"Ciao, mi chiamo Elisa, tu come ti chiami?"
Era la bambina più bella che io avessi mai visto, ed era la prima volta che mi imbarazzava parlare con una bambina.
"Io mi c-chiamo Rebecca" riuscì finalmente a dire, abbassando subito il mio sguardo
"Ti va di giocare con me?"
La mia compagna nel frattempo spostava lo sguardo da una all'altra, visibilmente seccata dal comportamento di Elisa, della sua entrata in scena, e la mia evidente attenzione solo su di lei.
"Certo!"
Abbandonai la mia amica e corsi a giocare con Elisa, scarrozzandola in giro per l'asilo con l'automobilina a pedali.
Tornata a casa ricordo che presi un foglio e disegnai me e lei insieme, a manina, davanti allo scivolo, conservo gelosamente quel disegno.
I giorni andarono avanti, e lentamente mi accorsi che Elisa mi piaceva, così un giorno tornata dell'asilo andai da mia madre dicendole:"Mamma mamma, hai visto quanto è bella Elisa? Mi piace un sacco!"; andai avanti così per giorni, finché mia madre finalmente mi rispose:
"Smettila Rebecca, a te piacciono i maschietti!"
"Ma.."
"Niente ma, fidati di quello che ti dice la mamma, va bene?"
"Okay.."Inizialmente non badai molto alle sue parole, ma queste sue affermazioni si fecero sempre più frequenti.
Col passare degli anni andò sempre peggio fino ad arrivare in terza elementare con la convinzione che mi piacessero i bambini e non le bambine, indossando perennemente una maschera fin da piccola.
Ogni tanto quando tornavo a casa e per sbaglio nominavo il nome di una bambina e associandogli l'aggettivo "carina" venivo picchiata, tuttora mi porto appresso le cicatrici.
Con il tempo le botte divennero sempre più frequenti, forse anche per pura voglia di farlo e non per un vero motivo.
Così passai la mia infanzia, sopportando un peso che dovetti reggere per molti anni.☆Hey bella genteeee☆
Cosa ve ne pare? Ci ho messo poco a parlare della mia infanzia perché vorrei concentrarmi di più sulla mia adolescenza, spero vi vada bene
Un bacione♡