5 Master

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Key odiava alzarsi presto. Lo scocciava e lo rendeva di cattivo umore per tutta la giornata.
Al piccolo diavolo Taemin non importava svegliarlo ed il suo hobby preferito era dar fastidio al suo migliore amico.
Camminando in punta di piedi per il corridoio, il giovane biondo sorrideva perfidamente, avvicinandosi alla stanza vicino alla sua, guadagnandosi degli sguardi straniti da due donne che stavano passando. Taemin sbattè le palpebre innocentemente, salutò con la mano le due ragazze che lo stavano fissando e aspettò che se ne andassero per poter continuare il suo piano. Quando non ci fu più nessuno nel corridoio, Taemin ghignò, la sua mano afferrò la maniglia e la girò.

Cercando di non ridere, il giovane si avvicinò al letto e prese un profondo respiro prima di urlare. "EOMMA!!!! Eomma svegliati! Il sole splende già! Svegliati! Sve-..." Saltò sul letto ridendo ma lo trovò... vuoto. "... gliati..?"

Il giovane si guardò attorno confuso, le sue mani tastavano il letto già rifatto. Che cosa...?

"Se n'è già andato." Una voce profonda provenne dalla porta, cogliendo di sorpresa Taemin, il quale si girò di scatto trovandosi davanti la guardia del corpo del suo Master. Il vampiro più grande lo fissava con sguardo freddo: i suoi occhi inespressivi e difficili da giudicare, facevano venire i brividi al biondo. "Si è svegliato presto oggi... sorprendentemente."

Guardando in basso e mordendosi il labbro inferiore, Taemin premette i piedi assieme per il nervosismo. Non aveva esattamente una relazione d'amicizia con la guardia del corpo. Quell'uomo lo spaventava, gli lanciava sempre occhiate glaciali e lo fissava; questa era la prima volta che gli aveva rivolto la parola ed il giovane non poté fare a meno di sentirsi in ansia e felice allo stesso tempo. "Sai... sai dove è andato?"

Minho gli rivolse uno sguardo assente prima di girarsi e andarsene, ignorando completamente la domanda dell'altro.

Taemin deglutì, accigliandosi. "Spaventoso..."




"Guarisci in fretta." Disse Key dopo aver rimosso le bende sporche di Jonghyun, la sue dita accarezzavano la piccola cicatrice sulla pelle dell'altro. "Incredibilmente veloce..."

La bestia, emettendo un suono gutturale, come se fosse d'accordo con qualunque cosa stesse dicendo il suo Master, fissava il punto dove l'altro lo stava toccando.
Il biondo alzò lo sguardo e sorrise prima di alzarsi, camminando verso la porta della cella nel punto in cui aveva appoggiate alcune cose.

Non era stato facile.
Lasciare la bestia da sola dentro alla gabbia, ascoltando i suoi gemiti ed urla quando ebbe chiuso la porta la scorsa notte, fu più difficile di quanto avesse previsto. Gli si era spezzato il cuore a lasciarlo lì, ma non aveva avuto altra scelta. Quella notte, non aveva dormito, come avrebbe dovuto. Prese sonno tardi, la sua mente lo teneva troppo occupato per poter dormire.

Non poteva dimenticare... quel sorriso.
Le bestie dovevano essere creature rabbiose, senza sentimenti. Eppure... lui aveva sorriso.
Era stato scioccante ed all'inizio non poteva credere ai suoi occhi ma... quel sorriso significava solo una cosa: che lui era speciale e che poteva migliorare.
Se Jonghyun era in grado di sorridere allora avrebbe potuto fare molto di più; Key era sicuro che un po' alla volta avrebbe imparato ad esprimersi da solo! Ma prima... doveva imparare le basi, come parlare. E quella, decise Key, sarebbe stata la prima cosa su cui avrebbe lavorato il giorno successivo.

Quel mattino, Kibum si alzò presto, troppo preoccupato per la bestia per restare a dormire. Saltando giù dal letto, il biondo ricordò della maglia sporca e strappata del ragazzo e prese alcuni vecchi vestiti che non usava più, assieme ad un po' di coperte.
Sapeva anche quanto sporca e puzzolente fosse la bestia così, capendo che era impossibile fargli un bagno adeguato, il vampiro vagò per la cucina, alla ricerca di secchi, che riempì con acqua calda. Almeno gli avrebbe tolto di dosso il sudore.

Scegliendo un posto vicino ad un piccolo scarico sul pavimento, Key fece cenno a Jonghyun di seguirlo, guardandolo fissare con interesse la spugna rosa nella sua mano.

"Sei rimasto sporco per troppo tempo. È ora di pulirti. Vediamo... spugna, doccia schiuma, shampoo, asciugamani... credo non manchi nulla..." Key guardò l'ammasso di oggetti che aveva portato.

Era stato un bene che si fosse alzato così presto. Gli aveva dato tempo per aggirarsi per il palazzo senza che nessuno gli chiedesse dove portasse così tanti secchi, vestiti e coperte. Non poteva lasciare Jonghyun dormire ancora sul pavimento, era un vera tortura. Questa volta, la bestia avrebbe avuto un caldo e bel letto improvvisato per passare la notte.

"Vieni qui; togliamo quella orrenda maglia." Key avvicinò l'altro a sè, come iniziò ad aprire i bottoni, trasalì. "Gesù! Puzzi davvero!"

Togliendo lo straccio insanguinato, che una volta era una maglia, Key lo gettò dall'altro lato della stanza, facendo una smorfia. "Argh! Darò quella cosa alle fiamme! Appiccica!"

La bestia guardava il biondo con interesse, estasiato dalle diverse espressioni facciali del suo Master, silenziosamente cercava di copiarle.
Key tuttavia non stava guardando; la sua attenzione era sui jeans sporchi di Jonghyun, sbottonandoli, glieli abbassò. "Dio, penso di aver bisogno di una maschera. Puzzi di immondizia..."

Non era così male. Puzzava si, ma non così tanto. Sapeva quanto il corpo soffriva nella trasformazione da umano a vampiro; era naturale avere tutto quel sudore addosso, soprattutto per una bestia che aveva una trasformazione più veloce e violenta di un comune vampiro. Almeno... così dicevano alcuni libri.

"Forza, togli i jeans, non vorrai che lo faccia io?" Sospirò quando notò che i pantaloni della bestia erano ancora alle sue caviglie.

Key vide come Jonghyun lentamente capì cosa stava cercando di spiegargli e alzò le gambe, togliendosi i pantaloni, restando davanti all'altro con solo dei boxer blu scuro.
Il biondo deglutì, cercando di ignorare il corpo ben strutturato dell'altro, immerse la sua spugna nell'acqua calda e poi la avvicinò al collo del ragazzo. "Stai fermo."

La bestia sussultò sorpresa dal tiepido liquido ma si rilassò velocemente, lasciando fare al biondo quello che voleva, sentendo la spugna fregare in cerchio sulla sua schiena stanca.

"Ti piace, vero?" Ghignò Key, compiaciuto dai gemiti di piacere provenienti dal suo Protetto quando gli passava la spugna sul collo.

Aggiungendo il suo doccia schiuma fruttato, Key lasciò viaggiare la spugna sulla schiena abbronzata di Jonghyun, formando della schiuma, scendendo lentamente fino alla linea della vita.

"Huumm..."

Key ridacchiò, notando come piacesse a Jonghyun, teneva gli occhi chiusi e gemeva quando massaggiava i suoi muscoli tesi. "Scemo. Sembra che tu non abbia mai fatto un bagno prima d'ora. Se possiamo chiamare questo un bagno..."

La bestia non disse nulla, troppo presa da quel piacere per capire il biondo. Aprì gli occhi quando sentì una cosa fredda colpire la sua testa.

"Buono. È shampoo. Forza, piegati un po' così ci posso arrivare meglio." Ordinò Key, posizionandosi faccia a faccia col ragazzo, spinse il suo braccio verso il basso così l'altro abbasso il capo. "Così."

Non aveva idea di cosa stava facendo.
Non aveva mai fatto un bagno a qualcuno e le sue dita tremavano. Con Taemin non era mai stato così complicato; dopo aver completato la sua trasformazione lui aveva avuto il controllo completo del suo corpo ed era stato in grado di lavarsi da solo. Non aveva dimenticato le basi del tutto ma questo... Argh. Era frustrante.
Partiva da zero, era quasi come istruire un neonato sul mondo attorno a lui.

Infilando le dita dentro all'ammasso di capelli scuri disordinati della bestia, Key massaggiò il cuoio capelluto con un ritmo costante, guardando la schiuma che si stava formando. "Sei così silenzioso che è quasi spaventoso. Stai dormendo?" Chiese, premendo forte le dita sulla testa dell'altro, sentì dei lievi mormorii incoerenti che lo divertirono ancora di più. "Ti piace, huh? Scommetto che non hai mai- cosa-..." Key saltò per la sorpresa quando sentì qualcosa toccare i suoi fianchi.

Abbassando lo sguardo, il biondo sentì le guance arrossarsi. Jonghyun si era aggrappato con le sue mani forti ai fianchi di Kibum, in modo da sostenersi. Era così vicino che Key poteva sentire il caldo respiro dell'altro colpire il suo collo.
Lui era... vicino. Troppo vicino.
Jonghyun non conosceva il significato di 'spazio personale'? ... Ovviamente no.
Ignorando il forte brivido che percorreva la sua spina dorsale, Key fece un passo indietro, cercando di mettere un minimo di distanza dalla bestia troppo rilassata davanti a lui.

"Devi imparare a farlo da solo, non dormire! Presta attenzione!" Lo sgridò, il suo avviso fu completamente ignorato una volta che le sue mani raggiunsero di nuovo i capelli dell'altro, che fece un piccolo, idiota e felice sorriso. "Aish! Sei proprio un bambino!"

Voleva arrabbiarsi. Lo voleva davvero.
Voleva essere duro, far imparare velocemente alla bestia e sottoporlo ad un intensiva allenamento ma... non poteva. Il ragazzo sembrava così felice ora. Così umano. Così innocente.

Key non poteva essere severo con lui nemmeno se ci provava.

"Ora risciacquerò la schiuma. Fai attenzione agli occhi." Lo avvisò, prese un secchio d'acqua e con la mano libera forzò l'altro ad abbassare il collo. "Inclinati così..."

Era incredibile come la bestia si fidasse di lui.
Poteva fare qualsiasi cosa, usare qualsiasi tono di voce, ed essere sé stesso senza aver paura di venir attaccato. Jonghyun non faceva caso alla sua presenza. Ancora meglio... sembrava volesse avere il biondo attorno...
Era uno strano sentimento, ma Key non poteva fare a meno di accettarlo.
Si sentiva utile.
Nel clan il suo obiettivo era trovare e uccidere le bestie. Anche allenare Taemin andava bene; gli piaceva, nonostante non fosse proprio nei suoi piani ma... ora sentiva come se stesse facendo davvero la cosa giusta. Avere qualcuno che dipendeva così tanto da lui... stranamente era una bella sensazione.
Il suo Protetto non era come uno comune.
Lui era speciale... così-

"AAAAAAAAHHHH!"

Anche Key quasi urlò, preso alla sprovvista dall'improvviso strillo.
Sotto di lui, la bestia si copriva il volto con le mani, gridando per il dolore.

"YAH! Ti avevo detto di fare attenzione!" Urlò il veggente, correndo a prendere un asciugamano, inginocchiandosi velocemente davanti al ragazzo mettendogli un braccio attorno. "Buono, buono... Calmati!" Portò l'asciugamano al viso di Jonghyun, cercando di spostare le lunghe dita per poter rimuovere la schiuma. "È tutto apposto Jong... Va tutto bene..."

La bestia muscolosa sembrava non ascoltarlo, cercava di proteggere i suoi occhi feriti da altre cose non identificate. Key si morse le labbra preoccupato e afferrò il polso di Jonghyun. "Hey... sssh! Fammi vedere, okay? Posso?" Chiese con voce dolce, spostando il polso per andare a vedere il viso della bestia.

Il suo Protetto era adorabile.

Anche se gli occhi erano arrossati per il continuo sfregamento e bagnati di lacrime, il naso rosso e le narici si muovevano istintivamente ai suoi singhiozzi... Key non poté fare a meno di trovare il ragazzo assolutamente adorabile. "Aish... che razza di bestia prende due proiettili nel petto senza fiatare, ma piange come un bambino per della schiuma?" Ridacchiò, pulendo accuratamente il viso dell'altro con l'asciugamano.
Jonghyun semplicemente sbatté le palpebre, i suoi occhi neri fissavano quelli marroni di Key, le pupille argento erano concentrate sul biondo, lo sguardo intenso come quello di un predatore, fece congelare sul posto il corpo di Kibum, che non si mosse di un centimetro.
Avrebbe dovuto essere spaventato.
Avrebbe dovuto correre via terrorizzato avendo una bestia così vicina che lo fissava in quel modo.
Non sapeva cosa fare. All'improvviso qualcosa era cambiato e non gli piaceva nemmeno un po'.
Perché il suo cuore correva così veloce?
Sapeva di non essere spaventato; aveva smesso di aver paura di Jonghyun.

"Huuumn..."

Saltando al verso della bestia, Key scosse la testa, tornando alla realtà. "N-non è nulla. È passato ora!" Si alzò velocemente prima di gettare l'asciugamano in faccia a Jonghyun. "Aish... tieni. Afferralo. Pulisciti meglio da solo!"

Jonghyun fissò il panno nelle sue mani e poi guardò il biondo con un'espressione confusa, come a chiedere perché gli servisse quella cosa.
Il veggente roteò gli occhi frustrato e fece alzare l'altro. Afferrò l'asciugamano di nuovo e lo passò sul volto del ragazzo. "Aigoo... così! Ora prova tu!"

Guardando prima l'asciugamano e poi Key, Jonghyun fece un piccolo sorriso, portando finalmente l'oggetto dove si supponeva dovesse andare, il suo sorriso divenne più grande quando il biondo applaudì contento.

"Vedi? Lo puoi fare da solo! Ora... questa. Prendila!" Key mise la spugna nella mano dell'altro, prima di afferrare la bottiglia blu. "Prendi il doccia schiuma... ne versi un po' sulla spugna... ed poi la strofini sul tuo corpo." Gesticolava mentre parlava, cercando di far capire alla bestia cosa dovesse fare per lavarsi il petto.

Come previsto, Jonghyun sbattè le palpebre con aria interrogativa, facendo gemere Key per la disperazione.
Non si supponeva dovesse pulire tutto il suo corpo! Era lui che doveva imparare!

"Forza... non sei più un bambino ormai!" Il biondo si lamentò, prendendo la mano di Jonghyun nella sua, facendogli afferrare la spugna prima di passarla sui suoi addominali. "Qui. Fai la stessa cosa che hai fatto con l'asciugamano! Non lo farò di nuovo quindi è meglio se presti attenzione! Non sono tua madre e se tu non-.... YAH! Ti ho detto di fare attenzione bastardo!"

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