La Fornace- 1

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Ansia. Quella sensazione di impotenza, mi pervadeva interamente. Ansia. I suoi passi risuonavano nello spazio vuoto. -Cerca di non restare indietro Serth! Questo luogo è pericoloso, se non gli sei amico!-
Accelerai in modo da stargli attaccato: sentivo il suo odore acre, vedevo le squame che sul suo corpo, formavano strani motivi. Stava eretto sulle zampe posteriori. Non è maturale. Ne avevo già incontrati, ma nessuno era come lui.
-Se hai delle domande, ponimele! Non temere: il tuo "Re" è mio amico.- Pronunciò queste parole sputandole quasi fuori. Sapevo perché ero lì. Sapevo decifrare molto bene le informazioni.
-M-mio signore!- dissi quasi in preda al panico. -D-dove siamo diretti? Come mai il mio Re ha scelto voi? Come mai voi siete ancora vivo? Siete l'unico?- non so da dove mi uscì tutta quella forza, però la sfruttai al massimo.
-Capisco perché sei Tu! Sei perspicace, voglioso di imparare, intelligente, ma ancora non hai capito perché sei qui! Non hai ancora capito dove sei!- Il luogo remoto da cui arrivava quella voce sembrava inesplorato. Mi persi completamente in ciò che stava per dire: il suono che stava uscendo dalla sua bocca, toglieva in me ogni speranza di ritorno alla forma originale. -Questo posto verrà usato in un futuro, per forgiare lame, protezioni. Questo posto è impregnato di magia! Si può quasi dire che ne sia anche origine! Osserva!- Mentre parlava eravamo arrivati vicino a quella che mi sembrava una vasca, piena zeppa di... Metallo! Cosa vorrà fare? Vi infilò una mano, la ritrasse, la immerse nuovamente, e la tolse un'altra volta. Le sue squame erano rimaste tali e quali a prima che immergesse il braccio! Ma cosa...? Non riuscivo a comprendere. Un verso gutturale simile ad una risata attirò la mia attenzione -La tua faccia tradisce un segno di sbalordimento! Ne sono contento. Come ti ho già detto, questo posto è impregnato di magia. Io stesso fatico a comprendere la Fornace! Non temere, perché non è ostile a noi, questo luogo.- Fece una pausa. I suoi occhi vagavano per la stanza, se così poteva essere chiamata. Pilastri alti più di dieci draghi impilati, torreggiavano sopra alle nostre teste, sorreggendo un tetto di puro samario. Motivi particolari erano presenti su tutte le pareti, ed ognuno di essi era ben rifinito.
Una scintilla apparve sugli occhi di Luriud.
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Aggiorno a 5 voti
Forza cari lettori, votate la storia, fatemi andare avanti please
La storia sta per prendere delle belle svolte
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Il regno dei Draghi [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora