Capitolo 17

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Pov's Kristal

Sono passati esattamente 4 mesi da quando Harry mi ha detto indirettamente che mi amava.

Le cose sono cambiate radicalmente.
Io e Harry stiamo insieme, o almeno ci proviamo; non sempre è tutto rose e fiori.

Quella mattina avevo portato Darcy al parco, mentre Harry stava cercando un lavoro dopo che lui e gli altri componenti della band avevano deciso di prendere strade differenti essendo quasi tutti sposati e prossimi a diventare papá.

Libero Darcy dal passeggino e come un fulmine si dirige verso l'altalena.

'Mamma'- urla
'Dimmi amore'-dico dolcemente
'Mi spingi?'-chiede

Inizio a spingerla, mi piace vederla sorridere e ridere.

Mi sento giungere i fianchi. Mi giro di scatto e mi trovo davanti Harry.
'Ciao piccola'- dice baciandosi
'Ciao. Cosa ci fai qui?'-chiedo
'Ho trovato un lavoro'
'Davvero?'-chiedo emozionata
'Si'
'Che lavoro è?'
'Mi hanno preso come vicecapo di Vogue'-dice emozionato
'È? Ma come hai fatto?'
'Mia zia è la direttrice e diciamo che mi doveva un piccolo favore'
'Harry!'-lo sgrido
Lui alza le mani in aria e ride.

Verso le undici tornammo a casa per mangiare, ma non credevo che tornare a casa fosse una cosa brutta.

Davanti a casa mia c'erano due agenti della polizia.
Tossí per farmi notare e riuscì nel mio intento, infatti si voltarono.
'Salve, lei è la signorina Kristal?'-chiese uno dei due agenti
'Si, sono io. È successo qualcosa'- volevo sembrare calma, ma dentro stavo morendo dalla paura.
'Le dobbiamo comunicare una brutta notizia signorina'-incominció l'agente-' sua madre ha avuto un brutto incidente ed è ricoverata in gravi condizioni all'ospedale Great Ormond'-conclude

Sono sconvolta, non posso crederci.
Immediatamente Harry mi porta in macchina e parte come un razzo diretto all'ospedale anche se le trafficate strade londinesi non permettono di superare i 50Km/h.

Appena arriviamo mi precipito all'interno dove vengo accolta da un'infermiera che ci chiede dove siamo diretti.
Dopo averci dato tutte le indicazioni ci dirigiamo verso l'ascensore che ci porterá al piano dove mia madre è ricoverata.

Stanza 110.

Eccola!
Cautamente entriamo dentro e vedo mia madre ricoperta dal gesso e dai numerosi tubicini.
Mi salgono le lacrime e questa volta non le trattengo.
Escono come fiumi e non intendono fermarsi.

Dalla porta del bagno esce mio padre con gli occhi rossi e gonfi.

Non lo sentivo da molto e non lo vedevo da tanto, ma devo ammettere che mi è mancato tantissimo.

Mi avvicino a lui che allarga le braccia e senza pensarci lo stringo forte.

Parliamo per tutto il pomeriggio e alla sera lo invito a mangiare a casa mia.

Ora lui è in sala a giocare con la piccola, mentre io sto sparecchiando la tavola.

'Piccola'- dice Harry
'Ehi'-rispondo
'Vedrai che si sistemerá tutto'-mi consola
'Lo, spero, davvero'-rispondo dandogli un dolce bacio a stampo

SPAZIO A ME
Scusate l'enorme ritardo,ma non ho avuto davvero tempo.
Ammetto che è cortissimo, ma spero vi piaccia lo stesso.
Fatemi, ovviamente, sapere.
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