So che è ancora presto per dirlo, ma credo di essermi innamorata di Christian. Sono passate solo due settimane e mezzo, ma io lo sento, ogni singola parte di me lo sente, lo amo e voglio stare con lui.
Da quella sera che ci siamo baciati per la prima volta, si sono susseguiti altri momenti indescrivibili. Cose che se non le vivi in prima persona, non le riesci a spiegare.
Ma io ci proverò!Tutti i giorni, nonostante fosse impegnato a lavorare, correva a salutarmi e a scambiare qualche parole, riuscendo sempre a strapparmi un sorriso. A tutti i ragazzi che mi guardavano o cercavano di parlarmi diceva:
- "Non vi avvicinate, è la mia ragazza!"
Nessuno mai mi aveva chiamata in quel modo, nessuno mai mi aveva fatta sentire l'unica tra tutte.Ma se lui si dimostrava geloso, io lo ero ancora di più... Parecchie ragazze gli ronzavano intorno e cercavano di parlargli, ma sfortunatamente per loro io non glielo permettevo. Appena ero nei paraggi correvo da lui ad abbracciarlo o baciarlo (sempre se i miei genitori non ci fossero sia chiaro). La nostra era una storia semi-segreta perché nessuno degli adulti lo sapeva, ma tutti i ragazzi del villaggio sì.
I nostri baci di nascosto erano sempre diversi e speciali. I più belli furono sicuramente quelli sott'acqua in piscina, sugli scogli al mare e sotto le stelle in spiaggia.
Era riuscito a farmi dimenticare tutto e tutti, con la sua semplicità mista ad un fascino irresistibile mi aveva conquistata senza ombra di dubbio.Una sera mi ha invitata nella sua casetta per cena, avrebbe cucinato e preparato tutto da solo e mi disse che voleva sorprendermi.
Così io per l'occasione ho indossato un vestito lungo nero semplice, con dei sandali col tacco. Sentivo che quello sarebbe stato un vero e proprio appuntamento, solo io e lui.Arrivata davanti la sua porta bussai, mi venne ad aprire e appena mi vide:
- "Wow, sei un incanto!"
disse con un enorme sorriso sul volto e gli occhi lucidi.Io lo ringraziai con un bacio. Sarebbe stato solo il primo di una lunga serie.
Devo dire che anche lui stava davvero bene: aveva una camicia bianca (io amo i ragazzi in camicia), i jeans e i mocassini blu.
Tutta la casetta emanava un profumo di candele alla vaniglia. Era piccola ma molto spaziosa e ordinata.Prima di entrare in cucina mi disse che non potevo guardare e quindi mi mise le mani davanti agli occhi. Sentivo solo un buon odorino di qualcosa che era appena uscito dal forno.
Tolse le mani e vidi davanti a me un tavolino apparecchiato, con due lunghe candele bianche al centro e una bottiglia di coca-cola per me e la birra per lui. Quest'ultima cosa mi fece sorridere.
Mi accompagnò al mio posto e disse:
- "Signorina oggi il menù prevede un antipasto, un primo piatto fatto in casa e il dolce. Sperando sia tutto di suo gradimento.""Questo ristorante è elegantissimo, come il suo proprietario d'altronde.. Quindi il cibo suppongo non sia da meno."
dissi per stare al gioco.Vedevo che era emozionato, non smetteva di sorridere e di guardarmi. Aveva fatto tutto questo solo per me, mi sentivo una principessa in quel momento.
Così portò il cibo a tavola e iniziammo a mangiare. Era tutto squisito.
- "Ma quanti talenti nascosti hai? Sai anche cucinare."
- "Mio padre quando ero più piccolo mi insegnò qualcosa, poi sono stato io che ho continuato a provare nuove ricette. Sai mia madre è morta per colpa di una malattia quando avevo 12 anni e tutto è cambiato da allora."
STAI LEGGENDO
"Yes mum, we are just friends."
Romance« Mi avevi promesso che saresti rimasto. E sai una cosa? È vero. Tu rimarrai. Rimarrai eccome. Nelle parole, fra le mie ossa, nel mio cuore, nella mia testa, su quella sciarpa che mi hai regalato, nelle lettere che mi hai scritto, nelle foto, nella...