I giorni passavano con molta lentezza in quella 'galera'... sì galera, così l'avevo soprannominata!
Stavo davvero male! I soldati folli ci tenevano svegli fino a notte fonda ad allenarci e a manovrare fucili e armi da combattimento, ormai era di routine da un paio di giorni.
Da diverse ore mi sentivo cedere le gambe... anche le lacrime 'cadevano' dai miei occhi quando un'enorme voglia di rivedere mamma ed Erik si faceva sentire.
Così mi sono ritrovato alle otto di mattina del giorno seguente, dopo aver passato una notte frustrante di lavori forzati a canticchiare nel giardino della 'galera' l'inno dell'Austria che ci fece imparare lo scorso anno a scuola la maestra: Melanie.
Utilizzavo la musica come arma di sfogo quando avevo dei battibecchi con i miei amici oppure un fatto accaduto recentemente quando Dennis ci provava con la mia adorata Angie!
Ora invece l'unica arma di sfogo sembra davvero essere il fucile che sono costretto a puntare addosso a bambini utilizzati come cavia.
In ogni caso, Melanie, la nostra insegnante di musica sosteneva che io avessi un bellissimo timbro.. una voce fine, ma allo stesso tempo così forte da 'aggredire' le persone che mi ascoltavano.
In quel nuvoloso mattino di Agosto, la voce non mi usciva... era come se l'ansia e la paura avessero fatto intimidire quella voce che fino a qualche mese fa era una grande stima per me e i miei genitori.
Le lacrime erano tornate a fare parte di me così iniziai a ripetermi: 'Davis Schuster nessun uomo e neanche il peggiore dei mali ti impedirà di coltivare questo tuo talento innato!'.
Mi sentivo tanto 'padre' a ripetere parole così sagge, così mi impuntai sul fatto che avrei dovuto farcela nonostante il grande blocco che da giorni mi portavo sullo stomaco!
Mi sedetti sul fascio d'erba che divideva il giardino dal cortile e cantai la prima strofa con tutta la voce che avevo in corpo.

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The Dark hole
Fiksyen Sejarah..Correva l'estate 1944... Una corrente d'aria gelida proveniva da sopra le nostre teste; erano ormai diversi giorni che il freddo ci 'teneva compagnia' costringendoci a tenere accesa assiduamente quella misera candela, quanto meno da portare un min...