Mi decido a salutarlo «Ciao»
Mi vede. «Ciao. Che ci fai qui?»
«Eh, aspettavo le mie amiche.»
Fa un cenno della mano e sparisce tra la folla. Io intanto raggiungo le mie amiche.
Flashback
«A lei.» Luca indica Gaia «Devi leccarle il collo.»
Mi sdraio usando la borsa come cuscino. Anche Simone si stende e mi fa «Di dove sei tu?»
«Di un paesino vicino a Casale, che è vicino ad Alessandria. Tu?»
«Valcerrina. Come si chiama il paese?»
«Terruggia. È molto piccolo non so ...»
Mi interrompe «Ah ho capito. Si, l'ho presente.»
Incredibile. Di solito nessuno lo conosce.
«Io lo faccio a lui» dice Roberta indicando Simone. «Dalle un bacio.»
Oddio. No, non lo dico al Dodo. Poi sta troppo male. Glielo dirò poi. Ma tanto era perché giocavamo a obbligo o obbligo.
Si avvicina. Mi guarda.
Mi sta guardando? Boh non capisco. È buio.
Le sue labbra si posano sulle mie e premono leggermente.
Ma cosa sto facendo? Dovrei spostarmi. No dai che poi mi prendono per una sfigata.
Si stacca e si risiede in cerchio pensando a chi fare il prossimo obbligo.
Menomale che è buio, mi sa che sono rossa come un peperone. Ma perché cazzo mi deve fare sto effetto? Lo conosco da un giorno. Ho il ragazzo più tenero del mondo. Non me ne dovrebbe fregare niente. Bah, magari non sono l'unica. Comunque non significa niente. Non ho intenzione di fare cazzate quest'anno.
Qualche settimana dopo
Simone: Ciao
Io: Ciaoo. Come stai?
Simone: Bn. Te?
Quanto mi danno sui nervi le abbreviazioni.
Io: Bene
Simone: Che fai?
Io: Sono nel letto. Tu?
Simone: Anch'io
Io: Vieni ancora al mare?
Simone: No, nn penso.
Io: Davvero?
Simone: Sì, e poi nn so dove dormire.
Io: Ti ospito io dai. ;)
Simone: E dove dormo?
Io: Ti do il mio letto.
Simone: Sto sopra o sotto?
Ma che idee si è fatto?
Io: Sotto il letto ahhahha
Simone: ahahhaah
Un po' di tempo dopo
Simone: Ciao xx
Io: Ciaooooo
Simone: Come stai?
Io: Bene. Tu?
Simone: Bene
Simone: Sei bellissima nella foto che hai messo adesso
Io: uh, grazie *arrissisce*
Ahi ahi, dimmi che non è come penso.
Simone: Sei ancora al mare?
Io: Si ma torno tra due giorni.
Simone: Ti va di uscire poi?
Io: Va bene.
Basta che non succeda niente...
Io: E dove mi porteresti?
Simone: Nn so, a fare un giro.
Io: Hai sentito qualcun altro del gruppo del mare?
Simone: No, solo te.
Io: ah ok. Come mai?
Simone: Perché ti amo.
Ma sta scherzando?
Io: Ma non mi conosci neanche.
Simone: Lo so ma mi sei piaciuta da quando ti ho visto la prima volta.
Io: Non sono proprio come le altre ragazze. Lo hai visto anche da come mi sono vestita, quel costume non è proprio quello che hanno tutte.
Simone: A me piace tantissimo. E poi ho visto che non sei come le altre.
Io: Hem ecco, non so come dirtelo ma... sono fidanzata.
Gliel'ho detto. Mi dispiace per lui però. Chi l'ha detto che a friendzonare non si sta male?
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Ciaoooo, nuovo capitolo oggi.
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laTitto:P
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Storia di un mostro
Ficțiune adolescențiQuesta è la storia di una ragazza e del mostro che s’impossessa del suo corpo per la maggior parte dell’anno, un mostro che non può nascondere e che la consuma.