Capitolo Quarantuno

2K 200 4
                                    

Zoppicai verso Eric, lentamente, con esitazione, mentre con lo sguardo correvo a Savage ogni paio di secondi.

«Eric, cosa... cosa ti è successo?» gli chiesi. Lui mi rivolse una risatina, prima di tornare al suo sorriso, il tutto avvicinandosi a me.

«E perchè mai dovrebbe importarti? Infondo mi tradisci» mi sussurrò all'orecchio, quando fu giunto abbastanza vicino.

«Percè diavolo pensi che ti abbia tradito?!» gli chiesi.

Lui mi prese le spalle, stringendo abbastanza forte da farmi male.

Ebbi paura, ma non lo feci vedere.

I suoi occhi non erano rossi, quindi non era in modalità "100% vampiro".

Non avevo la più minima idea di cosa non andasse nel mio compagno, e non saperlo mi rendeva ancora più spaventata.

«Qualcuno me lo ha detto. Avevo il cuore spezzato, davvero. Ma non preoccuparti. Ti ho già rimpiazzata» mi disse con quel suo sorriso maligno.

Lacrime incominciarono a scendermi sulle guancie, mentre il mio sguardo si posava a terra.

I suoi occhi si addolcirono, ma il suo sorriso divenne sempre più grande.

Rimasi confusa, ma continuai a guardare il pavimento.

«Eric, perchè mai dovrei tradirti? Tu sei il mio compagno, ed io ti amo. Non so chi ti abbia detto una cosa del genere, ma ha mentito» gli dissi.

Eric prese a ridere, ed alzò la mano per schiaffeggiarmi, ma qualcuno si intromise prendendo il colpo al mio posto.

Era Savage che, sforzatosi di diventare umano, stava facendo di tutto per resistere.

Eric lo fisso duro, i suoi occhi ora rosso sangue.

Zoppicai verso loro, mentre Savage tentava di allontanarmi.

«Eric, devi calmarti. Dobbiamo parlarne»

«Non c'è nulla di cui parlare! Tu mi hai tradito! Come hai potuto farmi questo?!» urlò. I suoi occhi diventavano via via più brillanti.

Savage, nel mentre, era tornato nella sua forma di Hellhound.

«Savage, fuori» gli ordinai. Vidi la sua esitazione negli occhi, e le proteste che voleva rivolgermi, ma io scossi la testa e lui se ne andò fuori.

«D'accordo, Eric. Dimmi: con chi ti avrei tradito?»

«Trevor» sputò Eric fra i denti.

Scossi la testa e mi avvicinai, ma Eric si allontanò.

Quando lo fece, sembrò sforzarsi di farlo.

«Eric, io non ti ho tradito. E non mi sognerei mai di farlo con Trevor: lui è un semplice amico. In più lui non può amare nessuno da quando la sua amato lo ha rifiutato» gli dissi in tono calmo.

«Ora, chi ti ha detto che ti avrei tradito?»

«Qualcuno mi ha chiamato con l'anonimo. Una soffiata» mi disse.

«Eric, potrebbe essere stata Natalie, per quanto ne sappiamo» gli dissi.

Lui si voltò e le sue spalle cominciarono a muoverse in sù e giù, come se piangesse.

Mi avvicinai e misi una mano sulla sua spalla.

«Ti senti meglio, ora?»

Eric incominciò a emanare una isterica risata mentre mi spingeva via con la forza.

Mi allontanai da lui, mentre lui si avvicinava.

«Oh, povera piccola Kayla... Pensavi di cavartela?» la sua bocca era piegata in una smorfia maligna, mentre i suo occhi mi supplicavano tristi.

«Eric, calmati. Questo non sei tu. Qualcuno ti deve aver fatto qualcosa, ne sono certa. Per favore, calmati» lo supplicai.

Lui ridacchiò, mentre si abbassava a livello degli occhi.

Il suo sorriso/smorfia scomparve, mentre si immergeva nei suoi pensiero.

«Credo sia ora di divertirci un po'» disse, mentre tentava di strapparmi la maglietta.

«Se mi hai tradito, significa che non sei più vergine. Quindi possiamo divertirci un po'»

Incominciai a piangere, mentre tentavo di allontanarlo da me.

Si spinse lo ntano da me con tutta la forza che aveva in corpo.

Dentro - potevo vederlo - stava combattendo contro se stesso.

Mi alzai, mentre lui si contorceva dal dolore.

«Eric?» chiesi cauta. Lui mi guardò, il suo volto contorto dal dolore.

«Kayla, devi andartene» mi disse con fatica. Io lo guardai confusa.

«Qualcuno mi ha fatto un incantesimo. So che non mi hai tradito, ma in questo momento devi correre via perchè non riesco a controllarmi»

«Non voglio lasciarti» gli dissi, tentando di avvicinarmi. Lui si allontanò e scosse la testa.

«No! Allontanati da me, sono pericoloso!» mi urlò contro.

«Troverò un modo per rompere quell'incantesimo» gli promisi.

Mi voltai per andarmente, ma la gamba mi abbandonò.

«Oh, ma certo! Il momento perfetto me non muoverti!» dissi, maledicendola.

«Kayla, devi andartene» mi disse Eric.

«Ci sto provando, Eric, ci sto provando. Non riesco a camminare» gli dissi.

«Trevor, butta giù la porta!» urlai.

La porta fu abbattuta e Trevo comparve alla soglia.

«Trevor! Prendi Kayla e portala fuori di qui» disse Eric con fatica, mentre l'incantesimo riprendeva possesso di lui.

Trevor corse verso di me mentre Eric forma di nuovo quel suo sorriso maligno.

Ci voltammo per andarcene, quando sentii Eric piangere.

Voltai il capo e lo fissai confusa.

«Eric, tu... tu non sei tu, ora. Io devo andare. Io non ti ho tradito e sai, nel profondo, che è la verità. Lo sai, che un incantesimo ti sta controllando»

Eric si avvicinò a noi.

Incantesimo o meno, Eric non voleva che me ne andassi.

«Kayla, ti prego, non lasciarmi» mi supplicò. Sospirai confusa, sapendo che non sarei riuscita ad abbandonarlo.

«Io... Io posso perdonarti per avermi tradito, davvero! Ma ti prego, non lasciarmi» disse piangente, mentre cadeva sulle ginocchia.

Incominciai a piangere di rimando, e feci segno a Trevor di avvicinarsi ad Eric.

«Kayla, io non credo si la migliore delle idee. Cioè, è sotto incantesimo...» mi sussurrò Trevor.

Lo fissai. Poi fissai Eric, in ginocchio, chiuso su se stesso, piangente.

Questa volta stava piangendo davvero.

«Io... lo so. Ma lui è il mio compagno. Non posso lasciarlo» gli dissi.

Trevor sospirò, mentre mi appoggiava al fianco di Eric.

Sì, stava davvero piangendo, questa volta.

Mi sistemai seduta al suo fianco, e lo abbracciai.

Appoggiai la testa sulla sua schiena, mentre lui rimaneva lì.

Piangente.

Adottata da VampiriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora