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Liam Swan era il pericolo fatto persona.

Passava su tutto e su di tutti, per avere la sua vendetta.

Voleva riavere quello che un tempo gli era stato tolto, voleva ritorcere contro le persone tutto il dolore che aveva provato.

Aveva un unico scopo: farla soffrire.

Voleva farla soffrire, come aveva sofferto lui. Per colpa sua, aveva perso sua madre, tutto ciò che di bello gli era stato dato.

Per colpa di un fighetto dei pianti alti, sua madre aveva lasciato suo padre. Sicuramente Harry Swan non era la sicurezza o bontà fatta persona, ma aveva amato quella donna come se fosse la sua unica salvezza da quell'inferno.

Poi lei era scappata, troppo debole e fragile, quasi troppo succube del padre, anche se in realtà non riusciva a sopportare tutti i suoi tradimenti e voleva la sua libertà: anche se questo voleva dire abbondare suo figlio.

Liam riconosceva che il padre si fosse 'divertito'. Suo fratello Andrew era una dimostrazione, ma l'aveva visto soffrire.

Dopo la morte di Selena, era morto anche lui. Si sentiva in colpa, perché sapeva che era colpa sua e dimostrava la sua rabbia su i suoi figli. L'aveva lasciata andare, l'aveva persa e rivedeva negli occhi di Liam ogni tratto di lei. Voleva dimenticare il suo dolore e affondava tutto nell'alcool. Beveva, dimenticandosi di tutto e sfogandosi su di loro.

Per questo, il suo unico scopo, era vendicarsi con lei.

-Miss Kate, lei capisce che io non posso permetterle di seguire l'indagine?-

Il capitano del F.B.I. cercava di persuadere Kate da quella sua condizione. Vedeva nei suoi occhi verdi la determinazione ad avere vendetta., voleva provare dolore: lo stesso che prova lei.

In realtà sapeva chi era stato, sapeva che c'è lui dietro tutto questo. Voleva far soffrire Swan, come aveva sofferto lei, però non riusciva a capire come.

-Senta. Non m'importa quello che lei pensa. Io voglio solo riprendere quello che ho perso e ci riuscirò.-

Detto ciò, la rossa si alzò e uscì dallo studio. Non sapeva veramente cosa avesse fatto, ma voleva che quell'uomo soffrisse.

Non lo conosca, ma William lo nominava sempre e lei sapeva che portava solo guai.

Aveva visto il suo ragazzo morire lentamente per colpa della droga, l'aveva visto combattere delle battaglie perse e alla fine la battaglia si era conclusa con la sua morte.

Uscì della stazione di polizia e si diresse verso casa. Camminava lentamente, cercando di memorizzare ogni minimo tratto, ricordando ogni minimo particolare. La verità era solo una: era completamente sola e solo le luci della città potevano tenerle compagnia.

Aprì la porta di casa e si fermò di colpo: ogni oggetto era buttato a terra, come se qualcuno cercasse qualcosa, come se la casa fosse piena di segreti. Vetri rotti, vestiti strappati, frammenti di un storia d'amore rovinati.

Kate camminò lentamente, cercando di non far rumore sul parquet. Superò la cucina, dove ogni cassetto era buttato a terra, e andò in camera da letto.

Il letto era stato tagliato, ma quello che cercavano non era lì. Kate si diresse alla loro foto e l'aprì. Dietro vi era un microchip, forse l'unico motivo della morta di William.

Lui gli aveva spiegato che era il modo per rimanere al sicuro, che se avessero conservato quel microchip nessuno gli avrebbe toccati, solo che non aveva considerato che a Swan non importava chi eri o cosa avevi, lui prendeva tutto.

Kate chiuse nel palmo della sua mano quell'oggetto e cadde a terra in un pianto disperato.

Le sembrava impossibile che la sua vita facesse così schifo. Gli avevano tolto tutto e ora le rimaneva solo un vuoto allo stomaco e una giacca.

Una fottuta giacca che conservava il profumo della persona che avrebbe amato per sempre e al quale si sarebbe aggrappata per sopravvivere.

The punishment- The Mafia TrilogyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora