Mi svegliai di soprassalto, presa dal panico. Notai subito il luogo in cui mi trovavo, una specie di ascensore che saliva, probabilmente da molto tempo. Ero circondata da scorte di cibo e qualche "arma". Coltelli per lo più. Mi alzai in piedi, ma improvvisamente l'ascensore si fermò e io caddi a terra. Sentí delle voci avvicinarsi e aprire la gabbia che mi teneva imprigionata. Non avevo paura, ma appena la gabbia si aprí del tutto e vidi un ragazzo scendere, afferrai velocemente un coltello e cominciai a farlo roteare tra le mie dita. Il ragazzo alzó lentamente la testa, ma quando mi vide sembró...confuso. Allora presi il controllo e con una voce grossa e ferma, sicuramente non è mia, dissi:
«chi siete e cosa volete da me?» tenendo fermo il pugnale.
Il ragazzo davanti a me sembrava sempre più confuso. Allora, aspettai qualche secondo, ma visto che non voleva dire niente, gli urlai:
«PARLA!» agitando il coltello davanti alla sua gola.
«Newt che succede laggiù» senti urlare da qualcuno.
Newt, il ragazzo di fronte a me, prese un respiro e disse alzando un po' la voce: «è tutto ok ragazzi adesso arriviamo.» Poi il suo tono ritorno dolce e calmo come prima «calmati» disse «Va tutto bene non ti faremo del male, vogliamo aiutarti.» ero incantata dalla sua voce, ma sicuramente non mi sarei arresa così velocemente.
«scommetto che anche chi mi ha messo dentro questa gabbia ha detto le stesse cose» risposi io.
«bhè, puoi anche pensarla così» ribattè lui «ma noi quì ti vogliamo aiutare e fra poco questa gabbia tornerà giù quindi o ti lasci aiutare da noi, o rimani quì da sola e poi vedi cosa succede. A te la scelta.»
Cominciai a mordermi il labbro inferiore, mentre pensavo. Se gli davo ascolto e mi voleva davvero aiutare allora andava tutto bene. Ma se invece era tutto il contrario? L'avrei potuto ferire, ma sapevo che ce n'erano degli altri e io non sarei riuscita a combattere contro tutti loro contemporaneamente perchè, modestamente, ero molto brava con i coltelli, ma sicuramente non ce l'avrei fatta da sola. E se invece rimanevo nella gabbia? Probabilmente mi sarebbe successo qualcosa di brutto dal tono in cui lo diceva, e sicuramente non avrei voluto testarlo sulla mia pelle...quindi: cosa dovevo fare?
«allora, cos'hai deciso?» mi chiese Newt con un sorrisetto sulle labbra.
Continuai a mordermi il labbro inferiore.
«va bene ti ascolto» dissi tutto di un fiato.
«perfetto, ora dammi la mano che ti aiuto ad uscire»
«grazie, ma penso di riuscirci anche da sola» risposi fredda io. Il ragazzo sembro non curarsene e continuò a sorridere.
Misi il coltello fra i denti e feci leva con le mani per tirarmi su. Quando alzai lo sguardi vidi una quarantina di ragazzi che mi guardavano stupiti.
Finì di alzarmi per bene mentre sentivo qualcuno che diceva:
«è una ragazza». Gli avrei voluto dare un premio per la sua intelligenza, ma poi capì perchè l'aveva detto: erano tutti ragazzi. Neanche una ragazza, tranne me. Velocemente anche Newt uscì dalla gabbia. Poi un ragazzo si avvicinò a me, e io gli puntai il coltello alla gola per dimostrare che non scherzavo.
«vacci piano, fagiolina» si lamentò lui.
«ora ho fatto come hai detto» dissi rivolta a Newt «ora ditemi cosa succede» continuai ad avere una presa salda sul coltello. Stavo cominciando ad avere una crisi di panico e Newt sembrò accorgersene e si avvicinò a me, mise le sue mani intorno alle mie e piano, piano allentò la mia presa sul coltello, fino a togliermelo dalle mani.
«direi che per il momento questo non ti serve più. Tranquilla non ti faremo niente di male, puoi fidarti» disse piano. Poi alzò la voce e disse a tutti i presenti «e voi tornate a lavorare, pive. Ci penseremo io e Alby alla fagiolina.»
«Katherine» dissi io.
«mi chiamo Katherine»
Newt mi sorrise ancora e disse: «ci pensiamo io e Alby a Katherine.»
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||She's the last one. Ever.|| Maze runner
FanfictionNella Radura ci sono solo tre regole: -ognuno fa il proprio dovere -non si aggrediscono i compagni -non entrare mai nel labirinto Ma cosa succederebbe se arrivasse una ragazza a sconvolgere tutto l'equilibrio che i Radurai hanno stabilito con tanta...