i miei occhi mandano lampi. - calmati, sai in che situazione si trova il pianeta... L' L'eruzione avanza e noi dobbiamo trovare una cura!- mi sovrasta perché si è alzata in piedi e mi osserva. Ora nei suoi occhi c era una rabbia sconosciuta. Mi prende per un braccio e mi conduce in una stanza blu con un medico in camice, ha in mano una siringa con un ago molto molto lungo. - ho detto che non lo faccio!- mi di vincolo dalla sua presa e faccio per uscire ma dalla porta entra un altro uomo. Janson. Il direttore delle ricerche. Mi blocca e di peso porta una piccola e scalciante Elise al lettino. Vengo bloccata e il medico tra le mie urla spinge l ago nelle mie vene.
Tutto svanisce e io trovò una Elise di tredici anni diversa. Niente trecce, capelli rossi sciolti e occhi grigi e freddi. Mi trovò davanti a un gruppo di ragazzi quasi tutti della mia età. La mia del presente li osserva e prova una fitta allo stomaco vedendo che sono i radurai. Sono loro. Impauriti e più piccoli, ma sono loro. Elise passata cammina davanti a loro osservandoli critica. Ecco Newt, occhi marroni su un volto magro. Minho fissa avanti a sé perso in qualche strano pensiero. Winston ha paura e Alby ha solo voglia di uccidermi. Manca solo....
Gally è ancora stretto ai suoi genitori. Vado verso di loro seguita da Janson e Michael l addetto alla sicurezza. - Rupert....- gli dico ( Rupert?) - vieni con me.... Starai bene con noi- gli tendo la mano e lui mi colpisce - sta lontana da me!- - si strega. Lontano da lui, lo sanno tutti chi sei.... Ibrido.- sua madre deve essere all ultimo stato di Eruzione. Adirata guardo Michael che va verso di lei e la strappa da Gally che piange. Allora la donna cerca di mettermi le mani al collo. La parte del mio cervello del movimento risponde fulminea. Estraggo la pistola che tengo ai jeans e la punto alla testa della donna. Non sparero lo so. - avvicinati ancora e ti ammazzo- l aria sembra condensarsi e sento il pianto di Gally. La donna fa la cosa più stupida, cerca di mordermi. La parte alterata del mio cervello fa premere il grilletto. Mi volto verso gli altri mentre il sangue imbratta il terreno - ora capite che io non scherzo? Voi farete ciò che vi dirò di fare altrimenti farete la sua fine.- do un calcio al cadavere e mi avvio nella struttura.Elise adesso a sedici anni e siede davanti al computer che riproduce la mappa del Labirinto che lei ha progettato e creato. A volte le mappe e i calcoli si affollano nella sua testa e sono così potenti da farle venire l emicrania. La sua mente è divisa in due: una parte sana e buona e l altra malata. Non voleva ucciderla.... Tre anni prima... Non era poi così tanto. Quella non era lei, era l altra parte che non voleva mai far uscire.... Aveva paura.... Presto sarebbe toccato a lei. Pensò agli esperimenti fatti sul suo corpo. Elettroshock, frustate, dolore e prove di coraggio. Ora sarebbe toccato a lei andare nel Labirinto. Non poteva dire addio a nessuno né a sua madre, né a Jacob né a Sylvia, la sua amica. Dedalo stava per essere imprigionato col Minotauro nella trappola.
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BENVENUTA ALLA RADURA
Fanfictionse sei nella Radura e vuoi sopravvivere, l'unica cosa che puoi fare è fidarti dei tuoi compagni. Elise deve sopravvivere insieme ai Radurai. lei è una ragazza e deve farsi rispettare da un gruppo di ragazzi. tuttavia nasconde un segreto, solo lei pu...