«Ci resta solo mezz'oretta. Che facciamo?» gli dico dopo aver guardato l'ora sul cellulare.
«Non so. Che vuoi fare?»
«Non ne ho idea. Lo sai che sono sempre a corto di iniziative.»
«Hem hem, non sempre...» si stampa in faccia quel sorrisetto che mi dà tanto sui nervi ma che adoro.
Mi avvicino e lo bacio «Taci.»
«Se mi zittisci così non parlerò mai più.»
«Trovato!» esclama all'improvviso. «Hai voglia di vedere lo spettacolo?»
«Si, ma non c'è tempo. Solo il nostro passo a due?»
«Ok.»
Cerco il Dvd e accendo il lettore. Ci mette un secolo ad accendersi. Lui intanto si avvicina e mi abbraccia dandomi leggeri baci sul collo.
«Mi fai solletico.»
«Lo so.» di nuovo quel sorrisetto e per tutta risposta inizia a torturarmi facendomi ancora più solletico.
«No. Ahahha. Dai. Basta. Ahahah. Fammi mettere il Dvd.»
Mi lascia andare non smettendo di sorridere, io inserisco il disco e schiaccio Play.
Ci allontaniamo dallo schermo, mi abbraccia e io lo uso come sedia. È comodissimo.
Mando avanti perché non riusciremmo a vedere tutto e faccio ripartire più o meno nel punto in cui Sabrina arriva da Parigi.
«Il mio David.» gli stampo un bacio sulla guancia.
«La mia Sabrina.»
In scena entra Larry, alias Guido, che fa vigorosi segni di apprezzamento quando Sabrina esce di scena. È stata una delle scende più imbarazzanti, almeno per me.
Dodo fa una smorfia e sbuffa.
Lo guardo, non mi piace quando s'incupisce.
Lo bacio «Hey gelosone, stai tranquillo.»
Fa un mezzo sorriso e mi stringe di più.
È molto geloso. A me non dà fastidio, anzi lo apprezzo, vuol dire che ci tiene a me, però mi dispiace che alle volte ci stia male per cose che non significano niente. Specialmente quando non posso essere lì a ripetergli guardandolo negli occhi che non è niente e che per me c'è solo lui. Una volta sono stata sveglia fino alle 3 per scrivergli un messaggio, o meglio un poema, per consolarlo. Non mi ricordo nemmeno il motivo del suo attacco di gelosia di quella volta. È per questo che a volte ometto dettagli, per paura di fargli male, troppo male. Non voglio passare come bugiarda, ma se uno ha fatto una cosa che ti farebbe stare male, tu la vorresti davvero sapere?
- Hai visto che linea? -
- David! -
Mi sussurra all'orecchio la battuta, «E che gambe.» le sue labbra si posano sul mio collo e un brivido mi percorre. Sono moooolto sensibile sul collo.
«David, l'ultimo paio di gambe che ti è interessato è costato alla famiglia 100 mila dollari... Fila in casa a cambiarti, dai!» lo ammonisco imitando Larry.
«Sì, ma le tue sono diverse!»
«Ah quindi lo ammetti?! Quante altre gambe ti sono interessate?». Adoro arrabbiarmi con lui e poi mettere il broncio.
«Ma no! Vitto dai!»
«Quindi le tue ex non le guardavi? Eh? Ah aspetta dimenticavo quelle non ufficiali...» continuo sempre più arrabbiata.
«Hey era solo UNA non ufficiale! Non dieci!»
Ok adesso sono arrabbiata sul serio.
Mi scosto, incrocio le braccia e mi chiudo in me stessa.
«Amoreeeeee»
Ma quanto cazzo posso amare la sue erre moscia.
Devo resistere. Metto ancora più il broncio.
«Daiii, te l'ho già detto cosa sei per me. Sei la prima. La prima veramente seria. Prima ero un cretino, sono cambiato. Hai visto quanto stiamo durando, non mi era mai successo, solo con te. E fidati 4 mesi è un davvero un record, considerando i miei standard di una settimana. Dai non fare così.» mi stringe forte forte, forse un po' troppo. Non posso fare a meno di sorridere.
«Non sempre la pima scelta è la migliore.» gli dico con un sorrisetto.
Ad un tratto si fa serio «Te l'ho già detto. Basta con questa storia per favore.»
Mi sento subito in colpa, ho esagerato. «Ok, scusa. Ti voglio bene.»
«Anch'io.»
Inizia a partire una canzone. Sullo schermo David ed Elisabeth iniziano a ballare. Lui le mani sui suoi fianchi, lei le braccia intorno al collo. Chiudo di scatto le mani e stringo i pugni. Non è solo lui quello geloso.
«Allora dobbiamo fare una cosa. Ieri stavo foderando gli ultimi libri di scuola e come al solito ho messo dei CD che non ascolto da un po' di tempo. In un Cd ho trovato questa canzone, che secondo me è bellissima, ma non ho potuto fare a meno di pensare a te e laFiorella che ballavate abbracciati.» mi rattristo un pochino finendo la frase.
«Cucciola...»
«Quindi dovresti ballare con me così riuscirò a pensare a te che balli con me invece che con lei.» guardo la tv con una smorfia.
Si alza in piedi e tira su anche me. Mette le mani sui miei fianchi, mi tira verso se e appoggia la fronte sulla mia. Mi affogo nei sui occhi, sono bellissimi, potrei stare ore a guardarli e non mi stancherei. Riesco a specchiarmi nelle sue pupille. Oddio ho i capelli spettinatissimi! Vabbè non sembra che mi stia guardando in modo strano. Inizia il ritornello e canticchio, ignorando la mia stonataggine.
Hey now, hey now.
Don't dream it's over.
Hey now, hey now.
When the world come in
they come, they come
to build a wall between us
but we know, they won't win.
Il battito cardiaco aumenta. Sento una morsa nello stomaco, ma non è un senso di vuoto, ma di pienezza. Un calore che arriva fino in mezzo al petto. Un brivido lungo la spina dorsale. Riapro gli occhi e vedo che le lacrime stanno bagnando i suoi. Passo il pollice per asciugargliele e gli sorrido. Poi lo bacio sugli occhi, le mie labbra si bagnano delle sue lacrime, poi si uniscono alle sue, curvate in un sorriso bellissimo. Quando interrompiamo questo contatto mi stringe forte.
«Ti amo.»
«Anch'io»
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Ciaoooooooooo
Scusate se non aggiorno tanto spesso ma abbiamo ufficialmente iniziato la scuola quindi inizio ad essere un pelo impegnata, detto questo spero che il capitolo vi piaccia.
a presto
laTitto :P
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Storia di un mostro
Fiksi RemajaQuesta è la storia di una ragazza e del mostro che s’impossessa del suo corpo per la maggior parte dell’anno, un mostro che non può nascondere e che la consuma.