19. Fermate il tempo

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- Qual'è la prima cosa che ti è piaciuta di lui?
- Il sorriso.
- Perché?
- Perché faceva sorridere anche me.

Caro diario,
non ho avuto molto tempo per scriverti e mi dispiace, sto trascorrendo delle giornate meravigliose con Christian.
Sono al settimo cielo!

Ora ti racconto tutto quello che ti sei perso.

La sera della sorpresa, dopo che i miei genitori sono andati a letto, sono scesa di sotto di nascosto diretta nella stanza degli ospiti. Christian si era sistemato e mi stava aspettando sul letto. L'ho raggiunto e ha iniziato a raccontarmi tantissime cose che sono successe al villaggio da quando me ne sono andata, poi mi ha detto di essersi messo d'accordo fin dall'inizio con Denise per far sì che la sorpresa funzionasse, aiutandolo di nascosto a trovare i biglietti per venire qui.

* Non potrò mai ringraziarla abbastanza, lei si che è una vera amica! *

Poi ha voluto sapere come ho trascorso io questo mese tralasciando le cose che gli avevo già raccontato per telefono, ma sono rimasta sempre molto vaga nelle risposte. Gli ho detto che sono uscita varie volte con Gianluca e gli amici, ma senza dirgli della rottura con Becky. Era meglio rimandare questo particolare.
Poi ci siamo addormentati abbracciati e la mattina prima che i miei genitori potessero svegliarsi sono sgattaiolata in camera mia.

Dopo una piacevole colazione, senza alcun imbarazzo tra Christian e la mia famiglia, siamo usciti a fare un giro per la città. Gli ho fatto vedere i miei posti preferiti, la piazza dove scendo sempre, la mia scuola, i negozi più belli, ma soprattutto l'ho portato in pizzeria a pranzo. Ha detto che non aveva mai mangiato una pizza così buona in vita sua. Beh questo, non per vantarci, ma è ovvio! Qui a Napoli è una delle nostre specialità.

Il pomeriggio siamo andati sul lungomare a fare una passeggiata. Mi ha offerto un gelato e abbiamo scattato qualche bella foto insieme.

- "È tutto perfetto. Tu, il mare, il sole, Napoli, noi."
disse Christian prima di baciarmi.

- "Ti amo, ancora devo realizzare che sei qui con me e stiamo visitando la mia città insieme."
risposi abbracciandolo.

Era vero. Tutto così fantastico, proprio come me l'ero immaginato. Vorrei poter fermare il tempo e restare li tra le sue braccia per sempre.

Ma purtroppo ridendo e scherzando, è già passata quasi una settimana. Christian dal secondo giorno alloggia in una camera d'albergo vicino casa nostra, quindi ci vediamo tutti i giorni. Solo che non riesco a non pensare che tutto questo finirà e tornerò alla mia normale e noiosa vita di sempre.
Posso andare con lui a Milano? Perché non sono maggiorenne?

Comunque sia oggi è sabato ed è stata una bellissima giornata di sole, quindi siamo andati a fare un picnic nel parco. Mia madre ha cucinato per noi tante cose buone e con la fame che avevamo le abbiamo divorate in un baleno. Poi ci siamo stesi su un grande telo azzurro e abbiamo preso il sole. Per la prima volta da quando lo conosco mi ha raccontato di alcuni episodi della sua infanzia, dei ricordi che ha della madre e delle sue paure più remote. Ai miei occhi è sembrato un cucciolo smarrito che aveva bisogno di essere protetto ed io ero li per questo. Non avevo mai visto questo lato fragile di lui, di solito è sempre allegro e spensierato, ma adesso il nostro legame era diventato talmente forte che riusciva a parlarmi di qualsiasi cosa. Sapeva che tanto io non l'avrei mai giudicato o allontanato. Ero un ottima ascoltatrice e amavo far sentire la gente al sicuro.

Nel pomeriggio siamo passati a casa mia per prendere il ricambio che mi sarei messa la sera, dato che abbiamo deciso di andare in un locale al centro dopo cena. Avrei fatto conoscere Christian ai miei amici per la prima volta. Ero emozionata, ma allo stesso tempo un po' nervosa. Magari si sentirà a disagio dato che non c'è nessuno della sua età o forse non è ancora pronto. Ma è importante per me e lui ha detto che gli farebbe piacere.

"Yes mum, we are just friends."Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora