#Capitolo6

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[Ashton's Pov]

Eccoci qua, casa Morgan.

L'ultima volta che fui ospitato in questa casa, fu 8 anni prima, il giorno del trasloco. Non volevo andarmene, ma che poteva fare un ragazzo di 13 anni?
Mia madre viaggiava molto per lavoro, quindi dovetti adeguarmi.

Di recente, per sua grande fortuna, è riuscita ad ottenere un posto fisso nella terra d'origine, la bellissima Sydney. La nostra vera casa! Lì avevo tutti i miei amici, fra cui Emily.

La cosa che odiai maggiormente di quel trasloco, fu proprio doverle dire addio.

A giudicare dalla sua espressione attuale, non era molto felice di vedermi.

Prendemmo posto a tavola ed iniziammo a mangiare.
Bhe, più che una cena, fu un vero e proprio interrogatorio.
I Signori Morgan si sono sempre preoccupati di me, mi hanno sempre trattato quasi come fossi un secondo figlio. Soprattutto il Signor Morgan. Lui è stato il padre che non ho mai avuto...
Emily invece, era la mia migliore amica. Non le avrei mai fatto del male. C'era un bellissimo rapporto fra noi due.
Ora, a giudicare dal suo sguardo, penso che preferirebbe essere altrove. Per tutta la cena si è interessata solo al suo cellulare, non le importava nulla di me.

"Allora Emily, che mi racconti di te? Come hai passato questi anni?" domandai incuriosito.

Notai che il suo sguardo cambiò in più espressioni. Dapprima annoiato, divenne successivamente teso, come se fosse agitata. Infine divenne scura in volto.

"Benissimo! Sono stati gli 8 anni più belli della mia vita, Ashton" disse con voce strafottente.

"Emily!!" la riprese la madre.

"Scommetto che è felicissima di vederti" ironizzò il padre.

"Gia, ho notato" risi.

In realtà non la presi affatto male. Avevo capito che pensava l'esatto opposto, anche se non voleva ammetterlo. Trovavo interessante il suo modo di reagire, era buffo e insolito.
In queste due sere l'ho vista sempre rabbiosa nei miei confronti, e scommetto che è solo colpa mia.

Otto anni prima, dovetti interrompere il nostro rapporto. Non ne avevo alcuna voglia, ma non potevo farci nulla.
Sono ancora molto dispiaciuto, non se lo meritava.

Sono tornato da lei con l'obbiettivo di rimediare al torto fatto, e non ho intenzione di fallire.

Aiutai a sparechiare, ringraziai per la cena, e salutai la famiglia.

"Arrivederci signori Morgan. Ciao Emily, ci si vede"

"Contaci" disse secca.

Sarebbe stato più difficile di quanto pensassi.

I LOVE YOU, IDIOT || Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora