Untitled Part 1

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Com'era solito fare nelle lunghe giornate estive, così tanto distanti dall'inizio dell' anno scolastico, io e mio fratello ci trovavamo lungo il nostro viale a giocare a nascondino. Mamma ci ha sempre invitati a scegliere un gioco diverso da questo, poiché giocando sulla strada, avremmo potuto farci male in presenza di macchine passeggiere. Le poche piante che caratterizzavano la nostra via riuscivano a creare ombra, in quel torrido pomeriggio di vacanza.

Ai miei occhi, quello che stava accadendo era del tutto normale.. così di routine... le grida di mamma che si affacciava dal secondo piano minacciandoci di abbassare il tono di voce, ricordandoci come solito che intorno a noi ci fosse gente.. il languorino e quel senso di vuoto che prendeva il sopravvento intorno alle 19.00 dopo che un profumo piatto di canederli fatto in casa, si faceva sentire nei nostri nasi e, ci spingeva a fare di corsa le scale, precipitandoci subito a tavola..

Insomma, nulla proprio quel giorno poteva infrangere la nostra quiete famigliare..... tutto men che meno una lettera!

Dopo aver soddisfatto il nostro palato, papà arrivò a casa ed Erik gli corse incontro e gli saltò immediatamente in braccio; mio fratello è sempre stato sin da piccolo un bambino in cerca di attenzioni con le persone che gli stanno attorno...

'E' sensibile!' risponde ogni volta mamma, quando mi lamento dell'eccessivo comportamento di Erik!

Nonostante ciò papà non si dimentica mai di dare peso anche me e mamma; ecco perché dopo aver liberato le sue braccia da 30 kg di bambino, si reca da lei e le stampa un bacio in fronte per poi passare a me: con un elevato cenno con la testa lo saluto, porgendogli anche il braccio sinistro e facendogli notare il morso che mio fratello mi fece qualche una mezz'ora prima..



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