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Apro gli occhi un po' intontita. Non ricordo esattamente quando mi sono addormentata ma trovo strano che la professoressa me l'abbia lasciato fare. É un periodo in cui non riesco a restare concentrata. Sarà per tutto quello che sto vivendo, non lo so. Devo solo riprendermi un pochino dai...

Bussano alla porta.
"Avanti" esordisce la Hendrius.

"Scusi, Sophia Smith é richiesta dal preside" spiega e io rimango sorpresa.

É da sue settimane e più che non combino niente. Bho, mi alzo e vado fuori senza dire niente.

Salgo le scale, busso alla porta, la segretaria mi dice di attendere, solite cose insomma. Solo che stavolta non ho fatto nulla, non di proposito almeno.

"Prego Smith, vieni pure" sbuca il preside dalla porta. Entro e mi siedo davanti alla sua scrivania.

"Cos'ho fatto?" chiedo preoccupata.

Ride sonoramente, "niente tranquilla! Ti ho fatta chiamare perché é recentemente successo un fatto che mi ha lasciato un po' perplesso" inizia a spiegare. Continuo da anni a chiedermi perché parli in questo modo ridicolo.

"Quale sarebbe?" chiedo ancora più confusa di prima.

"Rydel, la segretaria, ha chiamato a casa sua per avvisare i suoi famigliari che sarebbe stata impegnata a giugno per le regionali del nostro Glee Club. Ecco, sua madre ha reagito in modo..." si ferma per riflettere, "particolare diciamo. In poche parole Sophia l'ho chiamata perché gradirei sapere se c'è qualche problema." mi guarda stranito.

Con lo sguardo perplesso chiedo, "che tipo di problemi intende?".

"Tra lei e sua madre. Non sono affari miei questo è certo, ma può contare su di noi se ha qualche difficoltà. É dovuto a questo il suo scarso rendimento scolastico?"

Ah ecco dove voleva arrivare.
"No no, nessun problema! Preferirei tornare in classe adesso. Posso andare?" lo guardo quasi supplichevole.

"Certo, vai pure" annuisce e io esco in tutta fretta.

Ma perché mi vogliono aiutare tutti?? É mia madre che deve essere aiutata non io!

...

"Ah e così ti ha fatta chiamare apposta?" ridacchia Liam.

"Si! Vogliono sempre intromettersi tutti!!" dico frustrata.

"Eh vabbe!" ride, "l'importante é che non lo racconti a nessuno, voglio saperlo solo io!" mette il broncio.

"Che infantile! Non lo dirò a nessuno tranquillo!" sbuffo.

"Possiamo continuare? Che dici?" chiede sorridente.

Annuisco e mi riporto sotto al naso la fotocopia del disegno. Ne abbiamo iniziato uno nuovo ed é ancora peggio dell'altro. Ingarbuglio le squadre tra loro, mi si incastrano praticamente le braccia! Ho l'impressione che avrò bisogno di molto più aiuto!

"Cosa fai?" ride Liam.

"Sto provando a trovare il posto giusto per metterle!! Non é facile per me OK?!" alzo la voce.

"Dai, ti aiuto io" dice avvicinandosi.

Dalla posizione in cui sono io, lui prende le squadre tenendo le mie mani sotto le sue. A quel contatto sento un formicolio lungo le braccia, si sposta come se io non ci fossi e intanto mi spiega. La verità é che sono troppo occupata ad osservarlo per ascoltare quello che dice. Non avevo mai notato quanto fossero belli i suoi occhi, o di quanto fossero adorabili le sue spesse sopracciglia o di quanto fosse scolpito il suo viso. O di quanto é imbarazzante quando mi guarda. Volto lo sguardo completamente spiazzata, mi ha beccata. Sento le guance in fiamme ma perché a me??

"Che c'è?" chiede divertito.

"N-niente! Non ti stavo guardando!" faccio uscire una risatina piuttosto imbarazzante.

"L'importante é che capisci questo! Hai ascoltato almeno un po'?" mi guarda con disapprovazione.

"Ehm...no. Scusa ero..." mi blocco annaspando nelle mie stesse parole.

"Soph."

"Si?" sto avvampando. Non mi sono mai sentita così terrorizzata in vita mia.

"Trovi che io sia una brutta persona?" chiede tristemente.

"Mh?" emetto un verso sottoforma di domanda.

"Scusa...non so perché te l'ho chiesto. Solo che mi prendono sempre tutti in giro e così pensavo..."

"Non pensare. Fa male a volte. Sei una persona fantastica e ho avuto modo di capirlo" lo interrompo.

"Grazie. Scusa se ogni tanto ti metto a disagio, lo faccio involontariamente" ride.

"Tranquillo, in fondo te lo dice la ragazza peggiore della scuola" rido a mia volta.

"Hey, non sei la peggiore della scuola! Sei meravigliosa ok? Non ti sminuire solo perché sei diversa" mi rimprovera con il tono più dolce che potesse avere.

"Dici che sono diversa in senso buono?" chiedo aspettandomi la risposta in negativo.

"Per gli altri no. Per me sei diversa...speciale. Sei speciale Soph" sorride abbassando lo sguardo.

"Grazie Liam" mi mordicchio il labbro inferiore.

É sempre così dolce e sincero. Non mi dispiace per niente anzi, quasi mi piace. E non poco.

"Ci sei ancora?" chiede pensieroso.

"Si, scusa mi sono distratta" ammetto.

"Sai una cosa? Penso che quando inizierai a cantare con noi nel Glee ti sentirai molto meglio. E ricorda, é importante seguire i propri sogni, non quelli degli altri" poggia la sua mano sulla mia e sento il mio stomaco brontolare.

"Lo farò grazie" sussurro.

"Ti va di continuare per un'altra mezz'ora? Sai, non manca molto alla verifica" mi ricorda. Annuisco e ci rimettiamo al lavoro.

...

Sono sdraiata sul letto in pigiama. Sto pensando...pensando a lui. Che cavolo é successo prima?? Sono andata fuori di testa solo per averlo guardato!! Nessuno mi ha mai fatto questo effetto! Mi sto preoccupando...di solito una persona prova queste cose quando é innamorata. Io non voglio...se mi innamorassi e poi finisse male, avrei un altro motivo per stare male e non ne voglio altri! Poi, insomma...ce l'ho un motivo per essere innamorata di Liam?

Dunque...é l'unico che non mi teme, il che é già un buon motivo.
Mi aiuta sempre in qualsiasi cosa e si preoccupa per me.
Poi...cerca di capirmi, é il ragazzo più dolce che abbia mai conosciuto. Sa sempre come farmi sentire meglio, mi consola e fa tutto il possibile per farmi essere felice. Ne ho di motivi...
Ci conosciamo da mesi ormai, mi sono accorta solo adesso, con un semplice sguardo di queste cose. E ho capito che lo amo.
Lo amo davvero tanto.

La Bestia |Liam Payne|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora