14. Forse la fine.

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'Io non sono fatto per parlare, ne per fare stare bene qualcuno. Io vivo con me stesso e basta. O capisci o non capisci. I sentimenti non esistono in me... Mettitelo in testa, la tua realtà non è la mia ed è per questo che deve finire tutta sta storia seriamente. Forse questo è il mio ultimo messaggio, ma è giusto così. Ciao!'

È quando scrivi ciò che arrivi a farmi credere che quando fai lo sbruffone 'perché hai trovato me' è tutta una sciocchezza.
Altro che 50 sfumature di Grigio.
Tu ne hai miliardi di nero e bianco. Come pensi che riesca a crederti quando dici che non hai cuore e tutto ste cose qua, io lo sentivo mischiato al silenzio e ai nostri baci.
Dopo anni che abbiamo vissuto in de fili vicini, poi ci siamo annodati.
E così dal nulla scoprò che magari nei corridoi della scuola ci incontriamo da quando tu  eri in seconda e io in prima elementari.
Che magari ci siamo incontrati, da mia nonna, non chiedermi come ma ho scoperto che lei conosce tua madre, anzi ti ha visto nascere sue testuali parole.
Non chiedermi come ma quando arrivò a sognarti trovo un riscontro nella realtà il 99% delle volte.
Non chiedermi come ma, quando alcune volte sono uscita, la mia pancia mi diceva che c'era qualcosa che non andava e mi ripetevo è tutto okay, non lo vedrei e se lo vedi si forte, perché non gli interessano le tue stupide cose, non gli interessi tu, gli daresti solo fastidio.
Non so se ci pensi ma all'inizio eri tu quello dolce.
Volevi rimanere con me la notte, quando avresti potuto benissimo andare a farti la scopata con un'altra, mi guardavi e ti brillavano ti giuro, i miei occhi non so come erano guardandoti, ma nei tuoi ti giuro mi sarei persa volentieri, hai un modo di guardare tutto tuo, cercavi di entrarmi dentro, guardavi così solo a me.
Sabato mi ha guardata come all'inizio.
Hai fatto quella battuta su Costa.
E io non riesco a capire perché dal nulla sei andato a pensare a lui, sapendo che comunque il via al vostro litigio ero stata io, non so la fine quale sia stato.
Non so se ci hai fatto caso oltre alle battutine, faccia a faccia non hai voluto o non sei riuscito a guardarmi dritto negli occhi, continuavi a girarti e a ridere.
Non so se tu ricordi ma una volta mi hai scritto 'Ti abbraccerei adesso...' ed è da quando lo riscoperta che la ripeto mentalmente.
Perché un abbraccio in questo momento lo pagherei oro.
Figurati per uno tuo.
Ho scordato il tuo profumo, il rumore della tua risata vera.
Ti ricordi quando hai ammesso che non ridevi così da tempo.
Intendo quella risata.
Ho scordato come è avere una sauna in piena estate che ti stringe in modo protettivo.
Che ti bacia fino a consumere le labbra.
Che ti guarda e ti dice non solo con la bocca ma anche con gli occhi quanto sei bella, e iniziavo a crederci.
Forse in questo momento sono io che non riuscirei a reggere un tuo sguardo indagatore, scopriscopriresti in me fin troppo marcio.
Ma non solo emotivamente.
Vedestri il disastro che una volta stringevi andare a peggiorare.
Ma loro tutti criticano l'unico aspetto di me ormai sano, che per loro invece non lo è per niente.
Tutto il resto loro non lo vedono.
Ma forse tu si.
E non potrei permetterlo.
Perché ti sto dicendo questo non lo so.
Forse dopo tutte le volte che sperando anche sapendo ovviamente che non avresti mai letto.
Lasciavo pezzi di me, di quello che boh.
Eravamo.
Perché per me eravamo qualcosa.
Ma ho letto che per te ero solo un'amica con cui passare il tempo, anche se questo non me lo spiego, forse dovrei pensare di quelle frase dette a un coglione siano come quelle dette nel gruppo con un valore pari a nullo, ma se fossero quelle vere e le parole nulle fossero quelle dette a me.
L'ultima volta che sei venuto qua mi hai traforato una guancia per quanta insistenza hai dato a un bacio prima di andartene.
Non potevo lasciarti andare così mi sono detta.
Con la speranza.
Che quel bacio non fosse l'ultimo ho lasciato andare l'istinto per la prima volta forse.
Ti avrei stretto più forte.
Avrei inciso il tuo profumo, il tuo gusto nella mia memoria.
Se avessi saputo che quella era l'ultima volta.
E si mi sei capitato tu.
Non sono riuscita ad essere ciò che faceva per te, e tu senza sforzi sei anche più di quello che sperassi.
Ma che dire.
Sono passati 3 fottuttissimi mesi, alcune volte sei riuscito a farmi credere che lo squalo tornava, da brava pesciolina continuavo ad aspettarti.
Poi mi mandavi a Fanculo.
Poi mi difendevi.
L'hai sempre fatto, tu preoccupavi per me.
Perché farlo se non c'è interesse.
Forse pensi che io non sia ingrado di sopportare la pressione che implicca starti vicino.
Pensi che io non sia all'altezza o pensi semplicemente di non meritare una cosa tale.
Mi sbaglierò sicuramente.
Ma io posso parlare per ciò che ho vissuto e ho visto.
Siamo stati un errore?
Fin dal principio del tutto?
E mi chiedo che cosa penseresti riascoltandoci.
Cosa proveresti rivivendomi come un tempo.
E dai un senso a tutto questo, dai un senso ai miei sentimenti, perché io avrei sempre scelto te, è giusto che lo sai, anche se a te non cambia niente. Ieri mi sono girata quando me ne sono andata e tu guardavi verso di me(almeno così mi è sembrato).
Sarei tornata indietro.
Per avere un abbraccio.
E poi me ne sarei andata senza dire niente con gli occhi bassi.
Di chi ormai ha perso sia la battaglia che la guerra.
Lasciarti stare?
Come potrei?
Sei parte di me.
Se solo fossi anch'io parte di te, potresti capirmi.
Ma io non lo sono, quindi?
Devo lasciarti andare veramente?
O combattere?
Perché tu non puoi dimenticarmi, non puoi dimenticare noi.
E fanculo a te che dici che non erano veri.
Ti brillavano gli occhi, avevi un sorriso che faceva invidia al mondo, e non riuscivi a starmi lontano.
Ora cosa è cambiato?
Mi dispiace ma non riesco proprio a lasciarti andare via, proverò soltanto a farti credere che io l'abbia fatto.

//glie l'ho devo scrivere?

-Nay

Ci vuole coraggio per Amare.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora