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Sì addormentarono in un groviglio di gambe e braccia, senza lasciare nemmeno un misero spazio tra i loro corpi, interamente uniti. Anche se, a dividerli, vi erano i vestiti.

Liam si svegliò nel cuore della notte, con Jess che dormiva sul suo petto. Gli accarezzo i lunghi capelli neri, contemplando il suo volto angelico. Erano così soffici e morbi, da sembrargli delle piume.

Chiuse gli occhi e sospirò: sua madre gli aveva lasciato una lettera, da poter aprire solo nel momento in cui si fosse innamorato.

Non capiva la motivazione di quella clausola, non gli era mai stata spiegata, ma ora che aveva trovato Jess poteva dire all'avvocato di essersi infatuato di qualcuno, di provare qualcosa. Anche se, quel sentimento, non era minimamente così forte da considerarsi ''amore''.

Per questo chiamò l'avvocato, il quale gli rispose con la voce impastata dal sonno.

-Senta, oggi alle 8 mi presento al studio. Ho incontrato una persona e vorrei tanto leggere la lettera.- disse Liam.

-Una persona?- chiese l'avvocato Tor.

-Chi sarebbe questa donna?- continuò.

-Una donna, è indispensabile per lei vederla?-

-Beh, si signor Swan. La signora Elisabeth Zone ha preteso che io conoscessi la ragazza.- disse l'avvocato.

Liam cercò di non urlare nel sentire quel cognome. Sua madre era Elisabeth Dorw Swan e lo sarebbe stata per sempre.

-Come vuole lei avvocato, ci vediamo tra un paio d'ore.- detto ciò, Liam chiuse la telefonata mentre Jess si stiracchiava sul suo corpo.

Lei aprì un occhio e lo guardò, poi arrossì violentemente.

-Oh avanti dolcezza, ora diventi rossa?- disse lui ridendo.

Jess annuì e nascose il suo viso nell'incavo del collo di Liam.

'Quando scoprirai chi sono, sarà la fine' pensò lei.

Ma ormai era già alla fine, cos'altro poteva accaderle?

All'otto, però, Liam si presentò da solo dall'avvocato. Jess si era inventata una scusa, abbastanza banale, per non accompagnarlo.

Conosceva quell'uomo, era uno dei migliori amici di suo padre e sicuramente l'avrebbe riconosciuta. L'aveva vista crescere e l'aveva aiutata dopo la morte dei suoi.

-Noto che è da solo.- disse Tor.

-Jess voleva aiutare sua nonna.- gli rispose Liam.

-Allora devo ipotizzare che esista questa donna, per questo gli darò la lettera, visto che insiste così tanto.-

Liam sospirò, finalmente poteva avere quella lettera. Si sporse sulla scrivania e prese la lettera, anche se la sua attenzione fu catturata da una foto sulla scrivania.

Ritraeva una giovane donna, insieme all'avvocato. Era Jess, ne era fortemente consapevole. Ma in quella foto aveva i capelli rossi, di un rosso acceso. Di un rosso che conosceva bene.

Quella donna si era infiltrata in casa sua, l'aveva baciato, avevano dormito insieme e lui si era fidato. Aveva creduto, per un breve periodo, di essere diventano pazzo invece l'aveva imbrogliato.

Lui voleva ucciderla, l'avrebbe uccisa con le sue stesse mani. Che stupido che era stato, era stato troppo attratto da lei per capirlo. 

-La conosce?- disse Tor.

-Dovrei?- chiese Liam, cercando di calmarsi.

-È la figlia di Elisabeth, si assomigliano molto. La signora pensava, anzi sperava, che lei potesse aiutarla.-

-Aiutarla?-

Liam cercò di non urlare per  quelle semplici parole. Sua madre come poteva, anche solo considerare, l'idea che lui potesse aiutare quella misera donna. Quella donna, che un tempo bambina, gli aveva distrutto la famiglia.

-Sì, la signora le spiega tutto nella lettera. Miss Kate è una ragazza molto..-

Liam alzò la mano interrompendolo. Quella rossa poteva essere tutto quello che cavolo voleva, ma gli aveva rovinato la vita. Non voleva sapere nulla che la riguardasse.

-Sì, come vuole lei avvocato. Devo andare.-

Sì alzò, senza dargli il tempo di replicare. Si mise la lettera in testa e si diresse alla macchina.

'Vedrai veramente chi sono, Kate.' Pensò Liam entrando in macchina e sfrecciando verso casa.

La fine era vicina. La luce della speranza era scomparsa. Ora c'era un eterno buio che raggiungeva tutto. Delle tenebre da cui non poter scappare, in cui Liam era vissuto ed era tempo che Kate capisse davvero cosa voleva dire soffrire, perchè a quanto pare non glie era ancora chiara la questione.

The punishment- The Mafia TrilogyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora