CAPITOLO 14

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                                                                                           " MARK"                                                                   

Quella mattina mi svegliai con la mia solita nausea e con il mal di testa, non sopportavo piu' di vivere 

cosi', ogni giorno era sempre peggio. Mi alzai e raggiunsi il bagno, apri' lo sportello e presi la mia 

solita dose mattutina composta da 4 compresse per 4 ragioni diverse.."ancora oggi mi domando che 

sesso ha riempirsi di farmaci se la fine che faro' sara' sempre la stessa, al mio male non c'e' rimedio". 

Dopo la doccia mi guardai allo specchio e il riflesso che vidi fu' solo quello di un grandissimo pezzo di 

merda, mi sentivo un dolore al petto che non dipendeva dalla malattia ma dal modo como la sera 

prima avevo trattato Martina  e dal disgusto che avevo notato nel suo viso. Avevo visto il pentimento 

nei suoi occhi ad essersi lasciata andare ad un uomo cosi' "stronzo" come mi aveva definito prima di 

sbattermi la porta in faccia, io stesso al pensiero mi faccio schifo, gli ho detto parole che non meritava

ma ogni volta che le sto' vicino mi destabilizzo, perdo il controllo sui miei sentimenti perche' lei e' 

cosi' bella, semplice ed e' impossibile non innamorarsene. " Un momento che sto' dicendo? Io non 

posso amarla, io non so' amare e oggi sarebbe solo un grosso sbaglio perche' sarei consapevole che 

un giorno le lascerei il cuore a pezzi e non potrei starle accanto a consolarla perche' dalla morte non 

si torna indietro, ma allora perche' fa' cosi' male?

Se penso al suo ingresso alla serata di beneficenza, con quel meraviglioso vestito addosso e con il 

braccio appoggiato a Manuele una furia si scatena in me, lei era bellissima, vedevo che non era a suo 

agio in mezzo a tutta quella gente snob, ma al pensiero che Manuele la toccasse o che aveva fatto 

progetti per il dopo sera mi faceva impazzire, lei doveva essere "mia".... allora perche' non l'hai 

invitata tu stronzo? Sta' zitta vocina del cazzo!!!

Avevo promesso a Marisa che ci saremmo andati insieme e anche se era passato un anno dalla

 rottura della nostra 

relazione eravamo legati dagli affari e ogni volta che si presentava una serata di beneficenza ci 

presentavamo insieme. Quando ieri sera la guardavo vedevo com'era annoiata e quando i miei occhi 

incontrarono i suoi notai il desiderio , la voglia di stare tra le mie braccia e l'invito ad essere portata 

via da li'... al solo pensiero della sua bellezza il mio amico laggiu' alzo' la testa. 

Decisi di tenerla d'occhio, anche seduta al tavolo era bellissima, aveva grazia ed eleganza ed ero 

furioso con Manuele perche' non gli mostrava alcun interesse, io in compenso avevo Marisa che mi 

stava attaccata a dosso come una sanguisughe, nonostante la nostra storia era finita lei nutriva 

sempre un barlume di speranza.Mi sono distratto un secondo e non la vidi piu' al tavolo e d' impulso 

mi alzai e andai a cercarla e quando la vidi immersa nei suoi pensieri passeggiare in giardini restai

 ammaliato di tanta bellezza, la volevo e la desideravo ma la mia razionalita' prese il sopravvento 

dovevo tenerla lontano da me, assumerla era stato un grosso sbaglio e l'unico mezzo per poterla 

allontanare da me era maltrattarla, cosi' feci lo "stronzo". Gli ho detto tante cattiverie in questi giorni 

ma se penso di averle detto "sgualdrina"  mi si gela il sangue, ma che cazzo mi era preso? Fra tutte le 

parole dovevo dirgli proprio quella? Anche se con disgusto devo ammettere che e' servita ad 

allontanarla perche' io non potro' mai dargli un futuro felice, la mia malattia peggiorera' e farla 

innamorare di me sarebbe come punirla per tutta la sua vita. Quando ieri sera sono entrato nella sua 

stanza e la senti' piangere il cuore mi si spezzo' perche' la causa della sua sofferenza ero io e distinto 

mi avvicinai a lei e cosi'  ho permesso ai miei sentimenti di peggiorare le cose. Nel momento che la 

toccai, la  baciai, la senti' fremere alle mie carezze dovevo farla "mia", dovevo entrare dentro di lei e 

darle piacere a quel suo corpo meraviglioso e quando lo feci segnai la mia croce ancora prima del 

tempo, non avevo mai provato tanto desiderio per una donna e questo mi spaventava, nemmeno per 

Marisa avevo provato tanto. Quando la senti' venire pronunciando il mio nome ebbi un dubbio 

prima di farla mia e anche se non era proprio il momento io dovevo sapere.... per questo le feci quella 

domanda imbarazzante, non potevo permettermi nessun tipo di infezione, per me sarebbe stata 

micidiale e inconsapevole della mia malattia mi stupi' quando lei mi risposte senza chiedere e una 

volta sicuro mi lasciai andare dentro di lei e fu' il "paradiso"! 

All'improvviso la razionalita' si rimpossesso' di me, avevo capito di aver fatto un grande errore, non 

potevo illuderla e quindi mi comportai da bastardo dicendole tutte quelle cattiverie , lei deve starmi 

lontana perche' io sono un portatore di dolore  e la sua espressione non la dimentichero' mai e

tantomeno il suo"addio"  prima di sbattere la porta, quello  mi  lacero'.

Quando scesi nella hall aspettai per un po' Martina, sapevo che era furiosa con me, come darle torto, 

ma era ancora la mia segretaria  prima di ritornare a Roma e farle firmare i documenti del 

licenziamento; ma quando mi accorsi che non arrivava chiesi a Giovanni se l'aveva vista uscire 

prima di me e lui mi rispose con una frase che avrei preferito non sentire.

<Mr Green la signorina Neve ha lasciato la stanza stanotte, pensavo lo sapesse?> 

Il mio cuore perse un battito a quelle parole, sapevo che per lei non sarebbe stato facile 

incontrarmi oggi, ma il pensarla da sola, di notte all'aereoporto con il cuore spezzato mi faceva male. 

Ma forse era meglio cosi'.... mi ricordera' come il bastardo che sono, quello che l'ha usata e poi 

gettata e presto mi avrebbe dimenticato..... ma io sarei riuscito a dimenticare lei? La sua pelle, le sue 

labbra,il suo sorriso e il suo corpo? 

No ne sono certo, ma almeno sara' il ricordo piu' bello che portero' con me sulla tomba.......

&quot;Mr Presuntuoso&quot; arrivero' al tuo cuore?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora