Capitolo 7: Perchè mi sento così?

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Yuki era in preda alla disperazione, quando tornò a casa non salutò nemmeno il nonno, sbattè la porta di casa recandosi in camera sua e chiuse la porta anche di questa. Si lanciò sul letto, con gli occhi marroni scuro e con il viso pieno di lacrime. Pianse a dirotto, era la prima volta che amasse qualcuno in quel modo e forse aveva preso la sua prima delusione d'amore.

''Ti Amo? Così ha detto lei? E cosa ha risposto lui? Non...Non riesco. Non ce la faccio, non posso più trattenermi'' dopo quelle parole scoppiò in un grosso urlo di dolore interno, non poteva credere che la persona a cui teneva così tanto potesse ferirla in quel modo. Il nonno entrò chiedendo permesso. Yuki lo guardò con ancora il viso bagnato e gli occhi arrossati.

Il signore anziano lo abbracciò confortandolo e gli chiese di spiegargli tutto. Yuki partì dal principio raccontandogli sempre di quel ragazzo, con quella buffa pettinatura, con quel sorriso smagliante e con quei occhi favolosi, lo aveva ferito perchè aveva assistito alla conversazione con Yara, una sua compagna. Ella gli confessò il suo amore ma lui non la rifiutò subito, le disse di aspettare perchè non sapeva bene cosa provasse ancora.

<<Sapevo che quel ragazzo non era soltanto un amico Yuki. Lo avevo immaginato, hai sempre provato ammirazione verso lui e ne parlavi sempre con felicità. Ascoltami, dovresti chiarire questa faccenda con lui stesso. Domani a scuola, prova a chiedergli cosa questa ragazza volesse e poi ascolta quello che ti dice. Se ti dirà tutto senza alcun problema, significa che non c'è niente fra loro, altrimenti, dovresti capirlo da solo. Ricordati che la vita non è sempre luminosa, ma dopotutto dopo la tempesta c'è sempre il sole e dopo la tristezza c'è la felicità e viceversa.>>

Yuki si asciugò le lacrime e lo guardò, poi lo strinse ancora di più ringraziandolo del prezioso consiglio. Era ancora il suo nonnino. Dopo aver mangiato, fatto i compiti e qualche tempo per allenarsi, decise di farsi una bella passeggiata fuori a prendere l'aria fresca. C'era un piccolo bosco e lui andava sempre lì in mezzo per rifugiarsi e stare in tranquillità. Lì, gli uccelli cantavano, il sole traspariva tra gli alberi e le ombre che si creavano, producevano un'atmosfera perfetta. Dopo circa mezz'ora uscì ed entrò in un grande centro commerciale per vedere i prodotti in vendita anche se, tuttavia, non aveva soldi per comprare niente.

Era solito guardare i bei vestiti, c'era una splendida giacca verde con una pelliccia sul cappuccio che gli piaceva tanto. Il costo non era eccessivo e in negozio ce n'erano sicuramente di migliori, ma lui la adorava comunque. Quando finì di osservarla, si girò verso l'uscita e rimase bloccato per un paio di secondi. Vide Hinata in compagnia di Yara. Questo creò un taglio netto al suo cuore. I due lo notarono e lo salutarono da lontano, ad Hinata comparve quel solito sorriso, come se nulla fosse successo. Yuki si girò e corse velocemente, cercando di non credere a quello che aveva appena visto. A pensarci bene lui non era mai uscito con Hinata prima, la principale ragione era la grande distanza fra i due.

Le sue emozioni si miscelarono tutte insieme: Rabbia, Gelosia e Tristezza. Quella che spiccava di più però era la gelosia, i suoi occhi infatti apparvero solo gialli. ''Perchè ci sto pensando così tanto? Perchè ci sto così male? Perchè non sono così fortunato come Yara?''. Quelle, insieme a mille altre domande, gli pervasero la testa. A quel punto non sapeva più cosa fare. Si mise a correre; corse, corse, corse tanto, raggiunse il suo posto segreto nel bosco e sfogò tutte le sue emozioni pensando a tutto ciò che stava accadendo. Un forte urlo provenì dal quel posto segreto, tutti ne sentirono il tono, un urlo di dolore e disperazione. Un'aura arancione coprì lentamente il suo corpo e delle fiamme divamparono improvvisamente, gridò con tutta la sua voce, mentre le fiamme si espansero sempre più<<Perchè? Perchè è così sbagliato? Perchè mi sento così??!!!>>.

Tutti scapparono terrorizzati, Yuki continuò ad urlare, i suoi occhi erano rossi di rabbia, alla fine non poteva avere una vita normale come tutti gli altri, non c'era modo per poterci riuscire, doveva accettare il fatto di essere diverso e quelle fiamme ne erano la prova; non riusciva più a controllarsi, quindi come poteva stare vicino ad Hinata.

<<Yuki!!>> da lontano si sentiva gridare il suo nome, il ragazzo sorpreso si girò e lo vide lì che lo chiamava. <<Yuki!! Smettilaa!>>, si stava avvicinando correndo verso di lui. ''Non avvicinarti, starei peggio altrimenti''. Ma non riusciva a parlare, la sua voce fu smorzata <<Yuki...>>, il suo tono era diventato serio, triste e malinconico. Non capiva perchè quella reazione, ma il ragazzo ebbe il coraggio di parlargli <<Perchè non sei con Yara la tua amica? O per meglio dire la tua fidanzata??! Dimmi, perchè mi sento così? PERCHE'??!!>> furono parole gridate con tutto il dolore nel cuore, le fiamme stavano per imperversare quando Hinata si lanciò verso di lui abbracciadolo. Lui spalancò gli occhi e rimase muto. Le fiamme poco a poco divennero più basse fino a scomparire.

<<Yara non è la mia fidanzata. Non so cosa tu abbia sentito, ma io non la amo>>. Gli occhi di Yuki si chiusero lentamente e poi divennero marroni di tristezza. Si inginocchiò a lui e gli afferrò i vestiti <<Perchè mi sento così allora? Perch...>> Non finì in tempo la frase che venne interrotta dalle sue lacrime. Hinata sorrise, si abbassò e lo abbracciò. <<E' stata una lunga giornata, andiamo a casa>>. Dopo pochi minuti si alzarono e andarono a casa, in silenzio. Hinata lo accompagnò per tutto il tragitto, poi se ne andò.

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