Warrior

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"Ma quindi state insieme o no?" Chiese curioso Enzo.
"Uh,beh non ne abbiamo parlato da ieri sera,però sento che c'è qualcosa che mi nasconde" disse Eileen guardando le sue vecchie Vans rovinate.
"Tipo cosa?" Chiese Enzo cercando di guardarla negli occhi.
"Non lo so proprio" disse pensierosa Eileen.

"Oggi interrogo" disse la professoressa di matematica attirando l'attenzione e facendo spaventare tutti.
"Eileen vieni alla lavagna forza" disse guardando il registro aperto sul suo computer,che faceva fatica ad usare.
Tutti si girarono verso Eileen,e lei in quel momento credette di morire. Si alzò con calma e abbasso le maniche fino alle dita delle sue mani,come faceva sempre quando era nervosa.
Si avvicinò alla lavagna con tutti gli sguardi dei suoi compagni,che non si ricordavano mai della sua esistenza.
Guardò Enzo,lui le mandò un sorriso di incoraggiamento,e la professoressa parlò.
"Tesoro non ti mangio,muoviti a venire qua o ti trovi un due a prescindere." Disse innervosita.
Le scrisse un esercizio alla lavagna e le disse di farlo in dieci minuti,perché quelle cose erano semplici,e doveva interrogare pure gli altri. L'esercizio era semplice,ma lei in matematica andava in confusione,qualsiasi fosse l'argomento.
"Hai intenzione di iniziare?" Chiese la prof ormai esausta.
Eileen mosse il capo in senso di negazione,e quando la prof le disse
"Bene Eileen,ti sei guadagnata un due,torna al posto"
Eileen corse in bagno a piangere,si sentiva una perdente,non riusciva a fare nemmeno un esercizio semplicissimo.

Enzo,si alzò dalla sedia e corse dalla ragazza nei bagni,poco gli importava se era il bagno delle femmine.
"Eileen?" Chiese per vedere dove fosse.
La sentì piangere dalla porta che divideva i lavandini dal wc.
Si sedette per terra e appoggiò la testa contro la porta.
"È solo un voto piccola" disse piano Enzo.
Non sentendo risposta continuò a parlare.
"Chiamo Alberico?" Chiese Enzo.
"si.." Disse tra un singhiozzo e l'altro.

"Albe?-" "-no ascolta" "-si tratta di Eileen" "-no sta bene,cioè no,puoi venire a prenderla?" "-si okay ciao" disse al telefono.
"Sta arrivando,ti accompagno dalla bidella,così fai la giustificazione."

"Non puoi portarla via così Alberico,non sei maggiorenne." Disse Chiara,la bidella.
Alberico aveva frequentato quella scuola,e tra lui e Chiara c'era sempre stata una grande amicizia,nonostante l'età.
"Chiara,sta male. Ti prego" disse Alberico supplicando.
"D'accordo,fai finta di essere suo fratello e di essere maggiorenne,ma se succedono casini,non ne voglio sapere nulla. Chiaro?" Disse la donna gesticolando con le mani.
"Grazie Chiara,ti adoro" disse Alberico baciandole la fronte.

"Eileen!" Urlò Alberico vedendola.
Lei gli corse incontro,e scoppiò a piangere nuovamente,nelle sue braccia.

"Prof,Eileen non sta bene,ha chiamato a casa,le prendo la cartella" disse Enzo prendendo la cartella di Eileen sulla spalla,e il libretto in una mano.
Si sentirono cori e commenti poco carini sulla ragazza e Enzo si incazzò.
"Ma andatevene a fanculo" urlò alla classe. La prof non fece in tempo a sgridarlo che lui era già fuori.
Alberico compilò la giustificazione,la fecero firmare alla prof,che era uscita per sgridare Enzo,e andarono via.

"Come ti senti?" Le chiese Alberico una volta seduti su una panchina.
"Uhm meglio credo" abbassò lo sguardo Eileen.
"Senti,tornando a ieri,io volevo.."iniziò Alberico ma fu interrotto da una voce fastidiosa.
"Ma guarda chi si rivede" disse.
Eileen rimasi pietrificata.
Alberico era confuso.
"Mari.." Disse sottovoce Eileen.
Alberico non perse tempo,prese la mano di Eileen e la trascinò via.
Dopo aver camminato senza sosta si fermarono.
"Eileen?" Chiese Alberico.
"Si,no,sto bene" disse lei con lo sguardo perso nel nulla.
Alberico non parlò,sapeva che Eileen non ne aveva voglia,così l'abbracciò.

Erano sdraiati sul letto di Eileen da ore ormai,Alberico era riuscito a tirarle su il morale,e a farla ridere. Per la ventesima volta,il telefono di Alberico suonò e lui ignorò di nuovo la chiamata.
"Che succede?" Chiese Eileen girando la testa di lato per guardarlo.
"Niente piccola" disse lui.
"Alberico so che c'è qualcosa che non va" disse lei mettendosi seduta.
Lui si mise seduto,la guardò,intrecciò le loro dita e rispose.
"Se ci fosse qualcosa te lo direi Eileen." Disse lui baciandole il dorso della mano.
Eileen si stese di nuovo e "non ne sono sicura" sussurrò.
Alberico,si stese sopra di lei,cogliendola di sorpresa e facendola arrossire.
"Fidati di me piccola" le sussurrò a qualche centimetro dalle labbra. Alberico si avvicinò ma in quel momento la porta della camera si aprì.
"Eileen stai ben-" Lorenzo non finì la frase perché rimase un po' stupito dalla scena.
"Io uh,scusate" disse e se ne andò imbarazzato.
Alberico sorrise e si alzò,prese la mano di Eileen e la fece alzare.
"Andiamo in un posto" disse Alberico in fretta. Eileen non rispose ma sorrise soltanto.
Erano le nove di sera,presero l'autobus e si ritrovarono davanti ad una spiaggia.
"Albe.." Disse sottovoce Eileen.
"Almeno possiamo stare un po' soli no?" Disse lui abbassando lo sguardo.
Si sedettero sulla sabbia,restarono così un po',quando Alberico si alzò di corsa e si tuffò in mare.
"Eileen vieni dai" urlò divertito.
"Sei pazzo" urlò ridendo Eileen
Alberico uscì dall'acqua,orse da Eileen e la prese in braccio,poi tornò in acqua con Eileen sulle sue spalle che urlava di lasciarla. Lui la lasciò,in mare.
Eileen urlò per la sorpresa e non poté non notare la maglietta bianca di Alberico che gli si era appiccicata al petto,come Alberico fece la stessa osservazione su Eileen.
Alberico si avvicinò,la presa dalla vita e la avvicinò a lui,avvicinò il viso a lei,e finalmente posò le sue labbra su quelle screpolate di Eileen.
Eileen mise le sue piccole mani dietro il collo di Alberico,quando lui le passò la lingua sul labbro inferiore,facendola poi incontrare con quella di Eileen.

Eileen si fece una doccia calda,asciugò i capelli e mise il pigiama,poi si stese sotto le coperte. Sorrise pensando alla serata e ad Alberico.

Le lezioni erano passate abbastanza in fretta,perché Enzo non le fece dare peso agli insulti o commenti dei compagni,ma la fece ridere tanto.
All'uscita,vicino al cancello,c'era Alberico che scriveva qualcosa sul suo cellulare. Quando alzò lo sguardo e vide la sua Eileen sorrise involontariamente. Lei e Enzo si stavano avvicinando a lui.
Arrivata vicino ad Alberico Eileen sorrise come non mai. Alberico la prese per la vita,e le stampò un dolce bacio sulle labbra,davanti a tutti. E Eileen non poteva esserne più felice.
Alberico salutò Enzo con un abbraccio,Enzo che era un po' sorpreso lanciò uno sguardo omicida alla sua amica che non gli aveva raccontato nulla. Eileen rise e dopo aver abbracciato Enzo e avergli detto che gli avrebbe raccontato tutto più tardi,prese coraggio e intrecciò le sue dita a quelle di Alberico,che sorrise a quel gesto.

Alberico l'aveva solo accompagnata fino a casa,perché subito dopo aveva un appuntamento con suo padre. Eileen non ci credeva,e anche se si sentiva una stronza,lo seguì.
Vide Alberico entrare in una villa gigante,ad aspettarlo c'erano un uomo e una donna,ma soprattutto una bionda. Alberico arrivò e subito dopo la sua famiglia. La bionda si avvicinò ad Alberico e gli stampò un bacio sulle labbra.
Ad Eileen cadde il mondo addosso,sentì il cuore spezzarsi.
Corse a casa,andò nella sua camera e iniziò a piangere.
Ora era crollata. Non era una guerriera,aveva un sacco di cicatrici che nessuno avrebbe mai visto. E ora ne avrebbe avuto di più.
Si è sempre soli in momenti come questi,nessuno sa mai cosa c'è sulle sue braccia,nessuno nota la tristezza nei suoi occhi. Nessuno sa quello che sta facendo. Ma Eileen può considerarsi fortunata ad avere un amico come Lorenzo,che la salva in ogni modo si possa salvare una persona.
"Eileen stai bene?" Domandò Lorenzo.
"Eileen?" Iniziò a spaventarsi.
Iniziò a battere sulla porta ed ad urlare come un matto,ma Eileen non rispose. Lorenzo non sapeva che la sua migliore amica,stava morendo internamente,ma forse anche esternamente.
"Eileen apri questa cazzo di porta!"
Poi un tonfo,Lorenzo non sentì nient'altro che quello.
L'ultima cosa che vide Eileen fu il suo diario,aperto su di una pagina precisa,su cui c'era scritto:
"Sono una guerriera,sono più forte che mai,e la mia armatura è fatta di acciaio,non puoi toccarmi"
Ma quella frase,era solo una frase fatta. Lei non era una guerriera.

DANDANDANDAAAN
Mi sono dimenticata di aggiornare,faccio schifo,scusatemi parte 27383992. Comunque la canzone è Warrior di Demi Lovato,se qualcuno vuole saperlo. Come sempre lasciate commenti o ditemi se non vi piace qualcosa ecc,e niente. Vi amo vi amo vi amo.
Alla prossima xx

And after all,you're my wonderwall. ||Alberico De Giglio||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora