Era irreale.Tutto sembrava irreale e lui non era ancora sicuro al cento per cento che questo non fosse un sogno da cui si sarebbe improvvisamente svegliato.
In primo luogo, il clan aveva accettato Jonghyun una volta per tutte, accogliendolo calorosamente; poi Onew aveva convinto tutti a mangiare solo con le posate di base, una cosa per cui i bambini furono assolutamente radiosi e finalmente Jonghyun fu abbastanza sicuro per afferrare la forchetta, ed ora... eccoli lì, nella loro più grande sala comune, a festeggiare il Natale con il clan.
Si sentiva ancora un po' intorpidito.
Forse anche spaventato.
Aveva paura che tutta quella gioia che gli era stata data fosse solo uno scherzo e che volessero solo vedere la sua reazione, ma... era sicuro che quello fosse reale. E quella era la cosa più spaventosa di tutte.
Quello era vero.
Erano lì; non erano più in un'altra zona della casa da soli.
"Jjong." Key mormorò una volta che sentì un peso schiacciargli lentamente il braccio, un ammasso di capelli scuri premette contro di lui. "Jjong, non addormentarti qui." Il veggente ridacchiò al grugnito stanco con cui l'altro rispose, la bestia gli rivolse un'occhiataccia prima di lasciarsi cadere direttamente sulla spalla del biondo, strofinandosi sul collo.
Chiudendo gli occhi per il forte brivido che attraversò il suo corpo come un tornado, Key sussultò, cercando rapidamente di guadagnare una certa distanza dal contatto con il corpo di Jonghyun; spalancò gli occhi quando il suo sguardo cadde su quelli curiosi fissi su di lui, i figli dei Chen ridacchiarono prima di fuggire, scomparendo tra la folla.
Sentendo la sua faccia bruciare per l'imbarazzo, Key scosse la testa.
Accidenti... da quando aveva iniziato ad arrossire come una ragazzina?
"Keeeeyy..." Un altro piagnucolio provenne da Jonghyun, che teneva gli occhi chiusi mentre abbracciava il braccio del biondo.
Un piccolo sorriso lasciò le sue labbra, il veggente scosse la testa. Come poteva una persona così grande comportarsi come un bambino a volte? Alzando la mano, Key accarezzò le morbide ciocche ribelli e scure premute contro il suo braccio. "Yah... Sei stanco?" Chiese, le orecchie del vampiro si contrassero ad ogni risata che echeggiò nella stanza.
Ricevendo nient'altro che silenzio dalla bestia, Key alzò la testa per osservare ciò che lo circondava.
Tutto sembrava così tranquillo... perché lui era ancora così allarmato ad ogni suono forte che catturava? Si era già disabituato a stare in mezzo alla gente?
... Forse era questo il motivo.
Perché altrimenti avrebbe dovuto starsene seduto su un piccolo divano nell'angolo più buio e nascosto della camera se non fosse stato così?
Aish... aveva davvero bisogno di essere più socievole, d'ora in poi; non avevano più motivo di nascondersi.
"Ti fa male da qualche parte?" Provò di nuovo, questa volta sentendo la testa del suo Protetto spostarsi leggermente, un paio di occhi neri guardarono verso di lui.
"Do-dolore." Jonghyun cercò di dire, gli occhi felini si allargarono alla rivelazione, il veggente subito si mise seduto dritto.
"Non avrai riaperto qualche ferita, vero?" Key chiesto in allarme, costringendo il ragazzo muscoloso a sedersi prima di far scivolare le mani sotto la giacca dell'altro, tirando leggermente la camicia. "Fammi vedere. Questa era ancora molto-"
"KEY!" Il veggente sbatté le palpebre sorpreso a quel grido imbarazzato, e per il volto di Jonghyun che assunse un leggero colorito rosato, le labbra si curvarono in un broncio mentre si abbassava la camicia.