Il professor Grimm si sedette al suo posto dietro la cattedra, mentre io a un banco davanti. Mi aveva portata in una classe vuota in cui le pareti erano tappezzate di cartine raffiguranti stati e nazioni dai confini a me sconosciuti. Nelle mensole in alto, erano posizionate delle boccette contenenti liquidi colorati.
«Allora, signorina Paradise, le do il mio personale benvenuto all'Accademia. Il Dottor Spell mi ha, per così dire, assoldato per essere il suo professore personale della storia dei Nāyaka e delle nostre origini. Quindi ogni giorno, alla fine delle lezioni, trascorreremo un'ora insieme in questa classe perché lei possa aggiornarsi sulla nostra storia. Le è tutto chiaro?».
«Sì, signore».
«Bene, allora non perdiamo tempo» il professor Grimm si alzò dalla sedia e si sporse verso la piccola libreria alle sue spalle. Tra tutti i volumi dalla copertina di pelle consumata, ne prese uno grigio e abbastanza pesante. Aprì in una delle prime pagine e scorse il dito fino a trovare ciò che cercava. «Signorina Paradise, presti molta attenzione» iniziò, guardandomi di sfuggita. Poi lesse: «Le vere origini dei Nāyaka sono sconosciute. Tuttavia, fra noi e il resto del mondo circolano vari miti e leggende. Persone con poteri straordinari che salvano vite innocenti, alieni che proteggono bambini e supereroi che combattono il male. Una delle leggende più diffuse e narrate fra i Nāyaka, è la seguente:
Mille anni prima del tempo, un essere di luce decise le sorti della vita e della morte. Lui, maestoso amico del destino e dell'infinito, pronunciò le parole che crearono il tutto. Creò ciò che si conosce e ciò che è invisibile. Creò la magia e la bellezza, la paura e l'inganno. Creò il bene e il male, la fame e la gioia. Tutto era ciò che doveva essere, ma niente ciò che sarebbe potuto diventare. Così l'essere di luce soffiò nella vita che già nasceva dalle sue mani. Soffiò forte, arrivando ai confini dell'inestimabile, e così nacquero i Nāyaka. Sempre vissuti in sintonia con il resto del creato, divennero presto una delle più grandi bellezze mai viste. Forza, magia, gioia e libertà, erano le qualità che i Nāyaka portavano nel loro cammino. Ma come per tutte le cose mortali, presto vennero dimenticati e rimpiazzati dall'egoismo e dalla vergogna. Caduto nell'oblio, il popolo Nāyaka, crebbe nascosto al resto del mondo, diventando solo un mito.
Tutto chiaro, signorina Paradise?».
«Questa storia è davvero bella ma... Non capisco cosa centri con...»
«Le origini del nostro popolo sono sconosciute, come avevo già detto. Questa storia, questa leggenda, è solo una delle tante che si sono tramandate fino a noi. E, se posso aggiungere, è anche quella più interessante. Le ho letto questa leggenda, signorina Paradise, come prologo alla lezione di oggi. Le è piaciuta?».
«Sì. Davvero tanto» risposi, credendoci davvero. Inoltre la voce del professor Grimm era talmente suadente e calda, che mi aveva catapultata profondamente nella storia. Era un grande oratore. «Ora, iniziamo con le vere notizie» continuò. «Nāyaka è una parola antica che significa eroe. Andando indietro nel tempo, abbiamo trovato libri e documenti che assicurano che il nostro popolo ha sempre avuto la capacità di... diciamo, possedere qualità speciali rispetto agli umani, che nel nostro gergo vengono chiamati comunemente "Indietro". I Nāyaka, oltre ad avere il loro Dono, che spiegherò più avanti, sono più forti e veloci degli Indietro e talvolta addirittura più intelligenti». Si fermò un attimo per bere un sorso d'acqua dalla bottiglietta sopra la cattedra, poi continuò. Ero incantata dalle sue parole. Non solo perché finalmente sentivo di poter capire qualcosa di quello che mi era successo, ma anche perché era lui che in qualche modo mi teneva concentrata sull'argomento.
«Il Dono», continuò, «è il potere con cui ogni Nāyaka nasce. Molti lo trovano verso i cinque anni, altri più tardi. Comunque non è mai successo che accadesse dopo gli undici. Il Dono è diverso per ogni Nāyaka: puoi trovare due di noi che controllano lo stesso elemento, ma sicuramente uno sarà più bravo dell'altro. Nel corso della storia ce ne sono stati davvero particolari e mai più ripetuti, come Cassandra Glock, conosciuta per la sua capacità di parlare con la frutta. Dono quasi inutile, certo, ma alla mensa tutti le chiedevano consigli su cosa mangiare. Un altro Dono assai strano fu quello di Lucas Eaton, che riusciva a vedere intorno a sé con i raggi X. Lui fu uno dei pochi a scoprire il suo Dono fin dalla nascita. Comunque ce ne sono altri più comuni, come quelli che controllano gli elementi principali, il tempo atmosferico o che riescono a mutare la loro forma originale. Tutto okay fino a qui?».
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Il Dono - In viaggio verso l'aldilà
Fantasy[ANTEPRIMA: fino al capitolo 13] Storia vincitrice dei Wattys2016 nella categoria "Tesori Nascosti". Da aprile 2017 in libreria! Il modo migliore per sfuggire alla quotidianità, per Alex, è scrivere storie fantastiche sul suo vecchio quader...