Cap 1

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Apro gli occhi di colpo,

«Alice alzati siamo in ritardo»

odio quando mia madre urla di mattina presto.

Allora sono Alice Grier ho 16 anni e vivo in un paese nel nord Italia, ho 2 fratelli e una sorellina: Nash di 17 anni, a cui voglio un mare di bene, poi Hayes, il mio fratello gemello, un vero rompi palle ma certe volte non so cosa farei senza di lui e infine la mia sorellina Skylynn di 5 anni, che amo con tutto il cuore.
Io sono nata in America ma circa dopo due anni che siamo nati io Hayes, i miei genitori hanno trovato lavoro in Italia e ci siamo trasferiti.

Torno nel mondo reale dal mondo dei sogni appena mi rendo conto che oggi è un giorno speciale.

Porca puttana! Sono in ritardo devo ancora finire la valigia!

Oggi è un giorno speciale perché mi trasferisco in America e ritorno nella mia amata Los Angeles e rivedo mio fratello Nash dopo ben due anni.

Mi alzo di colpo vado di fretta a farmi una doccia. Esco mi asciugo i miei adorati capelli castano chiaro infilo un paio di skinny jeans neri, un crop top bianco con la scritta "Los Angeles"
In nero, tanto per essere in tema, mi metto un velo di fondo tinta e del eyeliner nero per far risaltare i miei occhi verde smeraldo e infine un pò di mascara.

«Alice sbrigati perché ti lasciamo a casa» urla Hayes questa volta.

«Sto arrivando» grido in risposta.

Infilo le mie amate vans nere in velluto e scivolo giù per il corrimano delle scale in legno e arrivo in cucina.

«Buongiorno lentona»

«Buongiorno anche a te Hayes»

Inizio a vere la mia tazza di caffè che non può mai mancare alla mattina mentre controllo varie notifiche su Twitter, Vine e Facebook.

«Ah... Hayes visto che tu hai già fatto colazione e mi hai rotto le palle e io ti voglio tanto bene... Mi faresti il favore di portarmi la valigia in macchina?»

«Solo perché se nò facciamo tardi dopo e perché sei mia sorella»

«Grazie. Ti voglio bene»

Nel mentre stavo finendo il caffè sento una scimmietta che mi salta sulla schiena.

«Buongiorno Apple!» mi scappa una risatina per il soprannome che mi ha dato, ho sempre pensato che mi abbia scambiato per il suo unicorno pupazzo preferito.

«Buongiorno Sky»

Mi salta in braccio e io la riempio di bacini nelle guance, le adoro sembrano quelle di uno scoiattolino.

Finito il caffè prendo la mia borsa e Sky in braccio e ci avviano in macchina dove ci stava aspettando mio padre e Hayes. Arrivata mia madre ci avviano all'aeroporto di Milano.

****

Arrivati in aeroporto ci dirigiamo al check - in.

«Mi raccomando Alice state attenti ascoltate Nash e evitate qualsiasi cavolata, tieni d'occhio tuo fratello»

«Certo mamma non ti preoccupare»

«Tutto questo vale anche per te Hayes»

«Seeee... Mamma»

Mi mancheranno un pò, ma cosa posso desiderare di vivere solo con i miei fratelli senza genitori e senza regole? Penso che mi mancherà di più dei miei Sky, la mia Sky, non voglio lasciarla.

In quel momento mi salta in braccio.

«Mi mancherai Apple» tra un singhiozzo e l'altro.

In quel momento mi scese una lascrima.

«Anche tu Sky, mi mancherai tantissimo, come farò senza la mia scimmietta alla mattina?»

A rovinare questo momento è la voce metallica che annuncia l'ultima volta il volo per Los Angeles.
Saluto mamma e papà, e io e Hayes ci dirigiamo velocemente a depositare le valige nel nastro trasportatore e poi ci imbarchiamo.

Appena salita mi infilo gli auricolari e mi addormento.

****
Mi seveglio sempre da quella orribile e squallida voce metallica, che avverte di agganciare le cinture.
Ti qualche colpetto a Hayes che si sveglia spaesato con un ghigno in viso che è da foto.

Ero troppo esaltata avrei rivisto mio fratello e la mia città.

«Su sbrigati Hayes!» gli urlo.

Usciamo dall'aereo, e sento l'aria calda della California accarezzare il mio viso e il tramonto mozza fiato che si estendeva nell'orizzonte sopra il mare, e non dimentichiamo le palme.
In America ci sono sempre tornata ogni circa due anni ma era da un anno prima che Nash si trasferisse che non avevamo più avuto la possibilità di tornarci.
Mi è mancata la California questo è il primo pensiero che mi passa per la mia testolina.
Prendiamo le valige e ci dirigiamo verso il parcheggio dopo aver fatto il check - out.
Appena fuori in lontananza vedo Nash, mollò tutte le mie valige e lancio in faccia a Hayes la mia giacchetta e la borsa, lo sento brontolare ma non ci faccio molto caso, inizio a correre arrivò da Nash e gli salto in braccio e lo riempio di baci.

«Hey Ali, mi sei mancata tantissimo»

«Anche tu Nashyyy» mi scappa una lascrima di gioia.

Dopo poco arriva Hayes con un espressione del tipo " Aiutami ti prego non ne posso più di lei " io rido per la sua espressione e infine si uniscono anche l'oro in una risata sonora che fa preoccupare le persone che passano.

«Hey Hayes, come va? Non ti preoccupare per Ali, pensò che me la subiró per un pezzo io ora» scoppia un'altra risata.

«Tutto bene Nash»

Saliamo in macchina di Nash dopo aver caricato le valige.
Nash vive in un quartiere a circa 10 minuti dal centro di Los Angeles e sono così eccitata.

****
Arriviamo, la macchina si ferma davanti a una villetta moderna. È bellissima. Wow. Ha una mega piscina, e un giardino non molto grande, e davanti alla piscina nel retro della villetta c'è una veranda con dentro dei divanetti in pelle bianchi bellissimi e dei puf.
Dopo essere rimasta 10 minuti con la bava alla bocca entriamo.
L'unica cosa che riesco a dire è un "wow". Ha un salotto con un divano in pelle e uno schermo a plasma fighissimo, un tavolo da pranzo, in una stanza affiancò c'è una bella cucina moderna come il salotto e la casa logicamente.

Nash mi accompagna nel piano di sopra in camera mia.
Appena entro per poco non svengo, è tutta di un colore neutro nel centro della stanza c'è in letto matrimoniale, poi ci sono due porte una portava in un bagno bellissimo con una doccia e un lavandino bello grande e logicamente il WC. Era bellissimo!
L'altra porta era scorrevole e portava in una cabina armadio bellissima e nel fondo aveva uno scaffale solo per le scarpe.

«Dio Nash, ti adoro è tutto così bello non dovevi»

«Ti piace? L'ho fatta fare apposta per te»

E mi chiede se mi piace? È pazzo!

«Oh... Nash è logico che mi piace»

Lui uscì e andò penso da Hayes, mentre io iniziai a disfare le valige.

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SPAZIO AUTRICE

Bene ciao a tutte, questo è il mio primo libro, e per questo mi sono ispirata proprio ai Magcon e a Cameron Dallas il mio amore.
Comunque sono so come sia venuto il primo capitolo quindi commentate se vi piace e magari cliccate anche la stellina.
Spero di riuscire a postare ogni settimana o sabato o domenica.
GRAZIE @lillybloom00

Un Amore a Los Angeles  || Cameron Dallas ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora