Papà era dall'altro lato della strada e un suono di completa disperazione uscì dalla sua bocca, quando vide che io non ero dietro di lui..
'C'è ancora qualcuno in fondo la!'disse il soldato che con tutta la sua forza mi portò sul camioncino poco prima.. fece uno scatto che in un nano secondo lo vide a terra pronto per raggiungere mio padre che ormai si arrese a cercare un nascondiglio sicuro.
Ero completamente impaurito, non sapevo cosa avrebbe potuto fare a mio padre e forse vedere con i miei stessi occhi quello che gli avrebbe potuto fare mi avrebbe distrutto completamente.
Chiusi gli occhi e iniziai a pensare ad Angie... a quella bambina o meglio a quel maschiaccio che ogni pomeriggio si divertiva ad andare alla ricerca dei guai e dell'avventura e un senso di serenità invase il mio corpo, procurandomi un sorriso quasi vero sul mio viso ormai pallido.
Quella sensazione di pace fu spezzata da un suono poco gradevole e aggressivo..... quello di una sberla.
I miei occhi si aprirono immediatamente e all'improvviso un senso di ribellione si scatenò nel mio corpo, facendomi saltare il gradino che divideva il suolo dalla macchina.
A tutti i costi volevo far togliere quelle luride mani dal viso di mio padre che sembrava essersi arreso davanti al figlio.
La presenza di qualcuno alle mie spalle mi fece restare immobile davanti alla scena ancor più dolorosa...
Solamente cinque passi mi dividevano da quell'uomo che mi vide crescere... chiusi nuovamente gli occhi e come per sfuggire da quella visione tragica, feci finta di essere l'unico spettatore davanti a quel film 'comico' che vide come protagonisti papà e il soldato.

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The Dark hole
Historical Fiction..Correva l'estate 1944... Una corrente d'aria gelida proveniva da sopra le nostre teste; erano ormai diversi giorni che il freddo ci 'teneva compagnia' costringendoci a tenere accesa assiduamente quella misera candela, quanto meno da portare un min...