[room 489]

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Sei mia.

Ma lo ero davvero?

Non lo so poi chest'ato che vole mo.

"Ragazzi dai a posto che tra 3 orette circa arriviamo"ci richiamó la prof.

Ci sedemmo al nostro posto io presi il cellulare e risposi a Davide.

*vedi che ti sbagli* lo rilessi e lo inviai.

"Appunto si sbaglia profondamente"disse Luca guardando avanti e sogghignando.

*no no piccola,sei ancora mia* madooo,che palle questoo,non lo voglio! Come cazzo ce lo devo dire eh??

Guardai Luca che si stringe i pugni fino a farseli divenare biache.

*no cazzo non sono tua,non ti voglio non voglio ne vederti ne parlarti,quell addio era per sempre* scrissi e mandai.

Non avevo piu intenzione di rispondergli,anche perché i miei occhi si stavano pian piano chiudendo.
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"Sveglia,sveglia siamo arrivati"annuncia l'autista al suo microfono.

Aprii lentamente gli occhi e guardai fuori dal finestrino,era buoi e dalla parte opposta si intravedeva l'un imponente edificio che doveva essere il nostro hotel.

"Vedete chi vuole stare in stanza con chi,basta che siano due maschi e due femmine"disse la prof sbadigliando.

Guardai Luca e lui mi sorrise,poi ci girammo e guardammo la massa di "gente" e io indicai Astrid.

Ci mancava solo un componemte ma chi?

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Sfuttammo il fatto che nella classe siamo diaspari,e ci assegnarono la stanza nume 489.

Io e Astrid ci abbracciammo e ci misimo subito a fumare e a parlare sul bacone.

"Da quanto tempo non ci siamo viste? Mi sei mancata un mondo"disse la mia amica e mi abbracciò .

"Che mi sono persa con mr. Scorbutico?" Disse facendo una linguaccia a Luca che l'aveva trattata male perche si era portata 3 valigie e 2 borsoni. Eh si é Astrid.

"Io vado nella sala comune/pranzo/la mia sala preferita,voglio qualcosina di buono ho fame!"esclamó Astrid "Ah e non aspettatemi io e Franco ci andiamo a fare un giro" finii lei uscendo dalla stanza.

Stavo a pochi centimentri dal balcone,eravamo tutti e due in silenzo.

Finché non sentii dei passi dietro di me,mi inizió a battere forte il cuore,ma rimasi ferma,immobile,quasi paralizzata.

Chiusi gli occhi intanto lui im abbracció da dietro e posó il mento sulla mia spalla e sussurró all orecchio "allora vuoi che te lo dimostri che sei mia e di nessun altro,vero?"

La mia schiena in quel momento venne percossa da mille brividi,ma rimasi in silenzio.

Intanto lui inizió a baciarmi il collo,le sue labbra calde a contatto con la mia pelle fredda mi procuravano la pelle d'oca.

In due secondi,si piazzó d'avanti a me e mi prese il viso tra le mani.

Mi guardó negli occhi,mi guardó le labbra e poi di nuovo negli occhi.

Pian piano che si avvicinava per baciarmi,il cuore mi batteva sempre più...

Proprio quando le nostre labbra si sfiorarno bussarono alla porta.

"Ragazzi sono le 23:45,c'é il coprifuoco" ci annunciarono.

"Si certo"disse Luca,trascinandomi con se spegnendo la luce e in un modo goffo raggiungemmo un letto.

Sprofondai nel materasso sotto il suo peso sostenutosi dai suo gomiti.

Questa volta senza preavviso nè niente mi bació,un bacio che subito ricambiai.

Non posso nemmeno descrivere quanto lo desideravo.

Si sfiló la maglietta e poì tocco a me,tutte e due volarono,letteralemnte,da qualche parte nella stanza se non giù dal balcone.

Lasciando libere le mie labbra,passó alla mascella al collo alla clavicola.

Ad un certo punto mi sbottono i jeans,e quando le mi slifó mi irrigidii.

Non per quello che stava facendo,ma perché ricordai quello che feci io..

"Guarda che se..." stava per parlare ma lo interrossi.

"Scusa non ti faccio ... ehm ... schifo?"dissi abbassando lo sguardo.

"Quindi ti definisci uno 'schifo'?"mi chiese

"Beh si."dissi con un filo i voce.

"Sappi che io con questo schifo ci vorrei passare il resto della mia vita."disse baciandomi.

Perché il mio cuore si stava sciogliendo?

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