Ascoltava la musica in camera sua in tutta tranquillità, quando sentì dei rumori provenire dal piano di sotto. Scese di corsa, e trovò Rob, che purtroppo frequentava ancora sua madre, che barcollava intorno al divano, puzzava di alcool, e Eileen notò una bottiglia rotta sul pavimento.
"Allora, ragazzina, tua madre starà via tutto il pomeriggio e mi ha chiesto di badare a te" disse balbettando cercando di dire una frase sensata. Eileen rabbrividii, aveva provato già una volta a toccarla, era sobrio e sua madre era proprio di fronte a loro quel giorno, quindi, ora che era ubriaco marcio e sua madre non c'era, chissà cosa avrebbe potuto fare.
"Quindi, farai quello che ti dico, o ti punirò" disse ridendo con tono minaccioso Rob. Eileen si allontanò, e corse in camera sua, chiudendo a chiave la porta, e iniziò a piangere e tremare sentendo Rob bestemmiare e correre pesantemente le scale. Aveva davvero paura.
Prese il telefono e compose il numero di sua madre, dopo due squilli suonò la segreteria, ovviamente. Così schiacciò su un nome a caso. Andava bene chiunque in quel momento.
"Eileen?" Disse con voce roca la persona dal lato opposto del telefono.
"Si, insomma io, sinceramente non so neanche chi ho chiamato tanto che sono spaventata" piangeva forte e faceva fatica a respirare. Un attacco di panico.
"Piccola calma, sono Jar, che succede?" Le chiese dolcemente Lorenzo.
"Puoi venire a prendermi? Il più veloce possibile, non suonare alla porta" disse tutto d'un fiato. Lorenzo attaccò il telefono. Eileen pianse ancora piu forte, non voleva aiutarla.Erano cinque minuti che Rob batteva sulla porta della sua stanza, quando vide il telefono illuminarsi e lesse il nome "Alberico" sullo schermo, non rispose, Alberico sarebbe corso li e avrebbe ucciso di botte Rob, e lei non voleva . Il telefono squillò di nuovo e trascinò il dito sullo schermo quando lesse "Jar".
"Eileen sono qui sotto, andiamo" disse preoccupato.
Eileen riattaccò, e si affacciò alla finestra vedendo Lorenzo in tutta la sua bellezza. Le sorrise e la aiutò a scendere dalla finestra, appena toccato il suolo, Eileen iniziò a piangere e abbracciò istintivamente Jar, che la strinse forte, e le sussurrò cose dolci per calmarla. Una volta calmata, andarono in macchina e partirono.
Lorenzo le mise una mano sulla coscia e ruppe il silenzio.
"Che è successo?" Le chiese calmo.
Eileen gli raccontò tutto, e lui di colpo frenò, facendo spaventare la ragazza.
"E tu me lo dici ora? E perche non l'hai detto a nessuno?" Le urlò contro. Eileen pianse e si nascose la testa nelle mani.
"Eileen, calmati, scusa, non volevo urlare, ma Dio, mi hai fatto spaventare così tanto, non voglio immaginare cosa avrebbe potuto farti, ora ci sono io" le disse dolcemente spostandole le mani dalla faccia e asciugandole le lacrime con un pollice.
Lei sorrise.
"Dove adiamo?" Gli chiese lei.
"Dove vuoi andare?' Le chiese dolcemente.
"Vorrei andare al mare ma se per te no-"
Lorenzo la interruppe.
"Andiamo al mare allora piccola" le disse sorridendole.
Se Eileen non fosse così presa da Alberico, probabilmente si sarebbe innamorata di Lorenzo.
Jar è così dolce e buono, e in piu, diciamolo, è davvero figo.Scesero dall'auto e si sedettero sulla spiaggia, Eileen poggiò la sua testa sulla spalla di Lorenzo, e lui le circondò la vita con le braccia.
"Dovresti dirlo ad Alberico" disse lui mentre Eileen gli si posizionava davanti trovandosi tra le gambe del ragazzo, dandogli le spalle, lui la abbracciò da dietro, appoggiando la testa sulla spalla della ragazza.
"Non è il mio ragazzo. " disse duramente Eileen.
"Ma ti piace, e tu gli piaci" le sussurrò dolcemente Lorenzo all'orecchio, dandole piccoli baci sul collo per tenerla calma.
Eileen si sentiva bene, ma aveva in testa Alberico. Lorenzo le piaceva come amico, e anche a Lorenzo Eileen piaceva solo come amica, voleva solo coccolarla, per farla sentire al sicuro, e Eileen l'aveva capito, quindi non si spostò.
"Io non gli piaccio Lorè" disse sotto voce.
"Tu gli piaci bimba " disse lui, marcando quel soprannome per farla ridere, e ci riuscii.
"Non sono sicura..non vorrei rovinare tutto" disse la ragazza.
"Devi provare Eileen, non restare nel dubbio" le disse Lorenzo mordendole il collo facendola ridere.
"Mi resterà il segno se continui" disse ridendo Eileen, ma era troppo tardi, aveva un'enorme macchia rossa e viola sul collo e intorno a essa c'era il segno dei denti di Lorenzo.
"Troppo tardi bimba" rise Lorenzo.
"Smettila di chiamarmi cosi" gli tirò un piccolo pugno sul braccio. Lorenzo la guardò male.
"La pagherai" le sussurrò all'orecchio. Eileen non ebbe tempo di replicare che Lorenzo l'aveva gia presa in braccio e la stava portando in acqua, facendola ridere come nessuno aveva mai fatto fino ad ora.
Cadettero entrambi in acqua, e iniziarono a giocare."Lorè sul serio, non voglio rompere"
"Tu non rompi mai" le disse lui.
"D'accordo, grazie mille."
Lorenzo aveva proposto a Eileen di dormire da lui."Hei bimba sveglia" iniziò a urlare Lorenzo mettendosi a cavalcioni sulla sua amica.
"Che cazzo vuoi?" Urlò ridendo Eileen.
"Dobbiamo andare dagli altri principessa" le disse ridendo marcando quel soprannome, sapendo che lei odia i soprannomi sdolcinati.
"Ti uccido" gli disse ancora ad occhi chiusi puntandogli un dito contro.
Lorenzo iniziò a farle il solletico.
"Okay mi arrendo" disse ridendo Eileen dopo essere caduta dal letto.
Lorenzo le diede una sua maglia, che le arrivò un po' piu sopra del ginocchio. E sotto tenne le sue calze bucate che indossava dal giorno prima. Mise le vans e andarono al murales.
Salutarono tutti. Alberico andò da lei.
"Di chi è questa maglia?" Le chiese incazzato.
"Di Lorenzo, e allora?" Disse Eileen.
"Nul-" non fece in tempo a finire la frase che vide un segno violaceo sul collo di Eileen.
"Cosa cazzo é quello?" Urlò Alberico indicando il succhiotto di Lorenzo sul collo di Eileen.
La ragazza non fece in tempo a rispondere che Alberico era gia andato via incazzato. Vide gli altri sorridere e Lorenzo le si avvicinò.
"La gelosia fa quest'effetto bimba, va da lui" disse sorridendo.
Alberico geloso? Nah, sono solo amici, giusto?"Albe?" Chiese timidamente dopo averlo raggiunto.
"Vattene" Disse duro lui.
"Mi dici che cazzo ti è preso?"
"Nulla Eileen, solo che Dio, perchè non lo capisci?" Le disse in tono piu dolce avvicinandosi a lei.
"Cosa?" Chiese Eileen fissandogli le labbra con il piccolo piercing laterale fatto da poco.
"Perchè ti ha fatto un succhiotto?" Le chiese lui avvicinandosi sempre di piu, facendo sbattere Eileen al muro vicino.
"Stavamo giocando" disse lei piano.
"Non ho mai visto nessuna più bella di te" le disse dolcemente.
Quella frase le ricordò una delle sue canzoni preferite. Ma scacciò il pensiero, pensando che Alberico non potesse sapere che quella era la sua canzone preferita no?
Alberico avvicinò i loro visi e le morse un labbro, senza baciarla e all'orecchio le sussurrò una frase facendola ridere.
"Non ti bacio per punizione per avere un succhiotto non mio" mentre disse queste frase rise anche lui, le diede un bacio sulla fronte.
"Devo andare piccola, ci vediamo domani" le disse dolcemente.
Lei sorrise e annuì.Tornò a casa di Lorenzo, aveva paura di tornare a casa sua e Jar le aveva detto di stare fin quando voleva, i vestiti le avrebbe dato i suoi per qualche giorno ,poi ci avrebbero pensato.
Lorenzo rideva per quello che gli aveva raccontato Eileen, cioè la scena di Alberico.
Andarono a letto e ad Eileen arrivò un messaggio che lesse ad alta voce. Facendo sorridere Lorenzo, lei capii che Alberico quella frase l'aveva detta apposta, perche sapeva che era la canzone preferita di Eileen, e quel messaggio ne era la prova.
Da:Alberico
"E tra le nuvole, dove si sdraiano gli Dei, ho visto che ci sei."ECCOMII
Allora, ho notato che un po' di gente legge questa storia, quindii la continuo. Se non si è notato Jar è la mia boy crush, lel.
Continuo quando vedo che qualcuno si caga il capitolo.♡
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And after all,you're my wonderwall. ||Alberico De Giglio||
FanfictionEileen. Alberico. Due sconosciuti. Eileen insicura,timida. Alberico sicuro di se stesso. Eileen soffre. Alberico non ha paura di niente. Eileen è debole. Alberico è forte. Hanno paura dell'amore. "Nessuno mi salva come mi salvi tu."