Entrambi fissarono la bestia furiosa che era in piedi accanto al buco dove poco prima c'era la porta, Onew e Minho si scambiarono un'occhiata; il maggiore sussultò per l'urlo che risuonò nella stanza."Cosa diav-? O mio Dio!" Onew poté vedere la signorina Phang avvicinarsi prima di boccheggiare, portandosi i palmi sulla bocca terrorizzata. Il leader sollevò una mano in sua direzione e le rivolse un sorriso rassicurante, la donna dai capelli neri annuì anche se la sua espressione non mutò; la segretaria sbatté le palpebre un paio di volte, attonita, prima di girarsi e fissare l'entrata distrutta.
Ascoltando il mormorio dei curiosi, che erano sopraggiunti, echeggiare lungo le pareti, mentre il corridoio venne rapidamente evacuato, Onew inarcò le sopracciglia. "Avresti potuto aprire la porta sai?"
"Dov'è Key?!" Jonghyun ruggì quelle parole ancora una volta, la bestia entrò nella stanza, passando sopra la porta a terra che aveva appena rotto e si avvicinò al leader con passi frettolosi.
"Per favore, cerca di calmarti..." Onew seguì gli occhi dell'altro coi suoi, attento ad ogni segno di ostilità. "Sei troppo agitato."
No. Non solo agitato.
Jonghyun era furioso. Ed era passato solo un giorno da quando lo voleva uccidere... non poteva rischiare. L'ultima cosa di cui aveva bisogno ora era combattere con una bestia arrabbiata che non poteva uccidere ed il cui Master, l'unica persona che lo poteva domare, era lontana.
"Non voglio calmarmi, io voglio Key!" Delle iridi d'argento si incrociarono con le sue, due pugni vennero sbattuti violentemente sul tavolo.
Con un leggero fremito, Onew fissò il ragazzo fumante; Minho al suo fianco spalancò sbalordito gli occhi, facendoli diventare il doppio di quello che erano. "... Lui parla..!"
"Questo profumo..." Jonghyun sembrò ignorarli per un momento, guardandosi intorno ed annusando l'aria prima di accigliarsi. "Qualcuno era qui... e... posso percepire la paura di Key ovunque..." La sua voce uscì con un tono basso, digrignò le zanne con un ringhio arrabbiato, le iridi d'argento caddero sul ragazzo più alto che continuava a fissarlo. "Dove si trova?!"
"Lui parla davvero..." Minho non poté fare a meno di sussultare scioccato, il più basso grugnì per la rabbia prima di precipitarsi verso di lui, il soldato gemette quando le mani forti dell'altro presero il colletto della sua uniforme.
"NON TESTARE LA MIA PAZIENZA!" Jonghyun gridò mentre afferrava il vampiro dai capelli scuri per il collo e lo spingeva contro il muro, facendo cadere un ritratto.
Stavano tutti sprecando il suo tempo!
Non potevano capirlo?! Key aveva bisogno di lui! Key poteva essere ovunque e... e lui era bloccato lì! Key era teso... preoccupato... impaurito! Sentiva tutte quelle emozioni come se fossero state iniettato sotto la sua pelle e non poteva permettersi il lusso di sprecare un secondo in più! Doveva trovarlo!
"Lasciami... andare!" Delle mani si avvolsero attorno ai suoi polsi, Jonghyun emise un grugnito arrabbiato prima di sbattere la testa del soldato contro il muro, Minho emise un gemito addolorato per il colpo.
"Voi mi direte dove si trova! So che lo sapete! Voi tutti lo sapete!" Sibilò mentre guardava da sopra la spalla, fissando direttamente il leader che stava dietro di lui con una mano tesa in sua direzione.
Sorpreso che l'altro avesse previsto la sua mossa, Onew sospirò, abbassando la testa con un cenno del capo prima di mettere le mani dentro le tasche. "Molto bene." Mormorò; Jonghyun subito lasciò la presa sul collo dell'altro, Minho lo fissò tossendo, strofinando la zona interessata con un'espressione di dolore.