Margaret's POV
Oh mio dio...
Sento la mia amica iniziare ad urlare, perché sulla pagina aperta, esattamente pagina 98, c'è una scritta, una scritta rossa, una scritta rossa come il sangue, anzi credo proprio che si tratti di sangue. C' è scritto: Ci dispiace Antoine, ma siamo stati costretti. Ho bisogno di aria. Mi precipito fuori, nonostante sia notte fonda. Il mio cervello è sintonizzato su una parola, una sola parola. Sangue. La frase era stata scritta con sangue. Cadavere. Litigio. Sangue. Mi dispiace. Siamo stati costretti. Milioni di parole si confondono nella mia mente. Sento nell' altra stanza la mia amica dire tra le lacrime: -Allora è vero, mia zia era un' assassina...- Passiamo la notte in uno stato di trance, siamo sedute sul divano a guardare il libro, libro che per la cronaca nessuna di noi due ha intenzione di toccare. È come se tutto fosse coperto da una nebbiolina, come se le nostre orecchie fossero coperte da ovatta. Osserviamo tutto, ma senza vedere niente. La mattina arriva come una sorpresa, il sole inizia a illuminarci, a riscaldare i nostri corpi indolenziti dalla posizione in cui eravamo e farci tornare alla realtà, scioglie con un solo raggio quella nebbia che ci aveva racchiuso per tutta la notte, portandoci sia calore sia protezione. -Maggie secondo te è sangue umano?- -Non lo so ma che importa questa è la conferma che tua zia e quel maledettissimo pescatore hanno ammazzato una persona!- -Ho bisogno di una doccia.- afferma la mia amica detto questo si alza e sale le scale. Io, non volendo ancora avere davanti quella vista spaventosa prendo un tovagliolo e chiudo il libretto con molta attenzione. Che schifo è da ieri che giochicchio con questo coso. Improvvisamente una preoccupazione si insinua dentro di me. -Nicole? Nicole!- urlo precipitandomi su per le scale andando a sbattere contro la mia amica che stava scendendo altrettanto velocemente, l' urto fa cadere entrambe e ci ritroviamo a terra dopo una bella ruzzolata giù dalla rampa. -Ahia Maggie! Mi lasci il braccio?- -Parla lei, ti faccio notare che ho il tuo ginocchio incastrato nel mio fianco- dopo qualche minuto passato a cercare di disincastrarci mi chiede -Esattamente perché mi hai chiamato?- -Perché te sei nei guai Nicky, hai rubato un libro che insieme alle dichiarazioni dei ragazzi potrebbero far mandare un assassino in prigione!- -Si e allora?- -Nicole svegliati! Assassino... Persona che uccide gli altri.. Tu hai il suo diario.. Se lo scopre avremmo un altra scritta su quel diario e non sono certa che sarà su fiorellini e unicorni che vomitano arcobaleni!- -Margaret tu vedi troppi film gialli, nessuno verrebbe mai ad ammazzarmi, anzi nessuno verrebbe proprio in questa villa, ti prego hai mai sentito qualcuno bussare a quella porta prima d' ora?- Toc Toc guarda spero proprio che si Kalof così impari. Ci avviciniamo molto lentamente alla porta che apriamo mettendoci poi ad urlare. Sfortunatamente davanti a noi non c' era un assassino pazzo furioso con un ascia sanguinante in mano ma due ragazzi non avrebbero fatto mai male ad una mosca. -Liam, Lou, ci avete fatto prendere uno spavento tremendo- esclama la mia amica portandosi una mano al cuore. -Noi eh? Non voi che aprite la porta mettendovi a urlare- risponde prontamente Louis. -Abbiamo passato una nottataccia- dico facendoli entrare in casa -Cappuccino?- -Si grazie- rispondono i due mori -Okay.. Nicole quattro cappuccini- -Va bene- sento urlare dalla cucina -Dormito male eh?- chiede premurosamente Liam -Più che altro non abbiamo dormito proprio, ma stiamo bene- -È colpa nostra non dovevamo parlarvi del cadavere, è quella la causa dell' insonnia vero?- -Indirettamente, ma si- dice una voce dietro di me, la mia amica entra con un vassoio con sopra quattro tazze fumanti e quattro cupcakes che avevamo comprato il giorno prima. Restiamo zitti per un po' con solo il ticchettio del gigantesco orologio come sottofondo quando Louis finalmente si decide a porgerci quella domanda -Indirettamente?- la mia presa sulla tazza fumante aumenta. -Ehm.. Nicole voleva dire che era il pensiero di...- -Ragazze non mentiteci potete fidarvi di noi.- due paia di occhi uno azzurro uno nocciola si inchiodano nei nostri. -Va bene..- risponde ovviamente prima di me la mia amica -Allora... quando siamo arrivate qui.. abbiamo trovato un diario, scritto con un alfabeto strano che conosce solo la mia famiglia e diciamo che molto lentamente stiamo cercando di tradurlo. Mia zia nelle prime pagine diceva che si era trasferita qui perchè le piacevano i misteri. E che voleva informazioni su questa casa. Questo ci porta al viaggio che Maggie e Niall hanno fatto in biblioteca per prendere dei libri per ricavare informazioni..-
-Il secondo passo era di andare da qualcuno che conosceva il posto e che conosceva Béatrice e chi meglio di Kalof poteva aiutarci?- continuo io -Quindi Nicole si reca, accompagnata da Zayn, dal pescatore e li, sentendo una bugia dopo l' altra, decide di prendere l' iniziativa e cercare qualche indizio da sola, trovando quello.- indico con un cenno di testa il libretto poggiato sul tavolo -Al suo interno c' erano delle foto, una mappa della casa, e un disegno firmato A.L, stesse iniziali dell' autore del libro che vi abbiamo dato e anche quelle del diario di mia zia. Quindi pensiamo: dai è fatta abbiamo abbastanza indizi per vedere se mia zia è davvero morta a causa di un infarto!- dice Nicole -Poi veniamo da voi, che ci raccontate del cadavere, noi stupidamente non ci diamo tanto peso, cioè dai un morto si sarebbe notato, la sera però, faccio per sbaglio cadere il libro di Kalf che si apre a pagina 98 e... Beh.. non è stato esattamente un bello spettacolo..- finisco io "che cosa è successo? " chiede Liam preoccupato senza mai scollarci gli occhi di dosso. Io deglutisco rumorosamente e rispondo con voce incerta ed abbassando lo sguardo "C'era una scritta.... una scritta fatta col... " alzo gli occhi in modo da fissarlo in quelli del castano " col sangue." Concludo poi fredda come se fingere che la cosa non mi spaventi possa far in modo che non sembri così terrificante come invece è. A Louis viene un conato di vomito, così la mia amica gli si fa subito vicina per vedere se sta bene ma lui la rassicura, mentre Liam mi chiede di poter osservare il libretto di Kalof. Glielo consegno mal volentieri- non mi piace dover toccare quo coso- e lui lo fissa in silenzio per alcuni minuti che mi sembrano interminabili prima di esclamare: "dovete farlo analizzare." Cosa?! "Liam ma sei impazzito!?" Chiede la mia amica sconcertata "Ragazze è necessario... potreste fare il confronto del DNA col tuo per vedere se è di Béatrice e poi potreste scoprire se appartiene davvero ad una persona o ..che so a qualche animale!" Le risponde Liam come se ciò che sta dicendo fosse la cosa più naturale del mondo "Liam non sappiamo di chi ci possiamo fidare.. a quanto mi sembra di aver capito tutti sull'isola conoscono Kalof e qualcuno potrebbe essere suo complice. Se dovesse venire a sapere che noi sappiamo..." rabbrividisco "ci potrebbe uccidere" conclude Nicole che adesso sembra convinta che quell'uomo potrebbe essere pericoloso "hanno ragione le ragazze, Liam" si intromette Louis che si è ripreso dallo shock "non possono fidarsi di nessuno... dovremo indagare in incognito " "dovremo?" Chiede Nicole sorridendo "Certo! Non se ne parla che vi lasciamo da sole in questo pasticcio" ammicca il ragazzo. "Grazie..." dice Nicole sorpresa da tanta gentilezza "Ma vi prego non ditelo a nessuno! Nemmeno agli altri ragazzi.." "A nessuno, promesso" ci dice Liam cercando di sembrare confortante ma si vede chiaramente che l'idea di una casa dove sono successi più omicidi non gli piace per niente. E tanto meno gli piace l'idea di non poterlo dire a nessuno e di non poter fare delle ricerche alla luce del sole. Ma non abbiamo altra scelta. Passiamo il resto della mattinata cercando di dimenticarci della scritta di sangue, ma anche se sorridiamo, ridiamo e scherziamo e all'esterno sembriamo solari e allegri, all'interno stiamo tremando ed i pensieri macabri con i quali ci siamo svegliati non ci hanno ancora abbandonati. Verso mezzogiorno i due ragazzi devono tornare a casa, così li accompagnamo alla porta con la promessa di rivederci nel primo pomeriggio per fare il punto della siruazione. Ci saremmo visti a casa loro perchè con quello che avevamo scoperto nessuno ha molta voglia di parlare di certi argomenti nella così detta 'villa dei misteri'. "Allora ci vediamo oggi pomeriggio, ragazze" dice Louis fingendo di essere allegro, ma si vede benissimo che ha... paura. "Siate puntuali mi raccomando" sorride Liam baciando sia me che la mia amica sulla guancia per poi avviarsi col suo amico verso il vialetto di casa loro. Chiudiamo la porta di casa dietro le nostre spalle. Non ho voglia di parlare del mistero... spero che Nicky non si offenda, ma proprio non ce la faccio. Un killer potrebbe voler ucciedere la mia migliore amica... "Cucini tu!" Urla Nicole dal piano si sopra. E io che mi preoccupavo! Quella pensa sempre a mangiare! Sorrido e mi dirigo in cucina per vedere di mettere insieme un pranzo. La giornata non sembra un gran che, quindi in fondo non mi dispiace molto se non andremo a mare e passeremo il pomeriggio con Liam e Louis. Prendo dalla dispensa un pacco di pasta e metto su l'acqua per cuocerla; in pochi minuti il pranzo è pronto ed io e Nicole ci sediamo in salotto davanti alla tv con i piatti sulle ginocchia. Finiamo di mangiare verso le tre e prepariamo tutti gli "indizi" che abbiamo trovato dal nostro arrivo e ci avviciniamo alla porta, ma io mi ricordo che ho dimenticato in camera gli altri due libri che avevo preso in prestito in biblioteca, così dico a Nicky di andare avanti mentre io corro su per le scale.
STAI LEGGENDO
Ready or not? //N.H. Ashton Irwin Ziam Larry//
Fanfiction"Ho sempre odiato la mia città, c'era qualcosa in quel posto da renderlo troppo normale, o almeno per me. Saranno forse le casette tutte uguali, o il paesaggio sempre costante, o forse ero solo io.. Mi sentivo un' estranea, non lo sentivo casa mia n...