**TROYE'S POV**
Il profumo di crêpes alla Nutella mi invade le narici e io apro gli occhi; li frego un po' con le mani. Metto a fuoco la scena davanti a me. Tyler in boxer con i capelli bagnati che gli ricadono sulla fronte. Appoggia un vassoio sul letto; sopra di esso c'è un piatto con delle crêpes all Nutella, un bicchiere è una brocca piena di succo d'arancia. Lo guardo e sorrido poi addento una crêpe; il cioccolato mi si scioglie in bocca. Sua madre si affaccia alla porta, giusto in tempo per vedermi baciare Tyler. Divento rosso come un peperone; mi sento come un bambino colto in fallo. Tossisco nervoso e Jackie ridacchia "Troye, non ti preoccupare; acqua in bocca. Vi lascio la vostra privacy" dice per chiudere la porta. Guardo Tyler "Mi accompagni in ospedale dopo?" Chiedo con la voce spezzata. "Certo" mi dice lui abbracciandomi. Nonostante lui sia più basso di me, le sue braccia muscolose mi fanno sentire al sicuro, protetto. Ci vestiamo nel silenzio più totale. "Sei sicuro?" Tyler spezza quel silenzio. Meno male, non ce la facevo più. "Sì, sono sicuro. Ti conosco da poco, ma mi sei stato più vicino di chiunque altro" dico poi gli sfioro un braccio.
'Perchè ti amo' sento i suoi pensieri. Un sorriso da ebete mi si forma sulle labbra.**TYLER'S POV**
Perché ti amo, penso dopo quello che ha detto. Lui fa un sorrisino ebete. Sembra quasi che mi legga nel pensiero. E se davvero potesse farlo? Oh mio Dio, anche mentre noi... Oh no, no e no. Spero proprio di no, altrimenti sarei incastrato. Saliamo in macchina e lui mi guarda mettere in moto l'auto. Si tortura le mani poi con un fil di voce mi parla "Tyler, cosa siamo noi due?" Chiede. Rimango lì lì pensandoci e poi la risposta più ovvia mi viene in mente "Troye, tu sei il mio ragazzo" dico. Lui sorride ma continua a guardarsi le mani "E a scuola? Cosa saremo a scuola?" Chiede. "Semplici amici" affermo convinto. Non potevamo assolutamente dire di essere gay e/o di stare insieme. Avremo fatto una brutta fine. Quello che era successo all'ospedale - il bacio è tutto il resto - è stato un atto disperato. Non sapevo cosa fare e sembrava il modo migliore per calmarlo... Almeno nei film funziona così.
Ho sempre odiato i muri bianchi e asettici degli ospedali. Seguo Troye che in poco tempo trova la stanza di sua sorella. Entra senza bussare; io lo seguo chiudendomi la porta alle spalle. Sorrido ai genitori di Troye che si avvicinano a me e mi salutano. "Usciamo un attimo; tienili d'occhio" mi dice il padre di Troye. Non so come si chiami; ma annuisco comunque. Mi giro e trovo una scena a dir poco commovente. Lui le sorride mentre Sage guarda le loro mani intrecciate piangendo. "Sage... Mi sei mancata" dice lui e lei lo guarda; non fiata. Sage mi nota "Sei tu l'amico di Troye?" Chiede asciugandosi le guance. "Sì " rispondo gentilmente. "Sai, puoi anche non mentirmi..." Inizia lei ma io la interrompo. "No, io voglio bene a tuo fratello" dico io convinto e un po' irritato per l'accusa che mi è appena stata fatta. Lei mi guarda "No, tu non mentirmi. Io so che non vuoi bene a mio fratello... Lui ti piace, e anche tanto. Anzi, tu lo ami, oserei dire " dice lei guardando me, poi Troye, poi me, poi di nuovo Troye.
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Ehi...
Scusate se il capitolo è cortissimo rispetto al solito, ma non sto molto bene e sto collassando. Dunque vi prego accontentatevi, rimedierò con il prossimo. Ve se ama, byeee💕💕
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Touch || Troyler (In Revisione)
RandomUn solo tocco e sento quello che pensa quella persona. Ecco la mia vita riassunta in una riga, ecco la vita di Troye Sivan Mellet. Penserete che sapere cosa pensa la gente sia bello, vi sbagliate alla grande. Fa schifo.