Che Cazzo Hai Combinato?

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Capitolo 29.❤

PARLA LILY

Che bello, oramai avevo chiarito completamente con Emi. Lei ora è uscita dall'ospedale e sembra stare finalmente davvero bene. Con l'italiano iniziavo a cavarmela abbastanza bene e di questo sono davvero molto orgogliosa. In questo momento mi trovo nel mio nuovissimo e decisamente piccolo appartamento. Me l'ha comprato mia mamma non so con quali soldi ma comunque sono intenzionata a restituirgli tutti, ogni centesimo che ha speso. In questo momento non ho niente da fare, i compiti li ho già finiti da un pezzo quindi decido di buttarmi sul divano e accendere la TV. Ma neanche il tempo di accenderla che il campanello inizia a suonare insistentemente. Mi alzo un po' scocciata e guardo velocemente il riflesso dentro allo specchio che ho appeso vicino all'ingresso e fregandomene completamente del mio aspetto impresentabile apro la porta.

-"Simone?"-

-"Oh, ehm, si. Posso entrare?"-

-"Sisi, certo."-

Mi sposto su un lato per farlo passare e una volta che è dietro di me chiudo la porta. Mi dà un veloce bacio sulla guancia e poi mi guarda negli occhi. Purtroppo conosco molto bene quello sguardo.

-"Forza su, che cazzo hai combinato stavolta?"-

Dico esasperata alzando le mani in un gesto teatrale.

-"Un casino, uno di quelli grandi e irrimediabili."-

Mi risponde lui serio mentre io mi siedo sul divano che ho in salotto.

-"Nulla è irrimediabile Simo. Comunque, racconta dai."-

Gli faccio segno di sedersi accanto a me sul divano e lui lo fa dopo avermi annuito.

-"Allora.."-

Si passa una mano tra i capelli, segno che è molto nervoso.

-"Sono un coglione."-

Sputa fuori tutto d'un fiato.

-"Qualcosa che già non so?"-

Rispondo sarcastica ricevendo un'occhiata omicida da parte sua.

-"Allora..prima di venire in Italia ho dimenticato di fare un bel po' di cose. Mi sta sfuggendo tutto di mano, dannazione. Purtroppo, oltre a non avermi accettato la richiesta di iscrizione a scuola, ho finito il permesso di tre mesi per rimanere in Italia e non me lo vogliono rinnovare.."-

-"Puoi tornare a casa per qualche settimana e poi tornare. Il permesso si rinnoverà automaticamente senza problemi."-

Lo interruppi io.

-"Aspetta, non ho finito. Te l'ho raccontato che a New Work volevano toglierci la casa perché i miei non riuscivano a pagare le tasse?"-

Io annuí non capendo cosa centrasse.

-"Si, me ne hai parlato e mi hai detto anche che questo non è successo perché tu sei riuscito a trovare lavoro."-

Dico io.

-"Ecco. Il punto è che il mio lavoro non era propio un lavoro pulito e adesso..quelli che mi hanno 'prestato' i soldi hanno detto che se non restituisco tutto, fino all'ultimo centesimo ci saranno delle conseguenze e se io non sono li se la prenderanno con i miei genitori e mia sorella. Io questo non lo posso permettere, capisci?"-

Dio mio.

-"Sei un idiota."-

Dico tirandogli un leggero schiaffo sopra la nuca. Lui mi rivolge nuovamente un'occhiata omicida

-"E quindi?"-

Chiedo senza parole e anche abbastanza spaventata. Ma io dico, questo ragazzo, lontano dai guai non ci sa proprio stare?

-"Devo tornare a Ney York Lily."-

PARLA EMILY

È oramai una settimana che sono uscita dall'ospedale. Non mi hanno saputo dire con esattezza cosa avessi ma..ora sto bene e sinceramente non mi importa. Con Lily va tutto bene. Sono molto felice di riaverla con me, mi era mancata tantissimo. Il suo italiano è ancora abbastanza pessimo ma devo dire che si sta davvero inpegnando. Non salta mai una lezione e tutti i giorni si ferma al dopo scuola dove la aiutano con la grammatica. Anche io ci sono andata, ma oramai me la cavo abbastanza bene e quindi non lo frequento più.
Con Sarah va tutto bene anche se secondo me mi sta mentendo un bel po'. Non sta più molto tempo con Luca, appena parlo di lui diventa nervosa e ogni volta che lo invito a pranzo con noi lei trova sempre una scusa per disdire e non venire..Bho, spero non sia nulla di grave. Con Simone, in verità non saprei dire come vanno le cose. Non stiamo più molto insieme anche se è strano visto che vive a casa mia! Ora ha trovato un gruppo di amici e sta sempre con loro, mi ha detto più volte di unirmi a loro ma...non sono proprio il genere di persone che frequenterei volentieri. Mio padre è tornato ieri sera, ha detto che non era scappato o cose simili solo che lo aveva chiamato mia madre da Bredfor dicendo di raggiungerlo il prima possibile quindi era partito. Ma io dico, cazzo lasciare almeno un bigliettino no eh? Bha..
Di mia mamma non ho più notizie, ogni volta che chiedo a mio padre cambia argomento e le poche volte che mia zia chiama dice che al momento non è in casa o comunque non ha voglia di parlarmi. Io non so cosa pensare, apparte che ora io, non ho più una madre. Questo è poco ma sicuro.
In questo momento sono in camera mia, sul mio letto e sto leggendo(o almeno ci provo) un libro.

-"Amore, sono a casa."-

Sento urlare dal piano di sotto. Oh fantastico, è arrivato Simo.

-"Amore, sono in camera."-

La porta della mia camera viene spalancata qualche secondo dopo rivelandomi un Simone tutto sorridente.

-"Me lo dai un bacio?"-

Mi chiede lui. Io mi alzo e mi avvicino a lui mettendo le mie braccia intorno al suo collo, lui mette le sue sui miei fianchi e mi fa avvicinare il più possibile a lui. Avvicina le sue labbra alle mie e le fa combaciare in un modo magico. La sua lingua picchetto sul mio labbro chiedendomi l'accesso che ovviamente gli viene concesso. Le nostre lingue si accarezzano delicatamente e iniziano una danza lenta e seducente. Il bacio sembra durare ore talmente è intenso. Sento che mi deve dire una cosa e che sta cercando di dirmela in questo modo anche se non ho idea di cosa sia.

-"Stasera si esce, e non voglio sentire un no come risposta."-

-"Va bene, dove mi porterai amore?"-

-"Um..una sorpresa."-

-"Uff..e va bene."-

Dico.

-"Almeno posso sapere come mi devo vestire?"-

Continuo io..

-"Come vuoi amore, tanto saresti bellissima anche con un sacco dell'immondizia addosso."-

Dice lui facendomi un occhiolino e uscendo da camera mia. Io rido per la sua stupidaggine e torno a leggere il mio libro.

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