[Love?]

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Sentii ancora una volta,il suo respiro sul mio collo.

Mi faceva venire i brividi,e lui se ne accorse,mi abbraccio forte,e io aprii gli occhi..

"Dovremmo andare a scuola"dissi in un sussurro.

"Tu non vai da nessuna parte signorina,oggi resti con me"replicó lui.

"E anche meglio che torni dalla tua amichetta si starà annoiando senza di te"dissi ancora con le lacrime agli occhi.

"Stai zitta cazzo! Non so manco ci sia e non lo voglio sapere"sibiló a denti stretti.

Quelle parole,quel tono di voce..mi fecero rabbrividire.

Sospirai.."domani partiamo per Parigi" gli ricordai.

"Sih,e tu non ti stacchi da me,capito?"chiese severo ma dolce.

Le lacrime incominciarono ancora a scendere..,ancora e ancora.

"Ehi,ti prego.."disse lui alzandomi il viso e incrociando il suo sguardo con il mio.

"Dai..lo so sono un coglione,pezzo di merda,testa di cazzo,chiamami come vuoi tu,ma ti prego..ti supplico non pingere..non soffrire..e soprattutto non farti del male per colpa mia.."disse e sta volta fu lui ad abbassare lo sguardo "se vuoi,scompaio dalla tua vita,e facciamo finta che non sia successo nulla"sussuró.

Scossi ripetutemente la testa,non voglio che se ne vada,mi farebbe soffrire di più.

"Ti prego non andartene"sussurai e mi scese una lacrima sulla guancia.

"Se vuoi resto,anche per sempre"disse,e io a queste parole sorrisi come un ebete.

"Lo voglio"sussurai,quasi quasi mi sentivo ad un matrimonio,al mio.

Lo baciai,ma non come sempre questa volta indugiai e rimasi ferma a due centimetri dalla sua bocca,e fu lui ad azzerare quella distanza.

Mi staccai,e mi sedetti vicino a lui.

Fissai le mie coscie,il mio braccio..poi chiusi gli occhi e rivisi tutta la scensa,in un nano secondo.

"Ora mi spieghi perché l'hai fatto."disse piano e si posizionó di fianco a me.

Non sapevo che dire...sarei passata per una rammollita smielata,sapete..come le 35 enni single..

Scossi la testa e dissi un misero "non importa".

"Scusa,se non minimportasse di te..-fece una pausa e inspiró profondamente-..ora sarei qui,con te?"mi chiese retoricamente,la risposta a questa domanda,peró,era ovvia.

"Pens-savo c-ch-c-che tu.."dissi e mi scese una lacrima,oppure due.

"Cosa avevi pensato-mi sussuró all orecchio- che io"non finii la frase che io risposi "si".

Avevo ancora lo sguardo basso,sapevo cosa inteneva,che mi avesse tradito con quella sgualdirinella.

Intanto,io persa tra i miei pensieri,non mi accorsi che aveva posato delicatamente la mano sulla mia coscia,e che stava impercettibilmente accarezzando i tagli.

"Dio..non farlo,mai, più ti prego"sussuró.

Il suo tocco,freddo quasi gelato,su quelle ferite bollenti,era come se le curassa all istante.

"Lo sai io..."volevo dirgli quello che provavo,non so perché,ma non mi fece finire.

"Anch'io,credimi"disse abbasando lo sguardo.

Ora non c'era bisogno di parole,e tutto perfetto cosi..

Lo fissavo,era inquetante anche per me.

"Dai non firrarmi in quel modo"disse lui ridacchiando.

"In quel modo come? Inquietante?"chiesi.

Lui mi guardó sorpreso e accennó un sorriso.

"Ti va di preparar la tua borsa?"chiese,ingenuamente.

Sih,sono una ragazza jeans e felpa,ma dai sono pursempre una ragazza.

"Oh ingenuo"mugugnai silenziosamente.

Presi una valigia,blu notte,sopra c'era scritto il mio nome in modo da non confonderla.

"Dai vieni"dissi parendo l'armadio.

"Ti ricordi che dobbiamo star via meno di una settimmana si?"disse abbracciandomi da dietro e posando il mento sulla mia spalla.

"Già"sussurai.

"Potrei fare io?"chiese"tu siediti e dici si o no,ok?"finii fissando il mio guardaroba,e io annuii.

"Allora partiamo dai pantaloni"dissi e io mi sedetti sul letto.

Prese dei jeans blu che adoravo,lo guardai sorpresa e snnuii.

Dopo quelli ne trese altei 3 e li indovinó tutti.

Mi conosceva davvero così bene?

"Le maglie,magliette,maglioni,felpe,felponi...ma quanta cazzo di roba hai?"disse accennando una risata.

Buttó tre felpe e due maglie.

Mise un paio di vans rosse e un altro nere,stivaletti e un paio di tacchi non sa mai.

Chiuse la valigia,e esultó "finito grazie ar cazzo".

Risi di gusto,era sfinito povero.

"Vieni"disse e mi trascino con se al piano di sotto.

"Dove?"domandai io in risposta.

"Posso stare da te vero? Tua mandre nom c'é.."disse guardandosi attorno.

Oddio,certo che voglio che sgai qui,senza non potrei farcela!

Ma risposi con un misero "si".

"Vieni o aspetti qui,vado a casa preno il borsone,visto che domani partiamo".

"Va bene,vengo con te" risposi.

Mi misi un jeans e una felpa,scesi e lo trovai appogiato allo stipide della porta d'ingresso.

"Sai sei piu bella vestita cosi,vhe con quel vestito della festa di Giovanni"sussurró.

"Davvero? Perché?"chiesi,uscimmo e chiusi la porta di casa a chiave.

"Perché nessuno puo vederti e solo io so quello che c'é sotto"mi sussurró in un modo caldo all orecchio.

Mi vennero i brividi..

-

Dopo essere tornati da casa sua,posó il borsone davanti all entrata,e ci accorgemmo ce erano solo le 4.

"Film?"chiesi e lui annui,ci sedemmo e guardammo Sex Tape,e a me veniva fottutamente da ridere nelle scene di sesso non so perché!

-

Quando il film finii,ci misimo a letto che domani dovevamo stare alle 3 del mattino davanti scuola!

Incubo!!

Ma mi addormentai accanto a lui,e il suo calore mi cullava...ogni singolo secondo mi convincevo di amarlo ma non ne sono sicura nemmeno io.

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