Capitolo 7

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Nei giorni successivi Ginny si fece sempre più distante da Harry.

Il ragazzo pensò di essersi immaginato tutto.

Di mattina sembrava la stessa ragazza di sempre, seguiva le lezioni, trascorreva il tempo libero con Luna e Hermione, ma verso sera c'era un cambiamento nei suoi occhi. Qualcosa scattava dentro di lei e scompariva nel dormitorio.

Harry non poteva sapere del diario tenuto dalla sua ragazza che si premurava sempre di nasconderlo nel suo baule ogni notte. Nessuno sapeva niente di quel diario e a volte aveva difficoltà nel ricordare quando l'avesse tirato fuori per scriverci sopra.

Era mezzanotte quando decide che non sarebbe riuscita a dormire e scese nella Sala Comune, credendola vuota.

«Ginny» esclamò Harry.

La ragazza non riusciva a sostenere il suo sguardo.

Tra le lezioni, gli allenamenti di Quidditch... e lei, non avevano parlato per tutto il giorno.

In realtà, Ginny aveva cercato di evitarlo per tutto il giorno e il senso di colpa la divorava.

Voleva confessare tutto... ma come poteva spiegarlo?

"Sai Harry, mi sembra di impazzire... a volte ho dei black-out... e non ricordo niente..."

La voce di Harry la riportò allla realtà.

«So che c'è qualcosa che non va...» iniziò lui, avvicinandosi e prendendole le mani.

«Hai ragione... qualcosa c'è...»

La ragazza vide il panico farsi strada negli occhi di lui. Credeva di esserne la causa, forse?

«Ho- ho fatto qualcosa di sbagliato?»

"Ecco appunto" pensò Ginny "No, non sei tu... sono io."

Cercò di dire quelle parole, per rassicurarlo, ma le si bloccarono in gola.

Non voleva farlo preoccupare...

«Va tutto bene» mentì lei.



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