Cap 13

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La sera è arrivata velocemente, ora sono in camera mia che mi sto preparando per l'ultima sera qua a Los Angeles, a questo pensiero una lascrima solca il mio viso, ma me la asciugo subito. Questa sera mi devo divertire visto che è l'ultima quindi niente lacrime!
Vengo riscossa dai miei pensieri dal mio cellulare che squilla e sullo schermo appare il nome "Mamma", controvoglia rispondo.

«Pronto» dico secca
«Ciao tesoro, domani io e papà ti veniamo a prendere per le 10:00 a.m perché abbiamo il volo alle 11:00 a.m» mi dice lei con la sua solita voce dolce, per quanto voglio bene a mia madre in questo momento la sto odiando da morire, speravo mi chiamasse perché ci aveva ripensato ma non è così.

«Ok» dico irrita e metto giù subito.

Scendo al piano di sotto e trovo già tutti i ragazzi stravaccati sul divano e sui puff, Ellen Madison e Bethany vengono verso di me e mi saltano addosso...

«Stai da dio con questo vestito» mi dicono tutte e tre in coro.
Ho approfittato dell'occasione per indossare il vestito che avevo comprato qua a Los Angeles i primi giorni, con Ellen. È quello che ha la gonna in toulle gialla e il corpetto in rete ricoperto di brillanti, che si allaccia al collo.

«Grazie ragazze» dico e le abbraccio
«Comunque noi abbiamo portato il costume perché vogliamo farci il bagno dopo» mi dice quasi urlando Beth.
Io mi metto a ridere e faccio un segno con la testa in tutta risposta.

Dopo aver mangiato la nostra amatissima pizza abbiamo passato la serata a ridere e fare giochi stupidi come il gioco della bottiglia e il mimo.
Io sono ancora beatamente seduta in braccio a Cam che sto ancora ridendo di Matt che ha imitato uno struzzo!

****
«Io voglio andare a fare il bagno!» urla Madison, allora ci alziamo tutti e andiamo in giardino nel retro dove c'è la veranda. Ci togliamo subito i vestiti e dopo una mezz'ora buona di tuffi io esco e vado in camera mia a cambiarmi, sono abbastanza stanca visto che questa notte non ho praticamente dormito.

Appena esco dal bagno trovo Cameron appoggiato allo stipite della porta di camera mia a petto nudo con un paio di pantaloni corti da basket e i capelli tutti spettinati e bagni.
Diamine quanto è bello, non smetterò mai di ripetermelo a questo pensiero mi spunta un sorriso.

«Già stanca di tuffi?» mi chiede con voce roca, chiudendosi la porta dietro le spalle.
«Si, sono abbastanza stanca» dico andando dentro alla cabina a mettere via io mio vestito «E poi devo finire di preparare le valige» faccio per uscire ma lui mi blocca.
«Le valige le puoi finire di preparare domani mattina, avevamo detto che non ci dovevi pensare questa sera» dice chinando la testa sul mio collo e iniziando a lasciare una scia di baci umidi che mi creano migliaia di brividi in tutto il corpo, un gemito strozzato mi esce dalla bocca e sento Cam sorridere sulla mia pelle.
A questo punto non ce la faccio più, prendo e lo spingo contro il muro e inizio a baciarlo con passione agrappandomi con le braccia al suo collo. Intanto lui inizia ad infilare le mani sotto alla mia maglietta e ad accarezzarmi i fianchi, infine mi prende in braccio e io spontaneamente gli allaccio le gambe in vita. Lo bacio sempre con più foga e lui si sposta verso il letto e mi appoggia lentamente sul materasso. Ci stacchiamo un attimo per prendere fiato e lo guardo negli occhi, so benissimo dove vuole arrivare ed è quello che voglio anch'io perché lo amo.
«Ti voglio» gli dico con un filo di voce.
«Sicura?» annuisco e gli riprendo io viso tra le mani e ricomincio a baciarlo, nel mentre lui mi sfila la maglietta e i pantaloncini si stacca e comincia a lasciarmi piccoli baci sul collo, sulle clavicole fino ad arrivare al petto; innarco leggermente la schiena e lui mi slaccia il reggiseno per poi continuare con tutti i suoi baci fino a raggiungere l'elastico dei miei slip, si sposta nel linguine e mi lascia qualche bacio. A questo tocco si forma un formicolio in tutta la parte bassa della pancia e mi scappa un gemito, infine mi toglie gli slip, si alza sulle ginocchia e comincia ad osservare tutto il mio corpo.
«Sei davvero bellissima!» dice e io a quelle parole divento rossa dall'imbarazzo, così mi alzo sulle ginocchia come lui, lo faccio sdraiare e mi metto a cavalcioni su di lui ricominciando a baciarlo sulle labbra mordicchiandole, spostandomi poi sul collo cominciando a succhirlo su un punto preciso sotto l'orecchio e lo sento gemere, questo mi fa sorridere perché sono felice di fargli questo effetto, poi scendo sul petto arrivando ai boxer che gli sfilo. A questo punto lui capovolge la situazione mettendosi con uno scatto fulmineo sotto di lui; si alza un attimo e sfila dalla tasca dei pantaloni un preservativo.
Okay aveva già pensato tutto!
Dopo esserselo infilato viene di nuovo verso di me apre un pò le mie gambe e si mette in mezzo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 01, 2016 ⏰

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Un Amore a Los Angeles  || Cameron Dallas ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora