-Sai perché sei qui Kate?- gli chiese l'uomo.
Lei continuava a guardarlo spaiata, chiedendosi la stessa cosa da quando lui si era avvicinato alla cella e la luce l'aveva illuminato. Che voleva da lei? Che ci faceva lui qui?
-Il silenzio è sempre stata una caratteristica che contraddistingueva tua madre, anche nei momenti più bui preferiva tacere. Anche prima di esalare l'ultimo respiro, ha preferito tacere, ma il silenzio non l'ha salvata.- disse lui.
-Però, a differenza sua, tu non hai più nulla da proteggere e mi dovrai aiutare, o finalmente potrò far fuori anche te.- aggiunse, prima di sparire nel corridoio.
Il cuore di Kate smise di battere, non poteva aver detto sul serio.
I suoi erano morti per un incidente, i giornali ne avevano parlato, le inchieste l'avevano confermato, lei ne era sempre stata convinta. Com'era possibile?
Urlò e l'urlo si trasformò in pianto, come se tutta l'aria che avesse trattenuto in quegli anni venisse fuori. Si precipitò alle sbarre della cella e disse:
-Nonono, detective Derek, DATECTIVE!- ma non ottenne risposta, era di nuovo da sola, in quella nube nera tra i suoi demoni e i suoi incubi peggiori.
Aveva trovato qualcosa, dopo mille ricerche, ed era risalito ad un nome. Non capiva come mai questa persona provasse tanto rancore nei confronti di quella famiglia, ma dopo una serie d'informazioni e setaccio di vecchi registri di famiglia era giunto a ciò:
Il detective Derek, ormai capitano, non era la persona premurosa che tutti credevano. C'era stato un tempo in cui lui e suo padre si occupavano di spacciare droga nella città.
Avere un'alleanza del genere prometteva guadagni senza eguali, zero controlli e le entrate della famiglia si erano triplicate.
Poi, nello stesso anno in cui Elisabeth era arrivata in quella casa, Liam notò che questi incassi iniziarono a diminuire. Sembrava quasi che il padre sapesse benissimo chi fosse lei e volesse tenerlo nascosto.
Però, l'anno in cui la madre era scappata e poi i suoi genitori si erano sposati, tali rapporti erano ripresi.
Com'era possibile? Che cosa gli nascondeva il padre e perché quell'uomo voleva quei documenti? Che cosa contevano?
-Ti chiedi ancora perché sei qui?- chiese l'uomo.
La giovane non lo guardò nemmeno, non ricordava nemmeno da quanto tempo fosse seduta a terra in quell'angolo. Riusciva a stento a respirare, ora che il peso che aveva sul cuore era aumentato letteralmente.
-Sei stato tu?- sussurrò lei.
-Ad uccidere tua madre? Certo, era sempre stata una ficcanaso. Doveva stare al suo posto, invece di intromettersi in cose che non la riguardavano. Persino tuo padre era un peso, non faceva altro che lagnarsi, senza aiutarmi davvero. Per questo, ho fatto fuori entrambi. Inutili esemplari sulla terra, meglio liberarsi della feccia.-
-NON ERANO INUTILI, ERANO LA MIA FAMIGLIA!-urlò a squarciagola la ragazza, alzandosi in piedi e sbattendo contro le sbarre.
-La mia famiglia..- ripeté ancora, mentre si accasciava a terra in un pianto senza fine.
-Sciocca ragazza, pensi di spaventarmi?- chiese lui, inginocchiandosi alla sua altezza.
-Questo è solo l'inizio, ti conviene stare tranquilla. Persino il tuo, com'è che si chiamava lo spacciatore? Ah si William, faceva troppe domande in giro. Aveva raccolto troppe informazioni, andava fermato.-
La giovane sgranò gli occhi, mentre un dolore ancora più grande la pervase.
Non riuscì più a sentire nulla, sembrava nascosta in una bolla di dolore. Non seppe per quanto tempo restò stesa a terra in quella posizione, nè quando l'uomo abbandonò il cordoglio.
Cercava solo di capire, di darsi delle motivazioni, sul perché tutto quello che toccava sparisse, se fosse davvero colpa sua, se fosse lei stessa la causa del suo dolore.
Era in un buco nero senza via d'uscita, dove solo il dolore poteva accoglierla.
Il suo giovane William, il suo vero amore.
Si toccò la collana, aprendo il piccolo ciondolo a forma di cuore e facendo cadere il microchip.
L'aveva sempre protetta, con tutta se stesso e ora toccava a lei vendicarlo. Nessuna distrazione, nessun rimpianto, avrebbe portato a termine ciò che aveva inizio, ciò per cui la madre si era battuta, quello per cui tutta la sua famiglia era morta.
Il nome dei Zone sarebbe risorto, in un modo o nell'altro, nessuno l'avrebbe dimenticati.
Sempre e per sempre, non era una promessa vana, era il momento di agire.
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The punishment- The Mafia Trilogy
RomanceSeconda storia della serie ' The Mafia Trilogy.' La morte ti passa davanti in un secondo e ti porta via tutto. Ti porta via la pace, la libertà e l' amore. Come quello che accade a Kate Zone. Tutto quello che considerava indispensabile, fu ucciso d...