Pag. 3 ~ Spiegazioni

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Oggi non ho potuto scrivere niente sul mio diario. L'ho lasciato al covo. Anche se sto cercando di trovare un modo per uscire, non credo che rivedrò il mio diario. Io però non mi arrendo tanto facilmente. Il tizio che sta vicino a me sembra uno dei miei Fratelli. Sulla cintura ha il simbolo degli Assassini e possiede armi che noi abbaiamo creato. Lo scrutai mangiare silenziosamente seduto ad un tavolo in legno. Mi voltai verso di lui, e provai a parlare ma venni interrotto da lui che, posando il cucchiaio, aveva smesso di masticare.

«sei della Confraternita no?» disse alzandosi.

«mi spiace, non rifornisco informazioni a sconosciuti» dissi tenendo il petto in fuori.

«è evidente che sì, puoi fidarti. Sono un tuo Fratello» disse sorridendo.

«come mai in prigione? Nessun Assassino è mai stato qui» dissi io rilassandomi dato che non poteva essere un nemico.

«sono io che devo farti questa domanda Arno» disse lui senza smettere di sorridere.

«c-come conosci il mio nome?» dissi io facendo per sguainare la scimitarra.

«la Mela, lei sa tutto. Mi ha parlato» disse poi cercando di osservarmi sotto al cappuccio a becco d'aquila.

«spiegati» dissi sedendomi su una panca.

«tu hai lottato nella recente lotta fra Assassini e Templari giusto?» disse lui gesticolando.

«ehm, si»

«devi sapere di sicuro dei due Assassini che sono fuggiti dalla guerra»

«certo, a dire il vero ero alla ricerca di loro» dissi poi.

«già, io sono uno dei due. Mi chiamo Ezio Auditore da Firenze» disse facendo un piccolo inchino col capo.

«tu sei l'eroe in tunica bianca?» dissi cercando di raccogliere informazioni.

«no, l'eroe in tunica bianca è l'altro Assassino che è scappato dalla lotta»

«perché siete in prigione?» dissi interrompendolo.

«ascolta tu. Nella lotta recente io e l'altro Assassino eravamo coloro che gestivano alla meglio la Confraternita. Eravamo noi due a dare i comandi su come combattere. I Templari per indebolirci hanno usato la Mela contro di noi, usandola per attirarci in prigione, così da avere meno difficoltà contro noi Assassini. Meno male che abbiamo vinto lo stesso» concluse.

«quindi non siete fuggiti, ma siete stati ingannati. Dunque, ditemi, cos'è la Mela?» dissi capendo tutt'il discorso del mio confratello.

«un oggetto in grado di controllare le menti. Un pericolo in mano dei templari»

«capisco. Sapevo che mai un Assassino si sarebbe ritirato dal suo dovere: lottare» conclusi.

«e ora? Dov'è l'eroe in tunica bianca» continuai.

«è riuscito a fuggire» disse lui a capo chino.

«bastardo. Non ti ha portato con te?» dissi io.

«no. Io ho voluto aspettarti» disse lui sorridendo e osservandomi.

«dove è andato con la mela?»

«a cercarti, nel caso tu non saresti arrivato»

«ma, come facevi a sapere della mia venuta?»

«quando l'Assassino è fuggito ha portato con se la Mela, contemplandola. Lei ci ha mostrato la tua missione» disse lui.

«cosa gli avete chiesto in modo che lei vi potesse mostrare me?» dissi senza capire.

«delle pagine. Si dice che tre prescelti Assassini abbiano scritto dei diari che narrano delle loro avventure. Alla fine c'è una pagina. Su ogni diario dei tre prescelti c'è questa pagina con scritture differenti. Se queste vengono unite, mostrano una frase da dire alla Mela che mostrerà una mappa per raggiungere un luogo dove è nascosto un segreto. Io e te siamo due di questi Assassini. L'eroe dalla bianca tunica è il terzo. Io è lui, quando ancora c'era ci siamo organizzati per trovarti. Ma lui ha voluto dividersi da me e cercarti da solo. Se non se ne fosse andato ora ci saremmo tutti e tre» concluse.

«se riuscissimo a riunire le pagine...» dissi.

«esatto. Dobbiamo trovare l'eroe in tunica bianca Arno» disse. Io annuii.

«prima troviamo un modo per uscire di qui» 
Lui alle mie parole sorrise.

«sarà facile»

Diario di un AssassinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora