capitolo 9

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Seguirono diversi giorni angoscianti...
Mi affacciavo spesso dalla finestra della grande stanza dove 'mangiavamo' e, con il cuore in gola guardavo altrove.. oltrepassavo con questi occhi pieni di tristezza questa maledetta galera e spesso capitava che facevo ondeggiare il mio esile corpicino da quell'arietta di metà Agosto.
Ogni volta che mettevo il naso fuori da quelle mura insignificanti dalle quali da settimane ero detenuto, il mio pensiero volava su mamma e il mio fratellino........ in modo particolare un giorno, mi trovavo affacciato dal grande finestrone principale della sala, a pregare il signore.. tenevo il palmo della mano l'uno attaccato all'altra, tanto che riuscivo a percepire il mio battito cardiaco, la testa inclinata verso il basso e, con lacrime piene di sofferenza che dagli occhi si posavano sul mio viso tanto timoroso e  scendevano poi a vuoto su quel pavimento assai zozzo.
"Per l'amor del cielo, fammi rivedere la mia mamma e il mio fratellino che non vedo da quasi un mese!!"
Era impossibile non sentire attraverso il palmo della mano, il battito del cuore che era ancora più veloce rispetto ad un minuto fa.
Impaurito per l'ennesima volta, divisi le mani e mi concentrai sulla preghiera dedicata alla mia famiglia.
Dopo aver ripetuto ogni singola preghiera che papà mi fece imparare, facendomela ripetere ogni sera prima di andare a letto, mi siedo a tavola come il resto delle persone.
Ero particolarmente nervoso: con quel poco di 'tacco' che indossavo ai piedi mi preoccupavo di far rumore come per supportare la mia forte tensione........ molto stranamente c'era un baccano infernale nella stanza e solamente una ragazza dagli occhi verde smeraldo mi disse con tono agghiacciante che quel rumore era insopportabile e di colpo le mie scarpe si fermarono.
Circondato quindi da pianti e risate isteriche e da persone che maledicevano se stessi per essersi trasferiti in Austria, non potevo evitare le parole che il gruppo dei soldati pazzi si scambiavano nel cerchio a 15 cm da me. 
-'È solo questione di scendere a patti' si impone il soldato dalla divisa quasi intatta.
Riprese subito il discorso il soldato accanto a lui, con una frase che mi lasció senza fiato nel vero senso della parola.
'Se questi 4 farabutti Austriaci desiderano riavere la propria famiglia in buone condizioni, sono costretti ad allearsi con noi, altrimenti saranno tutti quanti CAPUT'.

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