Capitolo Diciassette

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Eric,dopo aver parlato con una persona a me non identificata, si girò, mi guardò e sorrise immediatamente verso me.
''Kayla, sei bellissima''disse lui,sorridendo,e facendomi arrossire.
Mi venne più vicino e,prendendomi per mano, iniziò a farmi girare su me stessa, mentre ridacchiavamo entrambi.
''Eric,non provare a fare questo quando ho i tacchi alti, Okay?! Potrei cadere...''
''Non ti lascierò cadere''.Sorrise,e il mio rossore aumentò.
Poi,Helga si avvicinò a noi con un tacco nero e troppo alto per i miei gusti,ma non avevo altra scelta. Così, appoggiandomi a Eric,mi misi quelle scarpe spacca-piedi e lui,intuendo la mia instabilità, mise un braccio intorno alla mia vita,per sorreggermi.
''Avanti, prendi il mio braccio, andiamo dentro e finiamo questa serata''
Feci ciò che mi aveva chiesto e,una volta dentro la sala da ballo, non avrei mai voluto farlo.Nonostante Eric mi sorrise, e mi strinse per la vita, mi sentivo a disagio.
Molte ragazze mi guardavano con disgusto, altri mi guardavano come fossi un pasto ambulante.
Poi,mi ricordai che questo era un ballo in onore di Eric,futuro re dei vampiri, per cui tutti, qui,dovevano essere vampiri.
''Non esattamente, amore''disse.''Qui non sono tutti vampiri''.Lo guardai con aria interrogativa
''Vedi, qui la maggior parte sono vampiri certo-mi sussurò nell'orecchio-ma molti sono schiavi,altri lupi mannari.Ci sono Molte...mhh...persone''disse.
Lo guardai shockata.''Sei shockata?''disse,ridendo. Annuii con la testa.
''Vedi, si pensava che gli esseri umani fossero gli unici altri appartenenti a specie differenti da noi vampiri, ma ho dimostrato che si sbagliavano portando qui dei muta-forma''
Lo guardai stranita''Devi aiutarmi a capire ciò, perchè di tutti questi esseri soprannaturali capisco ben poco''dissi.
''Non preoccuparti, ora-tese la mano verso di me-posso avere un ballo?"disse,inchinandosi.
Ridacchiai e Feci la riverenza.''Si,può...''dissi dolcemente.
Lui prese la mia mano e mi portò nella pista,dove iniziammo a ballare, e dove io misi in atto le mie pessime doti da ballerina, pestandogli non so quante volte i piedi e chiedendo Scusa ogni singola volta,mentre lui rideva e scuoteva la testa.
''Non devi preoccuparti. Rilassati e segui i miei piedi''disse,così abbassai lo sguardo sui nostri piedi.
Rise, poi disse dolcemente:''Kayla, non devi guardare i nostri piedi,solo seguirli, devi guardare nei miei occhi''.
Lo guardai e fu come se il tempo si fosse fermato, come se ci fossimo solo noi due,sorridenti,felici,fino a quando qualcuno si schiarì la voce.Ci voltammo e notammo Lucas che ci guardava.
''Posso?''chiese e,senza aspettar risposta, prese il posto di suo figlio,che si allontanò di poco da noi.
''Sai,sono contento che mio figlio abbia trovato una compagna come te''disse
''Sai,io non sono mai stato un buon padre per Eric, e questo è ciò che,principalmente, ha allontanato da me la mia metà''
''Eric non mi ha mai raccontato ciò che ha fatto,ha detto che non era pronto e io non volevo forzarlo''.
Guardai Eric,mi sorrise preoccupato, e cercai di tranquillizzarlo sorridendogli di rimando, cosa che funzionò, anche se poco.
''Sono davvero triste per ciò che ho fatto a mio figlio...non me lo perdonerò mai...''
''Perchè stà venendo a dirlo a me? Perchè non lo dice direttamente a lui? ''
''Non mi ascolta... Kayla, io ho perso la mia compagna, non posso perdere anche mio figlio, non posso...io...io voglio che abbia di nuovo fiducia in me...''
''Se...se vuole posso provare a parlargli, e vedere cosa riesco a fare...''dissi,e lui sorrise nuovamente,poi la canzone finì.
Quasi subito dopo,Eric era affianco a me,con una mano sulla mia vita e con uno sguardo severo in volto. Suo padre, afferrato il messaggio, se ne andò, ma non prima di aver guardato Eric con un aura veramente triste.
Eric mi guardò con aria preoccupata.''Sto bene,davvero, tuo padre è molto bello''lui Rise e alzò un sopracciglio
''Sono seria, Eric''dissi, e lui scosse la testa, con ancora il sorriso sul volto.
''Aspetta qui,voglio farti conoscere una persona''ordinò dolcemente e io annuì,restando, dopo,lì,in mezzo alla sala da ballo, in piedi, moolto goffamente,quando sentì una risata stridula dietro di me e automaticamente provai sgomento,ma mi voltai e,orrore degli orrori,lì,dietro di me,c'era Natalie


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