Capitolo Ventinove

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Mi svegliai di soprassalto, spalancando gli occhi: Willow, Amanda e Lilli torreggiavano su di me.

«Che state facendo?» chiesi loro, che si guardarono a vicenda.

Risero ed io tastai il letto per sentire la presenza di Eric che non c'era.

«Eric si sta preparando per la sorpresa che abbiamo preparato. Ed ora, alza il culo dal letto!» disse Amanda mentre si avvicinava al mio armadio.

Scomparsavi dentro, io venni trascinata fuori dal etto da Lilli e Willow, che risero mentre io opponevo una vaga resistenza.

Uscendo, Amanda si avvicinò a me ed alla mia faccia imbronciata con un top blu chiaro, che sfasava sul fondo con delle pence e un paio di jeans neri a sigaretta. Insieme, ci unì i tacchi neri.

«Va' a vestirti, ci occuperemo noi dei capelli e del trucco» disse Willow spingendomi nel bagno. Sospirando, scossi la testa mentre la porta del bagno si chiudeva dietro me.

«Non le capirò mai» dissi.

«Guarda che ti sentiamo!» urlò Amanda. Risi e mi feci una doccia.

Uscendo, avvolsi i capelli in un asciugamano e mi vestii. Tornando alla stanza, le ragazze mi indicarono una sedia.

Appena seduta incominciarono ad occuparsi dei capelli e del trucco.

Finito, mi guardai allo specchio, e constati hce mi vevano completamente trasformato.

I capelli mossi mi contornavano il volto e il trucco era così leggero che sembrava non lo avessi.

Lilli mi aveva dipinto le unghie di un blu scuro intenso.

Tutte quante fecero un passo indietro e annuirono di convinzione.

«Perfetto» disse Lilli, e le ragazze annuirono mentre battevano le mani.

Alzai gli occhi al cielo e mi alzai.

«Voi siete tutte pazze» dissi facendole ridere.

«Ma è per questo che ci adori» disse Amanda, ed io le sorrisi.

«Eh, mi sa proprio di sì» dissi, mentre ci abbracciavamo tutte insieme.

«Forza, Kayla. Fatto questo, devi tronare a casa così da essere pronta per il ballo» disse Lilli, ed uscimmo dalla stanza.

In fondo alla scalinata mi aspettava Eric. Era vestito con una camicia e dei jeans neri.

Gli sorrisi e lui fece altrettanto.

«Sei un incanto, tesoro» mi disse baciandomi.

Quando ci staccammo, sospirai.

Andammo all'auto e lui si mise al volante.

Dopo unp po', ci fermammo e Eric mi condusse ad un locale somigliante una trattoria.

«Pranzeremo qui e stavo pensando che... potremmo andare ad un parco divertimenti e spassarcela tutta la giornata...» mi disse lui, ed io anuii.

Arrivati al tavolo, i sedemmo, e non potei non notare la cameriera che continuava a flirtare con Eric.

La guardai non molto gentilmente, ma questo non la fermò dall'infilare un bigliettino col suo numero nel conto.

«Mi scusi...» dissi, decisamente poco carina.

La cameriera alzò gli occhi al cielo e mi guardò.

«Buon giorno, mi chiamo Kayla e sono la sua compagna. Quindi smamma»

Insomma, sapevo di non essere stata molto cordiale, ma non pensavo fino al punto di spaventarla.

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