Capitolo 12

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**TYLER'S POV**

Negli ultimi due giorni non ho sentito Troye, ma ho saputo che sua sorella è tornata a casa. Lo incrocio nei corridoi, mi sorride e poi tira dritto. Come faccio io; devo salvare la mia reputazione. Mi tocca mangiare con Caspar oggi.

Quando arrivo in giardino, vedo una ressa di gente che urla "Rissa! Rissa!" e non curante mi avvicino a Caspar. Quando quest'ultimo di sposta noto il ragazzo steso a terra... E' Troye. Ha un braccio completamente graffiato e livido. Ha anche un livido che si estende su tutto lo zigomo, un taglio sul sopracciglio e il labbro spaccato. Spintono via Caspar urlandogli insulti su insulti. Troye mi guarda preoccupato, facendo segno di no con la testa. Mi avvicino a lui lo stesso; gli tendo la mano e lo aiuto a rimettersi in piedi. "Tyler; ma che cazzo fai?" mi urla Caspar. "Smettila, Caspar. Te la prendi con qualsiasi persona, anche se non ti ha fatto niente" urlo di risposta. "Non mi hai mai fermato. Perchè proprio con lui, Tyler, uh? Cos'ha di tanto speciale questo sfigato?" urla lui, ancora. E' la goccia che fa traboccare il vaso. "Si da il caso, che io ami questo sfigato. Sì, esatto, lo amo. Ah, ed è il mio ragazzo. Dunque stai alla larga".

**TROYE'S POV**

Diciamo che un occhio nero non sta bene a nessuno, in particolar modo a me. Entro in casa, mano nella mano con Tyler. "Oh mi dio, tesoro; che ti è successo?" mi chiede mia madre in tono apprensivo. Mette due dita sotto il mio mento per esaminare meglio il mio occhio. "Mamma, non è nulla" dico storzando il naso. "No, tesoro. Questo non è nul..." fa per dire, il suo sguardo si posa sulla mia mano stretta a quella di Tyler. "Sì, mamma" dico raccogliendo tutto il mio coraggio. "Troye... Tyler..." mia mamma ci stringe in un forte abbraccio "Benvenuto in famiglia, Tyler" dice. "Grazie, signora Mellet" risponde lui. Aspetta, cosa? Pensavo che mia mamma desse di matto, invece, ha agito come se lo sapesse da sempre. Quando mia madre scioglie l'abbraccio, guardò negli occhi Tyler "Ti dispiace pensare tu a medicare Troye mentre io preparo il pranzo? Mangi da noi?" chiede. Il ragazzo al mio fianco fece un sorriso a 32 denti "Con molto piacere, signora Mellet" disse. Mia madre posò una mano sulla spalla di Tyler "Chiamami pure Laurelle. E ora, forza, andate a medicare questo disastro" dice mia madre.


Andiamo al piano superiore, nel bagno della mia camera. Ci mettiamo un bel po' per scavalcare tutti i vestiti sparsi sul pavimento. Finalmente arriviamo al bagno; questo, a differenza della mia camera, è pulito e ordinato. "Dov'è la roba?" mi chiede Tyler. "Nel primo cassetto" dico indicando il mobile di fianco al lavandino. Lui prende tutto quello che gli serve: disinfettante, garze, fasce  cerotti. "Troye, devi sederti... Sei troppo alto, non ci arrivo!" dice quasi ridendo. "Aspetta, ti aiuto" dice mettendomi la mano appena sopra le costole. "Ah!" quasi urlo, stringendo i denti. "Ehi, ehi, Troye. Calma. Fammi vedere" dice Tyler. Io inspiro ed espiro profondamente. Mi siedo e tolgo la maglia, sfilando prima la testa e poi le braccia. Mi guardo il costato, un'enorme chiazza violacea si estende su di esso. "Mi... Mi fa male a respirare" dico piano. Tyler si avvicina e guarda meglio il livido esaminando le opzioni sul da farsi. "Hai della crema per ematomi?" chiede e io indico il primo cassetto. Lui prende un tubetto di crema e me la spalma sulla pelle, poi si lava le mani. Mi fascia il costato; faccio un verso di dolore. "Troppo stretto?" chiede guardandomi negli occhi preoccupato. "No, va bene" dico prendendo fiato. Una volta che ha finito di fasciarmi il costato e di medicarmi le ferite sul viso, mi porge un antidolorifico. Mi stendo sul letto; di fianco a me si stende Tyler. "Va meglio?" chiede, continuando a guardare il soffitto. Giro un po' la testa e lo guardo "Grazie di avermi aiutato" dico. Tyler si gira su un fianco guardandomi negl'occhi. "Ti amo" mi sussurra, continuando a tenere lo sguardo nei miei occhi. "Anch'io" sorrido. Lui mi un bacio, poi due, poi tre, poi quattro, cinque, sei, sette... Continua a baciarmi con passione. Come se fosse l'ultima volta. Come se non potesse più smettere.


Touch || Troyler (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora