Vecchi incontri e nuove amicizie.

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Cameron??!!

Era il mio fratellastro, infatti mia madre aveva sposato un altro uomo facendo così nascere Cameron.

Il 14 giugno 1992 si è risposata con mio padre concependo prima me e una futura figlia in cielo con lei.

Era rimasto sempre lo stesso, alto, biondo, con quegli occhi blu scuro e  muscoloso, come del resto tutti quelli della sua età.
Con la palestra però aveva allenato i suoi muscoli e non il suo cervello, la sua intelligenza era pari a 0.
Quando Dio distribuiva l'intelligenza era a fare le flessioni o i pesi.

«Cameron?! » urlo sbalordita.
«Michelle?! » ripete lui contemporaneamente.

«Allora sei viva? Pensavo fossi morta anche tu!»

Non aveva mai accettato il fatto che sua madre avesse risposato un altro uomo e per ciò aveva sempre provato odio nei confronti della mia famiglia e madre stessa.

«Sono qui in carne ed ossa, durante questi anni il mio cervello è maturato. E il tuo?Ah no dimenticavo non ne hai mai avuto uno» gli sussurro all'orecchio.

«Oh, tesoro, sei rimasta sempre la solita stronza vedo!»

In effetti abbiamo entrambi dei carattereri molto scontrosi, con una sola scintilla facciamo divampare un incendio.

«Io non sono cambiata e non cambierò mai, soprattutto per uno come te» afferro le mie cose e mi sposto al banco affianco.

***
La giornata passa molto velocemente, anche se nei corridoi incrocio sempre Cam e il suo gruppetto di amici ancora più stronzi di lui.

Mentre svolto un vicolo per fare ritorno a casa, urto contro una ragazza dai capelli lisci come la seta e di un biondo platino stupendo.

«Oi scusami» mi dice la sconosciuta con un sorriso a trentadue denti, era davvero bella.

«Figurati» ripeto io facendo spallucce.

Vado per la mia strada ma una voce mi richiama.

«Vai da quella parte?» sento dire alle mie spalle.

Era sempre quella ragazza.

«Si, vieni con me?»

Mi si affianca e ci incamminiamo verso casa.

«Non ti ho mai vista qui, da poco trasferita?»

Annuisco.

«Frequenti la Fairfax anche tu?» le domando curiosa.

Aveva un volto conosciuto, forse l'avrò intravista in mensa o nei corridoi.

«Si, terzo anno»
«Oh, anche io!» le rispondo con un sorriso e lei ricambia.

Arriviamo sotto casa mia, la sua era un po' più avanti.

Frugo nello zaino e nelle tasche, mi sa che ho dimenticato le chiavi!
Accidenti.

Raggiungo di corsa la ragazza bionda che nel frattempo si stava allontanando di un bel po'.

«Ho scordato le chiavi dentro casa e papà è uscito, posso restare da te?»

«Ma certo che puoi, io sono Kristina, ma poi tranquillamente chiamarmi Kry» mi dice sorridendo e mi porge la mano, la quale stringo cordialmente.

«Io sono Michelle»
«Casa mia è qui» col dito mi indica una villa non tanto grande,ma davvero graziosa.

Entriamo e troviamo un ragazzo seduto sul divano, quanto è bello.

Era a dorso nudo, ciuffo all'indietro di un colore scuro, come la pece e così erano anche i suoi occhi.

Era intento a giocare alla play con tanto di patatine poste sul tavolino di fronte al divano su cui era seduto.

«Ma che stai incollato a questo joystick?» gli dice Kry mentre si toglie la giacca.

«Michelle lui è Bryan, mio fratello»

D'un tratto si ferma, anche le sue dita restano immobili sul joystick, i nostri sguardi si incrociano, proprio come le stecche di una x.

Era bellissimo.

Sembrava che il tempo si fosse fermato, solo io e lui, non so chi era, quanti anni aveva e da dove veniva, ma alla gola mi si era formato un nodo.

//spazio autrice.
Eccomi tornata con un nuovo capitolo, vecchi incontri e nuove amicizie, cosa succederà secondo voi?Grazie a tutti voi che seguite la mia storia, davvero grazie di cuore.
Penso che aggiornerò il mercoledì, il venerdì, il sabato e qualche volta anche di domenica per non farvi attendere molto.
Alla prossima!
-m

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