CAPITOLO 3

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Una volta arrivata davanti la porta dell'ascensore ero consapevole del mio fallimento in questo

colloquio e appena questa si apri' rimasi stupida nel vedere quello che avevo di fronte. Bello, bello,

piu' bello non esiste e non so' per quanti secondi restai imbalsamata a fissarlo,capelli scuri, occhi blu

mare,corpo mozzafiato dentro un vestito grigio che metteva in evidenza le spalle, avevo l'impulso di

alzare le mani e contemplare tutta quella bellezza,uomini cosi' erano rari....all'improvviso un colpo di

tosse mi riporto'alla realta' e i miei occhi incontrarono i suoi,il suo sguardo era indecifrabile e senza

rendermene conto dalla mia bocca usci' una frase mortificante....

"Lei e' cosi' bello da essere illegale!!!!!!" Ops....l'ho detto veramente?Ma che diavolo mi e' passato

per la testa! Lo sconosciuto non ebbe alcuna reazione alla mia battuta e il mio imbarazzo crebbe di

piu' cosi' sali' in ascensore con la testa abbassata ero troppo mortificata non avevo mai detto o fatto

una cosa del genere,ma da dove era uscita fuori? Mentre l'ascensore scendeva sentivo il suo sguardo

su di me e all'improvviso la sua voce riempi' quel silenzio che ci circondava e un brivido mi percorse

per tutto il corpo,cosa diavolo mi stava succedendo? Perche' quest'uomo mi faceva questo strano

effetto? <Lei lavora qui'? Come mai si trovava al terzo piano?> lo disse con un tono severo e per paura

di dire di nuovo qualcosa di sbagliato risposi con la verita'...<Ho fatto un colloquio di lavoro ma

alquanto inutile.....ma almeno ci ho provato.> Dal modo come mi guardo' senti' il mio corpo

vibrare di emozioni mai provate era come se riuscisse a leggermi dentro,dovevo uscire subito da qui'.

Lui non disse piu' niente e quando finalmente arrivammo ne' io ne' lo sconosciuto ci scambiammo

una parola pero' mentre mi allontanavo sentivo i suoi occhi su di me e cosi' affrettai i passi per

scappare da tutte quelle sensazioni.

Quando arrivai a casa andai direttamente in camera mia e una volta indossato qualcosa di comodo

scesi giu' in cucina dove trovai Ale che preparava il pranzo, era in pausa e preferiva mangiare in casa

piuttosto che in giro e appena mi vide mi accolse con il suo solito bel sorriso.

<Martina ciao,com'e' andato il colloquio?> mi sarebbe piaciuto dirgli da schifo e con una pessima

figura davanti ad un bronzo di reace ma preferi' restare sul vago....

<E' andato male...mi hanno detto che mi faranno sapere e tu sai che quando ti dicono cosi' e' un

modo gentile per dirti che non vai bene!> Ale mi abbraccio'

<Dai Martina,Roma e' grande e lavoro c'e' ne ovunque.> Cerco' di essere gentile ma dentro di me

sapevo che non sarebbe stato facile e poi non facevo altro che pensare a quello sconosciuto e a tutto

lo scombussolamento che ha scatenato al mio corpo.Cosa ci faceva li'? Forse sara' un'impiegato?

Pero' che bell'impiegato pensai!!!

Passarono 5 giorni da quel colloquio e ormai avevo perso ogni speranza, cosi' mi dedicai a cercare

altre opportunita' di lavoro e mentre ero immersa nella ricerca il mio cellulare squillo', era un numero

sconosciuto,magari era qualche operatore che voleva spiegarmi qualche offerta cosi' risposi:

<pronto?>

<signorina Neve?>mi bloccai,un secondo io conoscevo quella voce,oddio,oddiooooo.

<Si sono io>

<Sono il signor Brown,volevo comunicarle che Mr Green vorrebbe incontrarla domani mattina, stesso

posto solo al quinto piano> Non riuscivo a metabolizzare cio' che mi stava dicendo,il capo in persona

voleva vedermi? E perche'?

<Signorina e' ancora in linea?> mi ripresi

<Si..si..signor Brown,mi scusi...ci saro'!>

<Ok buongiorno> e cosi' chiuse la coversazione ed io ancora con il cellulare in mano cercavo di

capire cosa era appena successso.Mi avevano assunta?Forse mi stavo illudendo!

Quel giorno non riusci' a concludere niente ,pensavo al giorno dopo a come sarebbe andato e forse

anche una parte del mio cuore sperava di incontrare quel bell'impiegato. All'ora di cena ascoltavo gli

altri ma la mia testa era altrove fino a quando Laura attiro' la mia attenzione...

<Pianeta terra chiama Martina,ci sei?> no che non c'ero ma dovevo dire qualcosa ero stata troppo

assente..

<Si ci sono...scusate> poi gli raccontai della telefonata.

<Ricordate il colloquio che ho fatto qualche giorno fa'? annuirono <domani mattina ho un colloquio

con il grande capo> Ale batte' le mani entusiasto, Sofia si complimento' con me e Laura disse che se

mi avrebbero assunta il sabato saremmo andati in discoteca per festeggiare. Passammo una serata

tranquilla ed io riusci' a rilassarmi un po' e quando andai a letto mi resi conto che non ero

emozionata solo per il colloquio ma anche perche' in cuor mio speravo di poter incontrare l'uomo

sconosciuto che da quando l'avevo visto occupava le mie notti e mi faceva battere forte il cuore.

Con questo pensiero mi addormentai.






&quot;Mr Presuntuoso&quot; arrivero' al tuo cuore?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora