Vita da Lesbica

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Inizialmente non mi resi conto di quello che provavo per lei, e continuammo ad essere amiche.
Io la aiutavo da sola a superare la sua bulimia, lei il mio autolesionismo, e così facendo ne uscimmo entrambe, con le nostre ferite certo, ma insieme.
Alla fine di quella estate, andai a fare volontariato a Torino, con altre due persone che hanno svolto un ruolo fondamentale nella mia vita: Chiara e Camilla.
Ovviamente non eravamo solo noi tre, io ero in stanza con un'altra ragazza e una signora che ci aveva fatto da accompagnatrice; posso assicurarvi che la prima volta che ci misi piede rimasi senza fiato, era come se tutti i problemi che avevo dovuto affrontare fossero rimasti fuori.
C'era un senso di pace che non trovai più in nessun altro posto.
Comunque accadde qualcosa di strano:
Tutte le mattine Camilla e Chiara tornavano con dei morsi sul collo, ma inizialmente non ci ho dato molto peso, non avevo proprio collegato le cose.
Tornai dal volontariato, piena di gioia e in pace con me stessa, mi misi insieme ad un ragazzo qualche tempo più tardi; finalmente arrivai a quel fatidico sabato sera di ottobre.
Era da un po' che non riuscivo a dormire, piangevo ogni volta che vedevo il mio ragazzo, non mi sentivo bene, e quella sera andai in un posto di ritrovo di tutti noi giovani Veneziani: Campo Santa Margherita.
Giunta sul luogo, cercai subito i miei amici e trovai Etra, ubriaca, che camminava senza meta.

☆HOLAAAAA☆
Ciao bellissimi♡ siamo arrivati ad un punto della mia storia molto significativo, cosa ne pensate?
Grazie per i voti e commenti
Spero di riuscire ad aggiornare presto
Un bacio♡

La farfalla che voleva arrivare al cieloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora