20 CAPITOLO

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Si pensa che le cose vadano male, ma c'è sempre un'possibilità.

(ELE)
Al mio risveglio trovo nella mia camera Matteo.
MATTEO: Ele come ti senti?
ELE: stanca, ma cosa è successo? Perché ho questa fascia al polso? Rispondi ti prego, non la voglio, toglimela!
MATTEO: Ele calmati!
ELE: come faccio a calmarmi?!
MATTEO: Ele tranquilla.
ELE: mi calmo solo se mi dici cosa è successo.
MATTEO: quando hai tentato di salvare Jacopo ti si sono lesionati 2 tendini del braccio destro e con la pallonata si sono rotti del tutto.
ELE: questo vuol dire che non posso più fare niente?
MATTEO: questo vuol dire che non potrai più ...
ELE: cosa vuol dire?
MATTEO: che non potrai più giocare a pallavolo, solo un miracolo ti farà continuare.
ELE: vattene, non voglio vedere nessuno, voglio stare sola.

SILVIA: si è svegliata?
MATTEO: si ma ...
FEDE: si ma cosa?
MATTEO: non ha preso bene il fatto che non giocherà più a pallavolo.

Perché a me, non voglio smettere di giocare, la pallavolo è la mia vita, io devo giocare per forza, non ha più senso vivere. Decido di chiamare Vale. In men che non si dica è arrivata in ospedale.

VALE: so tutto, me lo hanno raccontato. Ma perché sei triste?
ELE: non potrò più giocare a pallavolo.
VALE: chi te l'ha detto?
ELE: i medici.
VALE: e tu non pensi che qualche volta si possono sbagliare, io conosco tantissimi giocatori che anche dopo essersi fatti male, anche di più di te, sono tornati a giocare.
ELE: io non credo che tonerò a giocare.
VALE: sembri un'altra persona, non quella ragazza che ho incontrato la prima volta , determinata a non smettere più di giocare.
ELE: sono successe molte cose dall'ultima volta, io sono cambiata dall'ultima volta.
VALE: pensaci, vuoi veramente arrenderti senza combattere? Se cambi idea chiamami, conosco il miglior terapista d'Europa, ha curato molti atleti. Ti basta chiamarmi, hai il mio numero.

LA SOGNATRICEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora