Nicole's pov
Ho sempre odiato la mia città, c'è qualcosa in quel posto da renderlo troppo normale, o almeno per me. Saranno forse le casette tutte uguali, o il paesaggio sempre costante, o forse sono solo io.. Mi sento un estranea, non lo sento casa mia nonostante abbia passato in questa piccola cittadina vicino a Londra tutta la mia infanzia.. Forse è per questo che questa inaspettata vacanza non mi dispiace per nulla..
//Due giorni prima//
"Nicky! Coraggio svegliati! Non ne posso più, non so che fare!" La voce squillante della mia migliore amica aiuta i raggi di un caldo sole estivo a svegliarmi. Stropiccio gli occhi e la figura appannata di Maggie mi risulta sempre più chiara. Sbadiglio e mi metto a sedere mentre la mia amica continua il suo discorso "Oh Nicky! Finalmente sei sveglia! Tua madre ci vuole per la colazione, ormai sono quasi le undici." Finisco di svegliarmi e noto che la mia amica è già vestita, truccata e porta i lunghi capelli biondi (tinti per la prima volta qualche anno fa, fu amore a prima vista) raccolti in una treccia ordinata. Mi fissa con sguardo severo, così mi decido ad alzarmi e ad andare in bagno a sistemarmi. La supero bruscamente, afferro i primi vestiti che trovo nel cassetto e sbatto la porta del bagno per fermarmi davanti allo specchio: al primo impatto sembro uno zombie. I miei capelli color mogano sono tutti arruffati, il pigiama sgualcito ed il mascara della sera prima è colato tutto sotto gli occhi donandomi un aspetto da panda. Sbuffo e mi sciacquo il viso con acqua fredda, pettino velocemente i capelli ed indosso i vestiti prima di precipitarmi fuori dal bagno, afferrare per un polso la mia amica che mi aspetta scocciata e scendere di corsa le scale in legno che conducono alla sala da pranzo al pian terreno. "Buongiorno mamma" dico passando al fianco di mia madre che cucina dei pancake e lasciandole un frettoloso bacio sulla guancia. "Buongiorno ragazze! Dormito bene?" "Benissimo signora White, grazie" risponde la mia amica sfoggiando uno dei suoi sorrisi più smaglianti. Come può sorridere di prima mattina? La sola idea di essere di buonumore appena svegli mi pare inconcepibile. Mentre mi avvio stancamente verso il tavolo suonano alla porta. Ignorando io completamente il suono essendo troppo presa dall' imburrare una fetta biscottata , mia madre è costretta ad andare ad aprire ritrovandosi davanti un uomo sulla quarantina, leggermente stempiato e con i capelli neri brizzolati, una valigetta di pelle in mano e vestito di tutto punto, cioè ma io dico come fai ad essere vestito così di prima di mattina?!
Il signore si siede su una sedia, non prima di aver chiesto quindici mila volte se 'si può accomodare', e tira fuori da una cartelletta vari plichi di fogli: "La signora White immagino.." Dice rivolgendosi a mia madre che ha l' aria stranita almeno quanto la mia, "sono davvero addolorato di informarla della sorte di vostra zia Béatrice Armstrong, deceduta tre giorni fa nella sua villa sull'isola di Kyros" E chi sarebbe questa zia Béatrice? ....forse una lontana parente di mamma... Glielo chiederò dopo... Penso mentre l'avvocato fa firmare molte pratiche a mia madre che ha un'aria tutt'altro che addolorata.Maggie's pov
Wow Nicky sei davvero una grande attrice. Questo è tutto ciò che riesco a pensare mentre cerco di non ridere a causa della faccia della mia amica. Ci vuole un quarto d'ora pieno prima che l'avvocato con voce solenne annunci "Okay signora, grazie mille per la sua disponibilità e ancora le mie più sentite condoglianze per la vostra perdita. Ne sono davvero rammaricato. Buona giornata." e si dirige verso la porta per andarsene. Poco prima di scomparire dietro la porta chiusa l'avvocato si ferma e indugia verso la signora White: "Signora, ci sarebbe ancora un'ultima cosa che dovrei comunicarle..." "Certo mi dica tutto" risponde la madre di Nicky sorridendo mestamente. "Ecco, vede signora... Prima di morire vostra zia ha lasciato una cospicua eredità, aveva guadagnato molti soldi in vita e amava il lusso..." La signora White incita l'avvocato a continuare con lo sguardo, così l'uomo riprende il discorso che aveva poco prima interrotto per cercare le parole adatte. "Ecco, beh comprendo che questo non vi ripagherà di una perdita così grave, ma la signora Armstrong vi ha lasciato.. Ecco suppongo che sia meglio parlarne in un luogo più adatto. Presentatevi domattina alle sette in punto nel mio ufficio. Ne parleremo là." Detto questo da alla signora White il suo biglietto da visita e ci saluta con un cordiale "arrivederci."
Appena esce di casa inizia il caos, io e la mia amica iniziamo a tempestare di domande la povera madre di Nicole che non riesce a darci delle risposte visto che noi non gliene diamo il tempo. Quando finalmente finiamo di porre quel mare di interrogativi che ci ronzano per la testa, la signora White ci spiega meglio la situazione "Ragazze ferme, ferme... Io non ho la più pallida idea di chi sia questa Béatrice... Ma a quanto pare lei conosceva noi sennò non avremmo avuto questa bella visitina da parte di quell'avvocato, però se mi ci fate bene pensare..." Si allontana e ritorna in cucina con un gigantesco album di fotografie che getta con un tonfo sul tavolo di marmo. Inizia a girare le pagine frettolosamente e io riconosco le foto di lei e dei suoi genitori da giovani. Improvvisamente si ferma e tira fuori dall'album una foto sgualcita, che ritrae i nonni di Nicky e una terza persona in mezzo mai vista in vita mia, cosa abbastanza strana visto che io potrei essere considerata come una di famiglia; sin da quando ci siamo conosciute infatti io e Nicole abbiamo subito iniziato a invitare l' altra in vare case dei nostri parenti: zii, nonni, cugini, cugini di secondo grado e quant'altro, quindi il fatto di non conoscere un membro della sua famiglia mi destabilizza. Guardando però la faccia della mia amica vedo che anche lei non ha la più pallida idea di chi sia la persona ritratta della foto. Prende con molta calma l'immagine dalle mani della madre e si avvicina a me, gira lentamente la foto e dietro c' è scritto, con una scrittura molto elegante, Kyros 1954. Osservando attentamente la foto noto che sullo sfondo c' è l' immagine di una gigantesca villa che affaccia direttamente sulla scogliera. "Non dirmi che..." Inizia la mia amica alzando lo sguardo dalla foto "... La casa è della tua defunta zia!" Finisco io intercettando il suo sguardo. La bocca della mia amica si apre in un sorriso e dopo due secondi iniziamo a saltellare per tutta la casa gridando "ABBIAMO FINALMENTE UNA VILLA AL MARE!!!" "Ferme ferme, ferme, calme ragazze!" Ride la madre di Nicky "non sappiamo a chi è stata lasciata la villa..."
Il giorno dopo ci rechiamo a Londra nell' agenzia dove, immagino, lavora l' avvocato. Entriamo nel palazzo e subito ci accoglie una signora chiedendoci se abbiamo bisogno di un aiuto. Le mostriamo il biglietto che ieri ci ha dato l' uomo e subito l' assistente esclama: "Oh il signor Smith! Secondo piano, seconda porta a destra" seguiamo le istruzioni e ci ritroviamo davanti una porta aperta che conduce in un ufficio molto ordinato. Su un muro c' è una grande finestra che mostra una bella vista su Londra. L' ufficio è tutto sui colori del marrone. Le pareti sono beige e ad esse sono appese foto di varie città tra cui riconosco New York, Parigi, Firenze e Londra stessa. Camminiamo su un pavimento ricoperto da un parquet chiaro fino ad arrivare ad una scrivania fatta di legno e cosparsa di fogli rigorosamente ordinati. Dietro di essa siede Mr Smith che non accorgendosi di noi continua a compilare fogli su fogli. "Ehm Ehm" tossicchia la mia amica per avere l' attenzione dell'avvocato. "Oh, signora White, giusto?" "Esattamente, buongiorno signor Smith", sorride la signora White "Bene, ecco signora White, mi permetta di porgerle ancora le mie condoglianze. Beh detto ciò ecco... " Nicky mi sussurra all'orecchio "vediamo quante volte dice ecco in un minuto." Soffoco una risata attirando però l'attenzione dei due adulti presenti nella piccola stanza. "Scusatemi" sussurro abbassando lo sguardo e la madre di Nicky e il signor Smith tornano a parlare della zia morta. "Ecco signora White, la signora Armstrong aveva su una piccola isola, l'isola di Kyros , una bellissima villa" gli occhi di Nicky si illuminano; "eh... Ecco avrebbe deciso di lasciarla in eredità a... A voi."
POV NICOLE
Io e Maggie stiamo per svenire, ragazzi una villa! Al mare! Su un isola! Il sogno di qualunque teenager! Prima che possiamo iniziare a sclerare, Mr Smith ricomincia a parlare "Eh beh.. Ecco nel contratto c' è scritto che dovete recarvici dopo due giorni dall'aver appreso la notizia, quindi beh ecco... Per ereditarla dovete arrivare entro mezzanotte di domani alla villa.
// fine flashback //
Ho sempre odiato la mia città, c' è qualcosa in quel posto da renderlo troppo normale, o almeno per me. Saranno forse le casette tutte uguali, o il paesaggio sempre costante, o forse sono solo io.. Mi sento un estranea, non la sento casa mia nonostante abbia passato in questa piccola cittadina vicino a Londra tutta la mia infanzia.. Forse è per questo che questa inaspettata vacanza non mi dispiace per nulla.. Fuori piove e il paesaggio scorre monotono fuori dal finestrino. Maggie si è addormentata ed io sto ascoltando la musica mentre fantastico sulla villa della zia Béatrice e sull'isola di Kyros. Osservo gli abeti scorrere velocemente mentre mi addormento sulle ultime note di Photograph.
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SPAZIO AUTRICE
Hey! Salve popolo di wattpad, siamo una nuova page, questa è la nostra prima storia, siamo due ragazze e ci chiamiamo entrambe Francesca. Speriamo che vi piaccia la nostra storia! Aggiorneremo dalle 1 alle 2 volte alla settimana. La storia si evolverà col passare del tempo e arriveranno anche dei nuovi personaggi......
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Ready or not? //N.H. Ashton Irwin Ziam Larry//
Fanfic"Ho sempre odiato la mia città, c'era qualcosa in quel posto da renderlo troppo normale, o almeno per me. Saranno forse le casette tutte uguali, o il paesaggio sempre costante, o forse ero solo io.. Mi sentivo un' estranea, non lo sentivo casa mia n...