#Capitolo17

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Stavo passeggiando per la città. Insomma, qualche commissione famigliare.

Avevo dimenticato le cuffie "merda" quindi dovetti subirmi il rumore della città. Bambini che ridono o piangono, urla, macchine che sfrecciano, il vociare delle persone, ..erano solo rumori che creavano confusione. Rumori sgradevoli.

Una macchina si fermò di fianco a me "Emily?"

Mi venne una stretta al cuore "Ashton?!" aumentai il passo imboccando un vicolo mal frequentato. Che cazzo stavo facendo?

Scese dalla macchina "aspetta dove vai?" mi raggiunse e mi afferrò per un polso.

"Non voglio uscire con te! Lasciami!" mi agitai.

"Calmati furia! Volevo solo riaccompagnarti a casa dato che vado lì pure io" si giustificò.

"Ehy Morgan! Hai trovato il fidanzatino?" rise un ragazzo più grande di me. Era Joe.

Non potevo crederci, era tornato. No, non poteva essere. Non doveva andare così.. no!

"Non rompere il cazzo"

La sua banda lo raggiunse rispondendo con un tono di disapprovazione nel mio comportamento.

"Che caratterino! Non fare la stronza con me Morgan" continuò lui venendo verso di me.

"Ehy hai qualche problema?" Ashton si mise fra me e Joe.

"Senti coso, levati dalle palle. Quella è la mia puttana, ok?"

Mi portai le mani alla bocca "Ashton no!"

Non avrei mai voluto assistere a questa scena..

Ashton saltò addosso a Joe e lo stese con un pugno dritto allo stomaco, trovandosi così a cavalcioni su di lui, per poi continuare a colpirlo alla faccia. Joe chiese tregua e si liberò del peso di Ashton. Sputò sangue..

"Non finisce qui.. e sì, dico anche a te Emily" e scappò insieme alla sua banda.

Tremavo, avevo gli occhi pieni di lacrime che scorrevano a fiumi lungo le mie guance.

"Emily tutto ok?" si preoccupò Ashton vedendomi in contro preoccupato.

Scappai.

"Aspetta Emily"

Era troppo veloce. Mi raggiunse in un nonnulla "Emily che succede?" mi afferrò per i fianchi fermandomi. Gli stampai una sberla in faccia "lasciami!!"

Mi lasciò "Emily.. ma perché?"

"Non doveva andare così, no! Non doveva!! Non doveva!!" urlai tirandogli dei pugni al busto. Piangevo. Non sapevo cosa stavo facendo.. 

Accadde l'imprevedibile. Mi ritrovai stretta fra le braccia di Ashton.. la sua mano ad accarezzarmi i capelli "adesso ci sono io"

Mi strinsi a lui iniziando a singhiozzare fortemente "Non mi lasciare.. ti prego"


Più tardi mi riaccompagnò alla macchina. Il viaggio fu piuttosto silenzioso. Tagliò per una strada a me famigliare quando ci ritrovammo nella casa di Ashton.. la vecchia casa di Ashton.

"Perché siamo qui?"

"Volevo tornarci con qualcuno.. qualcuno di importante. Non avevo le forze di tornarci da solo.." mi sorrise.

Scendemmo dalla macchina ed entrammo nella casa ormai inabitata. Non era cambiato nulla, era tutto uguale a 10 anni fa.

Ci addentrammo in quello che era l'ormai polveroso salotto. Sfilò una scatola da sotto al divano. Mi sorpresi. Soffiò per levare un po' di polvere e l'aprì. Tolse una cornice "Ricordi Emily?" sorrise Ashton guardando la foto che vi era all'interno di questa.

Mi avvicinai, era una foto di noi due da piccoli. Eravamo nel giardino di casa sua con Indie, il suo cane. Ricordo quel giorno.. 

Sorrisi "Già"

"Emily, io non volevo lasciarti andare.. davvero.."

Divenni triste. Quell'argomento mi metteva a disagio.

"Che è successo dopo che me ne sono andato? Chi era quel coglione che ti ha provocata?"

Mi strinsi fra le mie braccia. Sentii le lacrime bagnarmi gli occhi.

"Emily.." disse riavvicinandosi a me in cerca di un contatto fisico. M'innervosii..

"No Ashton. Non mi toccare.." feci allontanandomi.

"Emily ti prego, non so più cosa fare.. io vorrei rimediare al passato, ma non ho ancora capito se mi vuoi ancora nella tua vita o no.. è cambiato qualcosa?"

A questo punto mi arrabbiai "se è cambiato qualcosa?! In dieci anni?! Oh ti dico io cosa è cambiato.. è cambiato che da quando te ne sei andato ci sono rimasta malissimo. Non avevo più nessun "miglior amico".. nessuno che mi proteggesse. Ero diventata ancora più chiusa e timida di quanto lo fossi già. Avevo solo le mie tre amiche.. quelle che ci sono sempre state! Tu no.. non ci sei stato per 10 anni!" Ashton fece per interrompermi, ma alzai la voce "In questi dieci anni di chiusura in me stessa, ho avuto la sfortuna di conoscere Joe e sai cosa ha fatto quello stronzo? Mi ha violentata!! Violentata! E sai chi c'era a proteggermi? Nessuno!! Un cazzo di nessuno"

"Emily io.." si avvicinò ulteriormente. Lo allontanai spingendolo lontano.

"Sono scappata di casa.. mi sono nascosta nella casa abbandonata sul mare. Ho aspettato che Joe partisse. Anche lui si sarebbe trasferito. Sono tornata dopo 3 giorni senza dire a nessuno la verità. Poi sai cos'è successo? Ho tolto le palle, sono diventata isterica, violenta, orribile agli occhi degli altri. Ora stavo bene. E cosa succede? Tornate sia tu, che Joe! Le uniche due persone che non avrei mai voluto rivedere.. le uniche due persone che ho veramente amato, gli unici due stronzi che contavano qualcosa, ..l'amore mi ha fottuta! Non voglio più amare nessuno. Ti odio.. non dovevi tornare. Hai rovinato tutto.. vattene!" urlai continuando a spingere Ashton lontano da me. Le lacrime scorrevano a fiumi..

Ashton mi afferrò peri polsi, lo sguardo serio.

"Lasciami stronzo. Io ti.." silenzio.

Le sue labbra premute violentemente contro le mie.

Mi liberai. Avevo il terrore negli occhi.. "Portami a casa"

I LOVE YOU, IDIOT || Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora