6 CAPITOLO

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Le persone a te care ti aiutano spesso a risolvere i problemi.

(ELE) (Maximus School)
SILVIA: sapete dove sono le cose di Ele?
EMMA: prova a guardare nel suo comodino, ma cosa ti serve? SILVIA: voglio cercare qualcuno o qualcosa che la potrebbe far sentire meglio. Ho trovato qualcosa, lei chi è? Sembra una giocatrice di pallavolo, si chiama Valentina Arrighetti.
ELISA: si ne ho sentito parlare, è la centrale titolare della nazionale di pallavolo. MARTINA: ma cosa hai intenzione di fare? SILVIA: vorrei farla venire per aiutarla a rimettersi. ELISA: ma come farai a farla venire? GIULIA: se volete mio padre conosce la società dove gioca e potremmo farla venire.
SILVIA: prova a chiamare tuo padre e vediamo cosa possiamo fare.
GIULIA: Silvia, ha detto che dopo aver ascoltato la storia si è cambiata e viene subito qui così poi potete andare insieme all'ospedale. SILVIA: fantastico.

Dopo mezzora Valentina era arrivata.
SILVIA: ben arrivata, io sono Silvia, un'amica di Eleonora.
VALE: piacere di conoscerti. SILVIA: il piacere è mio.

(Ospedale)
SILVIA: siamo arrivati. LORENZO: ma ... MATTEO: tu sei Valentina Arrighetti, la centrale titolare della nazionale femminile di pallavolo!?
VALE: si. SILVIA: l'ho chiamata perché prima di venire qua Ele era una sua fan. MATTEO: le farà bene stare un po' con te. E forse è meglio che tu entri da sola.

(Stanza dell'ospedale) VALE: ciao Ele. Io credo che tu sia una persona buona in fondo, e hai lasciato la pallavolo in un momento di rabbia. Quando ero piccola mi è capitato anche a me, ho dato la colpa di qualcosa che mi era successo alla pallavolo. Sono stata male in quel periodo, non mangiavo, non parlavo ... Una amica mi ha aiutato a capire che invece avevo fatto un errore lasciando la pallavolo. Io ti chiedo solo di ripensarci perche è un peccato sprecare l'amore per la pallavolo o per qualcuno e il talento che tu hai, perché, io durante il viaggio per venire qui ho guardato la tua finale di campionato, e io credo che una come te la pallavolo non la può perdere. Quindi io ti richiedo di pensarci ancora perché la vita è troppo breve per non fare ciò che si ama. E ti ho anche portato 3 regali, il pallone con tutte le firme delle ragazze della nazionale, una mia maglietta con l'autografo e una maglietta personalizzata con il tuo numero e il tuo nome. Quindi ora fatti forza. Io aspetterò finche tu non ti rialzerai.

Tutte queste parole io le ho sentite, e ho cercato di svegliarmi infatti ho aperto gli occhi.

VALE: ti sei svegliata finalmente.
ELE: ma tu sei ... VALE: si sono io.
ELE: sai ho sentito tutto quello che hai detto, grazie. VALE: questi sono per te e ti do anche il mio numero di telefono. ELE: sono molto contenta. VALE: ora vado, resto qui fuori e poi parliamo ancora, ti lascio agli altri. VALE: ragazzi, Ele si è svegliata.
MATTEO: Ele! Sono contento che tu ti sia svegliata.
SILVIA (al telefono): Emma di a tutti che Ele si è svegliata.
ELE: Silvia grazie per aver chiamato Valentina. Sei una vera amica.

LA SOGNATRICEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora