Chiedere Scusa.

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Capitolo 24.❤

PARLA SARAH.

Il medico guardò Simone e gli sorrise debolmente.

-"Io non posso dirti cos'ha e come sta ma lei può. Se vuoi puoi entrare ma solo tu, non potresti ma..se non lo dici a nessuno potrei fare un'eccezione."-

Disse facendo l'occhiolino a Simo.

-"È..è sveglia?"-

Sussurrò lui, pieno di speranza.

-"Si. Ma non è ancora stabile quindi mi raccomando. Non stressarla, non riempirla di domande e..ti do massimo mezz'ora."-

Dio Emi sta bene. Emi è viva.

PARLA SIMONE.

Appena il dottore finii di parlare entrai di corsa dentro la stanza della mia ragazza. Lei era lì. Se ne stava impassibile a fissare la finestra, mentre le lacrime le scendevano da sole, come se nulla fosse, senza nemmeno accorgersene. Ma io lo sapevo. Dentro. Dentro moriva ad ogni lacrima.

-"A-amore."-

Mi avvicinai piano al suo letto. Lei appena sentii la mia presenza cercò di asciugarsi le lacrime. Io gli spostai delicatamente la mano e la sostituì ai miei pollici. Una volta asciugate le lacrime lei appoggiò la testa al mio petto e iniziò a parlare. La sua voce era così piccola, si sente che comunque non parlava da tanto.

-"Scusa. Scusa se vi ho fatto preoccupare. Scusa se probabilmente ti ho fatto passare gli ultimi giorni super preoccupato. Scusa se sono scema. Scusa se a volte sembro una bambina. Scusa se fra noi mai nulla è facile. Scusa se alla fine, i problemi che abbiamo, sono sempre io a crearli. Scusa se mi sto scusando troppo volte ma, non posso farne a meno. Probabilmente dovrei lasciarti andare perché tu meriti il meglio ed io, il meglio, non so propio come fare per dartelo."-

Cazzate. Lei non può darmi il meglio semplice perché il meglio per me è lei!

-"Ma sai una cosa? Sono troppo egoista per lasciarti andare. Già..ti voglio tutto per me. Solo per me. Ti prego, amami. Amami come solo tu puoi e sai fare. Amami perché sei tu l'unica cosa di cui ho bisogno."-

Altre cazzate. Non potrei mai amarla più di così. La amo. La amo. La amo più della mia stessa vita.

-"Shh. Ti prego sta zitta. Non continuare a parlare a caso fai solo una cosa..taci e baciami. "-

Non le lasciai il tempo di pensare che subito le tappai la bocca con le mie labbra. Fu un bacio molto diverso dagli altri. Questo era il nostro modo di comunicare. Come se, durante il bacio, ci passassimo emozioni interne, conosciute solo da noi stessi. E come se ci stessimo facendo miriadi di promesse solo attraverso l'incontro delle nostre labbra. Purtroppo dopo pochi secondi entrò l'infermiere che prima mi aveva lasciato entrare.

-"Scusate ma..il tempo è finito. La signorina Emily ha bisogno di riposo e fra poco il medico che la sta curando verrà qui per la visita giornaliera e non vorrei mai che la trovasse in compagnia. Scusatemi davvero per avervi interrotto ma..lo faccio solo per il vostro bene. Forza, signorino, fuori."-

Diedi un ultimo bacio a stampo alla mi ragazza e mi avvicinai alla porta. L'infermiere che qualche momento prima mi aveva fatto entrare era già uscito, penso che qualche paziente l'abbia chiamato per qualche cosa.

-"Verrai presto?"-

Mi chiese Emily con un fil di voce. Mi faceva troppa tenerezza e dolore allo stesso tempo vederla così!

-"Prima di quanto tu possa immaginare piccola."-

Gli faci un occhiolino e le sorrisi prima di uscire dalla stanza e raggiungere gli altri ragazzi.

-"Allora?"-

Mi chiese premurosamente Luca.

-"Come sta?"-

Continuò Sara usando lo stesso tono.

-"Gli hai detto di me?"-

Chiese Lily con un tono di voce un po' più preoccupato. All'inizio pensai di dirgli la verità. Di dirgli che fuori sta bene ma dentro è distrutta. Che si sente solo un disastro, un danno, un problema anche se non è affatto vero anzi..lei è l'unico modo che ho per essere felice. Vorrei dire ai miei amici quello che davvero mi ha detto. Quello che mi ha trasmesso, ma preferisco mentire. Mento per il loro bene. Tanto anche Emily lo farebbe. So che si è aperta perché ero io, con loro avrebbe semplicemente sorriso e detto che stava bene. Quindi, sorrido prendo un bel respiro e le false parole mi escono in un secondo.

-"Sta bene ragazzi. Era un po' spaesata ma appena mi ha visto si è ripresa. Vi saluta e vi manda un grosso bacio. Non vede l'ora di rivedervi e di potervi abbracciare."-

Sarah e Luca tirano un sospiro di sollievo e sorridono come ebeti. Ora c'è la parte più difficile. A Lily non posso mentire.

-"Lily non gli ho parlato di te. Non spetta a me. Devi e puoi farlo solo tu. Sei tu che devi trovare il coraggio di entrare in quella maledetta stanza e chiedergli scusa. Non posso farlo io al tuo posto, non sarebbe giusto..non so se mi segui. Hai presente l'altro giorno, quando sei arrivata?"-

Lei annui piano.

-"Ecco. Sei entrata e so che gli avrai detto qualcosa di straordinario, qualcosa che ha smosso il suo cuore. Qualcosa che l'ha fatta emozionare perché quella maledetta macchina è suonata! Ora, appena i medici ci rimarranno il permesso di vederla devi semplicemente entrare e dirgli le cose che gli hai detto l'altro giorno. Ti perdonerà, anzi, secondo me lo ha già fatto."-

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