L'ALIENA
Mi sveglio prima delle prime luci del giorno, la flebile luce lunare entra dalla finestra.
Mi tiro su, non ho voglia di rimettermi a dormire e cerco nell'armadio un cambio.
Trovo una spazzola ,un pantalone bianco , una camicia ,un paio di stivali marroni e un asciugamano -penso non sappiano cosa significhi la parola moda.... li prendo ed esco dalla stanza cercando un bagno.
Arrivo davanti ad una grande porta in legno diversa dalle altre ed entro , ho finalmente trovato il bagno, ci sono tante vasche , sembra un bagno pubblico giapponese e sulla destra trovo dell'acqua fredda in alcuni secchi di legno
Lascio lì le mie cose ed esco cercando di raggiungere il punto esterno del bagno.
Se ricordo bene, alcuni libri di storia dell'arte dicono che in questo periodo l'acqua calda si produceva accendendo del legno in una fornace collegata alla stanza e infatti girato l'angolo... BINGO! Ho trovato la fornace.
Prendo il Legno e un fiammifero che era lì vicino , accendo il tutto, poi ritorno in bagno e inizio a spogliarmi...è ancora troppo presto perché qualcuno si svegli e fuori è ancora buio.
Aspetto che la temperatura dell'acqua salga e piano piano mi immergo nella grande vasca in pietra.
Mi sento davvero un'aliena , è tutto così strano qui, come se provenissi da un altro mondo.
Comincio a lavarmi con la spazzola trovata insieme ai miei vestiti e mi meraviglio essere riuscita ad addormentarmi così lercia... sono ricoperta di fango e sudore dalla testa ai piedi.
Continuo a lavarmi e quando sento l'acqua diventare pian piano più fredda decido di uscire.
La fornace si è spenta. Mi alzo dalla vasca e raggiungo il piccolo mobile in alto vicino alla porta dove ho posato le mie cose.
Cerco di riprendere l'asciugamani e la porta si apre all'improvviso facendomi gemere di dolore quando il mio sedere sbatte sul pavimento e l'asciugamani mi cade addosso.
"Ma che cazzo" sbotto
"Buongiorno a te uccellino."
alzo lo sguardo e mi ritrovo davanti niente meno che Levi.
Ho capito, Dio deve essersi incazzato con me per qualcosa, ti prego Dio perdonami qualsiasi cosa io abbia fatto.
"Ti ho detto di non chiamarmi con quel nomignolo" Ribadisco mentre cerco di alzarmi e tiro su l'asciugamano assieme a me.
Alzo lo sguardo e lo guardo negli occhi, noto un suo sguardo fugace e poi si guarda attorno.
"Ti piace così tanti essere guardata uccellino? Noto con piacere che sei ben disposta agli uomini."Dice facendo un cenno con la testa e richiude la porta.
Realizzo sentendo la serratura della porta di essere interamente nuda, nonostante l'asciugamani abbia coperto un piccolo tratto del mio corpo, Mi avvolgo totalmente imbarazzata all'interno e apro la porta trovandolo appoggiato all'angolo che mi osserva.
"Mi stai dando della prostituta?" Punto il dito mentre l'altra mano mantiene il
Pezzo di stoffa che minaccia di cadere.
"Guarda che sei nel bagno degli uomini." Fa un cenno con la testa e la mia faccia esplode come una scatola di fuochi d'artificio a capodanno.
"È vero è colpa mia, non lo sapevo. Ma almeno tu bussa casanova."
Sbatto la porta dietro di me e corro verso la mia stanza con il peso del suo sguardo puntato sulla mia schiena.
Torno in camera e mi fiondo sul letto ancora rossa per la scena di poco prima .
Linda se solo tu fossi qui.... mi rimetto a dormire e immagino le mie solite giornate sommersa di lavoro... le solite chiacchierate imbarazzanti con Linda e... Warren, cosa starà facendo? Sarà preoccupato per me?? Penseranno che sia morta nell'incidente... spero che tutto questo si sistemi presto...
....
Il suono di qualcuno che mi aspetta fuori la stanza riecheggia fino alle mie orecchie e
Mi sveglio , qualcuno sta bussando alla porta.
"Si? Prego."
La porta si apre e davanti a me compare una ragazza con i capelli rossicci e occhi grandi e verdi,mi ricorda una delle mie modelle, se fosse solo un pò più alta sarebbe il ruolo più adatto a lei,e se fossimo nel mio mondo.
"ciao Jasmine è un piacere conoscerti! Io sono Isabel!! Sono venuta a chiamarti dobbiamo scendere per la colazione!"
Dice con entusiasmo entrando e venendo a sedersi vicino a me mentre mi prende le mani e mi sorride, è così tenera.
Le sorrido "piacere mio Isabel sono già vestita mi stavo solo riposando arrivo subito, mi fai strada??" Mi alzo definitivamente dal letto.
"Certo!"
Finisco di prepararmi e mentre stavo per uscire si palesano alla mia porta un ragazzo alto e biondo con gli occhi azzurri e... quell'antipatico di un casanova.
"Isabel tutto okay??" Chiede il ragazzo biondo
"Certo Furlan siamo pronte!"dice andando incontro ai due
"Scusaci se siamo piombati qui Jasmine ma immaginavamo non sapessi ancora bene gli orari e le altre cose da conoscere, io sono Furlan piacere!"
Suppongo che ormai tutti sappiano ciò che è successo stamattina in bagno, ha deciso di chiamare i rinforzi quindi.
Mi avvicino al ragazzo biondo e gli sorrido presentandomi "è un piacere!"
Lo vedo arrossire mentre guarda la mia scollatura e si gira di scatto.
"Isabel avevi detto che eravate pronte!"incalza Furlan lasciandomi interrogativa.
Levi mi lancia uno sguardo furtivo "credo proprio che dovremo lavorare su questa tua mania di farti vedere mezza nuda"-avvicina le labbra al mio orecchio fino a farmi sussultare per il calore-"uccellino."Mi afferra le spalle e mi fa girare verso Isabel.
Isabel mi squadra arrossendo.
"Cavolo Jam la biancheria!"
"Cos- quale biancheria? Ce l'ho il reggiseno e ..." dico senza farmi sentire "il resto"
"Ragazzi avviatevi." Dice ai due prima di
spingerli fuori e chiudere la porta.Isabel mi guarda stranita e fa di no con la testa "hai dimenticato il bustino!!"
La guardo perplessa. "il.. bustino?"
successivamente scava nei cassetti sotto l'armadio... cassetti di cui non conoscevo l'esistenza e trova un bustino bianco.
"Girato di aiuto."
Finiamo il tutto, mi fa indossare una giacca corta di pelle marrone con lo stemma delle ali della libertà e usciamo per dirigerci in mensa, ci sediamo al tavolo con..., Erwin, Hanji, Furlan e un ragazzo molto alto,biondo anche lui con un naso un pò particolare..nel complesso anche lui per la sua corporatura potrebbe essere un modello... effettivamente da quando sono arrivata chiunque mi si pari davanti ha un aspetto gradevole...sarà l'eccessivo allenamento del corpo di ricerca?
Ovviamente a rincarare la dose seduto proprio di fronte a me c'è casanova.
Decido di ignorarlo e mi perdo nei miei pensieri .
Isabel nota che fisso lo sconosciuto di fronte a me e mi dice all'orecchio "ehi quello è Mike, è carino vero? Ha un olfatto spiccatissimo, riesce a fiutare i giganti a km di distanza e ovviamente sente tutti gli odori in questa stanza...è un pò imbarazzante se ci pensi!"
Mi dice e poi si stacca riprendendo a mangiare il suo pezzo di pane.
"Jasmine dormito bene???" Chiede Hanji alla mia sinistra avvolgendomi il braccio intorno al collo .
" come un ghiro..." fingo una risata
"Hanji lascia mangiare in pace la nostra ospite... Jasmine l'unico che non conosci ancora è Mike giusto?" Dice Erwin
"Oh giusto.. è un piacere Mike" dico sorridendogli ma ricambia con un flebile "mh" e abbassa lo sguardo mentre scorgo un pò di rossore sulle guance... non sarà mica timido il colosso?
"Non farci caso lui è sempre così...evidentemente è in imbarazzo perché hai un buon odore." Sospira Furlan prendendolo in giro.
Arrossisco all'affermazione di Furlan e vedo Mike guardarlo male e finalmente risponde "cosa diavolo stai insinuando brutto moscerino puzzolente??"
Iniziano a battibeccare
"Puoi mangiarci su di me!" Risponde furlan mentre mike controbatte con "non sia mai mi venga un'indigestione topo di fogna"
Mi scappa una risata. La prima da quando sono qui e noto un movimento insolito da parte di Levi.
"Sono strani ma a modo loro sono vivaci" mi risponde Erwin e Levi si alza dopo aver finito il pasto mentre noi restiamo ad assistere allo show.
"Jasmine avrei qualcosa da chiederti ti spiace venire nel mio ufficio tra due ore?" Mi dice Erwin mentre si alza
"Certo passerò" affermo con un tono curioso,chissà di cosa deve parlarmi.
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L'isola dei demoni. {Levi Ackerman}
Fanfiction"Outside the Wall" Sentirsi fuori posto, come un alieno atterrato su un pianeta che non gli appartiene minimamente. La capacità di adattamento è propria della vita. Come un uccello che si libera in volo dopo aver passato una vita in cattività. Così...