«Harry, so che sei appena tornato, ma dobbiamo parlati di una cosa importante»
«Va bene, cosa succede?»
«Ecco io e tua madre, ne abbiamo parlato e...» James si interruppe.
«Siamo preoccupati, Harry. Non riteniamo Hogwarts un posto sicuro per te, in questo momento» finì per lui Lily.
«Ma, a Hogwarts c'è Silente...»
«Lo sappiamo, tesoro, ma con Voldemort in giro e con quello che sta succedendo a scuola adesso...»
Harry guardò i genitori con aria interrogativa.
«Sì, sappiamo della Camera dei Segreti...»
«Harry, non puoi tornare a Hogwarts» decretò Lily.
Il ragazzo rimase senza parole a quella frase e chiese aiuto a suo padre, cercando il suo sguardo.
James intercettò gli occhi del figlio e sospirò.
«Mi dispiace Harry, ma sono d'accordo con tua madre»
Harry stava ancora pensando alla conversazione avuta con i suoi genitori quando sentì i passi di Ginny nel corridoio, anche se, dopo aver aperto la porta della sua camera, non la vide. Sentì, invece, un fruscio familiare.
Il Mantello dell'Invisibilità.
Il ragazzo sorrise.
«Ginny...»
«Scusa» disse lei, togliendosi il Mantello «non sono riuscita a resistere».
Entrambi si stesero sul letto di Harry. Ginny con il viso sul petto di Harry; il braccio del ragazzo le accarezzava la schiena.
Harry aveva cercato di non pensare alle parole dei suoi genitori, ma invano.
Si schiarì la voce.
«Come reagiresti se non tornassi a Hogwarts?»
Il ragazzo sentì la schiena di Ginny irrigidirsi a quelle parole, ma quando parlò non si percepì il suo nervosismo.
«Cosa vuoi dire?»
Harry le riferì la conversazione avuta con Lily e James. Ginny non lo interruppe neanche una volta, attese che Harry concludesse.
«Non vorrei sembrare egoista, ma spero che tu scelga di tornare a scuola».
Rimasero abbracciati finché non si addormentarono, anche se questo non rientrava affatto nei loro piani.
La mattina dopo fu James ad andare a svegliare Harry, del tutto ignaro di cosa si celasse dietro la porta chiusa della camera del figlio.
Aprì lentamente la porta, come usava fare di consueto, e un sorriso si formò sul suo volto. Sempre senza fare nessun rumore uscì dalla camera, lasciando dormire i due ragazzi.
Scese le scale e arrivò in cucina, dove Lily stava preparando la colazione.
«Stanno dormendo insieme, vero?» chiese la donna.
«Sì» rispose semplicemente lui.
«James...»
«Suvvia, Lils. Sono ragazzi... e poi andiamo Harry mi ricorda un giovane me».
Lily sbuffò all'affermazione del marito.
Fu il battito del cuore di Harry, a svegliare Ginny.
Batteva forte e regolare. Lei sbatté gli occhi e fece un respiro profondo. Non voleva svegliarlo, quindi la ragazza non si mosse. Voleva rimanere ancora lì, tra le braccia di Harry. Voleva assaporare la sensazione di averlo lì, accanto a sé, senza nessuno intorno.
Solo loro due.
Ma il suo desiderio non si avverò. Sentì Harry muoversi sotto di lei.
Il ragazzo, sentendo il famigliare profumo di fiori dello shampoo di Ginny, si irrigidì.
«Non sto sognando, vero?»
Harry si stava riferendo chiaramente a loro due, Ginny ne era certa.
«Oh no, questa è la realtà» Ginny sorrise «non vorrai mica iniziare a seguire le regole in questo preciso istante, vero? Mi dispiace, ma credo che sia un po' tardi, ormai».
Harry incrociò lo sguardo di Ginny e le loro labbra s'incontrarono a metà strada.

STAI LEGGENDO
The Prince Of Secrets
FanfictionInizia il sesto anno per Harry, Ron e Hermione. Nonostante l'attacco di Voldemort ai danni dei Potter, James e Lily sono ancora vivi. Codaliscia si trova ad Azkaban e Sirius Black non è mai stato condannato. Una nuova minaccia incombe sulla Scuola...